Nel caos delle nomine per il commissario alla Salute in Calabria, si apre un fronte anche nella maggioranza. Un gruppo di parlamentari M5s eletti in Regione ha infatti deciso di prendere le distanze dal neo-incaricato Giuseppe Zuccatelli. Una presa di posizione che arriva dopo un weekend di polemiche e che ha innervosito gli esponenti 5 stelle al governo perché interpretata come una vera e propria sconfessione dell’esecutivo. Nel pomeriggio il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri ha incontrato il gruppo di M5s calabresi: “Ascolterò i miei colleghi e quelle che sono le loro osservazioni”, aveva detto poco prima a Tagadà su La7. Zuccatelli, storicamente molto vicino a Bersani ed ex candidato per Leu nel 2018, è stato nominato nel weekend: il predecessore Saverio Cotticelli è stato licenziato in fretta e furia dopo aver “scoperto” in diretta su Rai3 di essere lui a dover scrivere il piano Covid per la Calabria. Ma anche il nome che il governo ha trovato per sostituirlo è subito finito al centro delle polemiche a causa di una serie di frasi che sminuivano il contagio e che il neo-commissario ha pronunciato solo a maggio scorso.

Quindi parlamentari M5s eletti in Calabria hanno così deciso di sottoscrivere un appello per sconfessare la nomina. “Non possiamo che prendere le distanze” da una decisione, si legge nel testo, che ha creato “grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 stelle. A seguito dell’uscita del video che lo riprende mentre esprime colorite teorie empiriche quasi negazioniste sulle modalità di contagio del virus CoVid 19, a una settimana dalla proclamazione della Calabria “zona rossa”, la nomina frettolosa di Zuccatelli si è rivelata inopportuna, un’inaccettabile beffa per i cittadini, costretti a restrizioni sulle attività produttive, sulla frequenza scolastica in presenza, non per il numero dei contagi, ma per una gestione sanitaria inadeguata a cui oggi la politica è chiamata a porre rimedio. Non possiamo permetterci un’altra figura inadeguata a sovrintendere alla sanità calabrese”. Nella nota figurano 15 firme di altrettanti esponenti M5s: 1)Bianca Laura Granato 2)Giuseppe Fabio Auddino 3)Silvana Rosa Abate 4)Elisa Scutellà 5)Elisabetta Barbuto 6)Francesco Sapia 8)Alessandro Melicchio 9)Margherita Corrado 10)Laura Ferrara 11)Pietro Marasco 12) Giuseppe Giorno 13) Micaela Anselmo 14) Pietro Santoro 15) Milena Gioè.

Ma non ci sono solo i parlamentari M5s ad aver manifestato il loro dissenso. Secondo quanto riferito dall’agenzia Adnkronos, in alcune delle chat interne alla squadra di governo 5 stelle, è finita sotto accusa soprattutto la sottosegretaria al Mibact Anna Laura Orrico. Su Facebook ha preso pubblicamente le distanze dalla nomina di Zuccatelli, lamentando una scelta non all’altezza della sfida che attende la Calabria e schierandosi con gli eletti sul territorio. Una fuga in avanti, la sua, che sarebbe stata sconsigliata da diversi colleghi di governo, da qui il malumore sfociato nella chat, e che ha visto condannare apertamente l’operato di Orrico da alcuni big dell’esecutivo e del Movimento, tra questi il capo politico Vito Crimi, nonché il capodelegazione 5 Stelle al governo Alfonso Bonafede e il ministro agli Esteri, già capo politico, Luigi Di Maio. I governisti M5s hanno anche accusato i colleghi sul territorio di non aver messo alcun veto sul nome di Zuccatelli, solo la richiesta di un tempo supplementare di riflessione prima di procedere con la nomina, poi accelerata dal precipitare degli eventi.

Sul punto oggi si è espresso anche il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra. “Siamo qui a Cosenza, sulla ‘strada’ ,perché sulla strada noi portavoce del M5s dobbiamo rimanere, lavorando perché si possa portare a soluzione in tempi celeri” la questione della sanità calabra, ha detto in un video su Facebook dove sembra alludere al nome di Gino Strada, già avanzato anche dal Movimento delle Sardine, come possibile commissario o sub commissario per la riorganizzazione della sanità calabrese. Morra in un video non parla esplicitamente del fondatore di Emergency, ma spiega che dopo l’uscita del Commissario Saverio Cotticelli e l’arrivo di Giuseppe Zuccatelli, “si lavora con il governo perché la Calabria abbia una squadra che includa al suo interno un nome che abbia chiarissimo il quadro e sappia frenare gli appetiti criminali“. “In Calabria dobbiamo fare una rivoluzione: pertanto, rimanendo sulla ‘strada’ c’è la possibilità di cambiare le cose” afferma il senatore M5s augurandosi che “nel giro di 24 ore si possa dare ufficialità di una notizia che sarebbe enorme non solo per la Calabria ma per l’Italia tutta”.

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