Il commissariamento della Sanità calabrese non dà pace al governo. Dopo l’addio di Saverio Cotticelli, che aveva “scoperto” in diretta tv di essere il responsabile del piano operativo Covid (ancora da scrivere), sabato sera il consiglio dei ministri ha nominato al suo posto Giuseppe Zuccatelli. Un tecnico vicinissimo alla politica: ex presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha avuto incarichi da commissario e subcommissario alla sanità in Campania e Abruzzo. Ma è anche un bersaniano storico e, dopo essere stato consigliere comunale Pd a Cesena, è passato ad Articolo uno e nel 2018 si è candidato alla Camera con Leu senza successo. Ora ad imbarazzare il ministro della Salute Roberto Speranza, che di Leu è il leader, è un video risalente al 27 maggio in cui il manager dice che “la mascherina non serve a un cazzo” e “per beccarti il virus, se io fossi positivo, tu devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi”. Arrivato in Calabria l’anno scorso – sempre su nomina governativa – per guidare da commissario l’ospedale Pugliese Ciaccio e l’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro, nel frattempo Zuccatelli il Covid l’ha preso e si trova in isolamento, asintomatico.

Domenica si è giustificato dicendo che quelle del video sono “affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata” e che “risalgono al primo periodo della diffusione del contagio”. Ma era fine maggio e in Lombardia, per esempio, l’obbligo di mascherina anche all’aperto era in vigore dal 5 aprile, anche se in effetti solo il 5 giugno, pochi giorni dopo, l’Oms avrebbe modificato le proprie linee guida chiedendo ai governi di promuoverne l’uso da parte di tutti. “Le mascherine – dice ora il neo commissario ad acta – sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid 19. Quindi, invito tutti ad utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico. Nella prima fase dell’epidemia la comunità scientifica internazionale riteneva che l’uso delle mascherine fosse da riservare ai soli contagiati e ai sanitari. L’esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti”.

Speranza intervistato a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3 lo ha difeso, dicendo che il video è “del tutto inappropriato” ma “si è scusato” e “trent’anni di curriculum non si cancellano per un video sbagliato e rubato”. Quelle frasi infelici comunque scatenano le opposizioni, che attaccano il governo per la scelta: per Giorgia Meloni “tra i grandi meriti Zuccatelli ha quello di essere da sempre organico alla sinistra, fin dai tempi del Pc, e di essere stato candidato di Leu (partito del ministro della Salute)”. Sulla stessa linea Matteo Salvini: “Premiato per la militanza a sinistra”. Con la chiosa che, secondo il leader leghista, “Conte non vuole bene alla Calabria”. E per Maurizio Gasparri (FI) “non si sceglie una persona competente e super partes, ma uno del proprio partito, del quale peraltro gira un video nel quale negherebbe l’utilità delle mascherine con delle affermazioni sconcertanti sul virus”.

Dopo la nomina arrivata ieri sera, sulla base del decreto che ha prorogato il commissariamento della sanità regionale potrà indicare i nomi dei commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere, dare direttive al dipartimento Tutela della Salute della Regione, occuparsi degli appalti sopra la soglia comunitaria e ovviamente redigere il piano Covid. Ogni sei mesi dovrà fare una relazione al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri responsabili. “E’ persona di grande competenza e capacità operativa“, aveva commentato il ministro per il Sud Peppe Provenzano subito dopo la nomina. Oggi la precisazione, sempre via twitter: “Spero quel video che sta girando risalga a molto tempo fa, quando anche l’Oms sapeva poco. In ogni caso, deve chiarire al più presto”. Su facebook invece Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana ed esponente di Leu, scrive: “Capisco tutto, l’urgenza, l’emergenza, la fretta e tutto il resto per trovare un nuovo commissario alla sanità della Calabria . Ma così non si può fare. Si intervenga subito. #Zuccatelli”.

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“Covid? Per infettarsi servono 15 minuti con la lingua in bocca”. Così parlava Zuccatelli, appena nominato commissario della sanità calabrese

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