L’anno 2020 volge al termine e di certo è stato per tutti un periodo particolare, caratterizzato da una pandemia planetaria che ha scombussolato la vita di ognuno di noi. Per guardare con ottimismo al futuro dobbiamo cercare gli aspetti positivi e gli insegnamenti utili che questa situazione ci ha lasciato.

Varie ricerche dimostrano che la crisi portata dal Covid-19 ha portato maggior attenzione verso i temi dell’ecosostenibilità. Ad esempio la ricerca del Boston Consulting Group sulla consapevolezza ambientale e quella di Coldiretti/Ixè su una svolta ecosostenibile anche nei consumi, privilegiando agricoltura biologica e km zero.

Anche le previsioni di ripartenza per il post Covid-19 indicano le politiche green come motore necessario per una ripresa dei prossimi anni, come possiamo leggere su Il Sole 24 ore.

Senza scomodare grandi ricerche di istituti statistici e previsioni di esperti ho verificato personalmente una riscoperta del piacere di trascorrere del tempo all’aria aperta e di coltivare un orto con metodi naturali.

Durante il lockdown primaverile molta gente si è trovata a dover vivere confinata nella propria residenza e ha potuto dedicare più tempo ad attività manuali, come la cucina, la panificazione e il giardinaggio. Chi aveva la fortuna di avere un giardino, o almeno un balcone, ha cominciato a piantare o seminare qualcosa e ha sperimentato la soddisfazione di avere un piccolo orto famigliare.

Tante famiglie hanno coinvolto i figli, che essendo a casa da scuola, hanno trovato nella cura delle piante un’attività divertente e formativa.

Come gestore di un sito sul tema dell’orto e della maggior community Facebook sull’argomento ho toccato con mano l’entusiasmo di tanti che si sono avvicinati al mondo della coltivazione. Nella mia esperienza, i numeri parlano chiaro: il gruppo Facebook ha raddoppiato gli iscritti (ora sono oltre 220.000) e le pagine del sito Internet hanno avuto oltre 15 milioni di letture nell’arco del 2020 (+160% rispetto ai numeri del 2019).

Sono convinto che questo momento di riscoperta dell’orto, favorito dal lockdown, lascerà una traccia negli anni futuri. Chi ha sperimentato la soddisfazione di coltivare o curare il proprio giardino non vi rinuncerà nel 2021.

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