di Roberto Severoni

Traggo lo spunto da quello che è successo nella chat dei miei compagni di scuola, amici da oltre 40 anni. Uno di noi ne è uscito perché non condivideva il nostro punto di vista sulla gestione del Covid, sulla libertà, sulle mascherine. E a tal riguardo ha scritto un papiro chilometrico di addio alla chat, emendando contemporaneamente dal suo profilo Facebook gli amici che non la pensavano come lui.

Ho percepito immediatamente il suo disagio e il condizionamento, che da mesi sta imperversando nei social e nei canali di informazione tradizionali, che ha intaccato il suo cuore puro e innocente. Sono addolorato e amareggiato che persino uno dei miei amici più cari sia stato condizionato da questa assurdità. E non è purtroppo una novità osservare come poi il condizionamento sfoci in fanatismo, integralismo, violenza. Soprattutto violenza, contraddizione di una idea che vuole propagandare libertà sopraffacendo quelle altrui.

Tra le tante idee, quella del negazionismo si sta rivelando un buon cavallo di battaglia per la destra, aiutato dalle inevitabili difficoltà ed esasperazioni economiche, sociali e psicologiche che il contenimento della pandemia comporta.

Ma quali vantaggi avrebbero le destre?

1. I negazionisti voteranno per loro, perché sostengono le idee negazioniste che loro stessi hanno propagandato;

2. Se non votano la destra, sicuramente non voteranno i partiti del governo, astenendosi dal voto stesso;

3. Si crea uno zoccolo duro di persone che possono essere manipolate, platea di persone di ogni estrazione sociale e culturale. E la manipolazione è indirizzata alla confusione, allo scontro, per sostenere la tesi che lo Stato impone una dittatura, senza accorgersi che i sudditi sono loro stessi, infoltendo le file dei negazionisti.

È una azione scellerata di guerra, con feriti ma soprattutto vittime – sacrificabili, beninteso. Questo è il punto debole dell’azione negazionista. E gli Stati Uniti pare che se ne siano accorti. È un gioco che, se non ottieni la maggioranza, ti si ritorcerà contro. Ma io come singolo come mi posso difendere da una idea politica delinquenziale, che causa una strage addossandone le colpe alla direzione dello Stato, solamente per prendere le redini del comando? E oltretutto rema contro l’efficienza della macchina statale sempre per il medesimo fine?

Perché io mi devo infettare per i tuoi fini? Perché devo subire la tua violenza verbale e fisica e scontarne io le conseguenze? Tu che sei il mandante di tutto questo, non puoi cavartela solo con un risultato elettorale negativo, perché tu stai giocando con la vita mia. Tu mi stai danneggiando e sono stanco, ma soprattutto arrabbiato che non ne paghi mai le conseguenze.

La politica non può dire quello che vuole solo per avere voti a buon mercato, come un pescivendolo imbonitore. Mai come ora le parole hanno un potere enorme ed enormi sono le responsabilità. Non è giusto che se io dico o faccio certe cose – tipo levarmi la mascherina o negare il Covid – vado incontro a multe o radiazioni dall’albo dei medici, ma se lo dice un politico va tutto bene e senza conseguenze.

E’ ora di trovare un modo per proteggerci da questi delinquenti super diffusori e immunizzati dalle leggi che dovrebbero tutelarci.

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