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La “signora di Bietikow” ritrovata: è una mummia che ha più di 5.000 anni ed è coetanea di “Otzi”

Gli archeologi sono abbastanza sicuri che si tratti di una donna che visse tra il 3.400 e il 3.300 a.C. Datazione che porrebbe la signora Bietikow coetanea di mister Ötzi, l' “uomo di ghiaccio", che abitava a poche migliaia di chilometri più a Sud, sul confine tra Austria e Italia, e i cui resti mummificati furono scoperti nel 1991 in un ghiacciaio alpino

di Davide Turrini

L’hanno rinvenuta accovacciata, in posizione fetale, con la sua bella mascella e qualche parte del torace ancora integri dopo migliaia di anni. Si tratta di “Lady Bietikow” o “signora di Bietikow”, un mucchietto di ossa ritrovate accidentalmente a maggio durante generici lavori di scavo proprio nella località di Bietikow, nel Brandeburgo, la regione che circonda Berlino. Gli archeologi sono abbastanza sicuri che si tratti di una donna che visse tra il 3.400 e il 3.300 a.C. Datazione che porrebbe la signora Bietikow coetanea di mister Ötzi, l’ “uomo di ghiaccio”, che abitava a poche migliaia di chilometri più a Sud, sul confine tra Austria e Italia, e i cui resti mummificati furono scoperti nel 1991 in un ghiacciaio alpino. Gli addetti ai lavori sostengono però che Ötzi fu ritrovato in uno stato di conservazioni un tantino migliore. “Era una mummia naturale. Ciò significa che non solo le ossa sono state preservate, ma anche tutti i tipi di materia organica, pelle, organi, ecc.”, ha spiegato l’archeologo Philipp Roskoschinsky.

Invece la povera signora Bietikow, ritrovata per caso mentre si stava scavando quasi al confine con la Polonia per costruire i basamenti di alcune turbine eoliche, non avrebbe offerto la stessa “spettacolarità” di conservazione. Anche se l’eccezionalità di un essere umano risalente al neolitico è scoperta degnissima di nota. “Le poche ossa di ‘Lady of Bietikow’ sono già istruttive. All’epoca, i cereali venivano introdotti nel cibo e nel commercio quotidiano”, racconta l’archeologo. “Rispetto agli animali, i cereali possono essere conservati meglio e utilizzati più facilmente come mezzo di pagamento. Tuttavia, questo ha spesso portato a un deterioramento della salute della popolazione“, ha affermato l’archeologo. La povera signora Bietikow avrebbe infatti i denti molto consumati proprio per via dell’alimentazione di quelle parti a quell’epoca. Intanto sono in corso diversi esami sui resti per capire se la donna fosse originaria di quelle parti o provenisse da altre regioni europee. Ora bisognerà capire se lady Bietikow potrà fare concorrenza museale all’oramai star del neolitico, ovvero quell’Otzi conservato al museo di Bolzano che ogni anno attira oltre 250mila visitatori.

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