Il calcio a 5 è di nuovo commissariato. Il Collegio di garanzia del Coni ha dato ragione alla Lega Dilettanti di Cosimo Sibilia, che in estate aveva deciso il commissariamento della divisione dopo le dimissioni dell’ex presidente Andrea Montemurro, anche per far luce sulla precedente gestione (alcune presunte irregolarità amministrative sono finite al centro dei rilievi degli organi di vigilanza interni, ma già archiviati dalla procura federale). Proprio la giustizia della Federcalcio di Gabriele Gravina, però, si era opposta a questo commissariamento, annullandolo e reinsediando il vecchio comitato direttivo con a capo il vicepresidente ed ex braccio destro di Montemurro, Gabriele Di Gianvito.

Come ha raccontato ilfattoquotidiano.it, dietro il contenzioso c’è il braccio di ferro politico fra Gravina e Sibilia, rispettivamente n. 1 e 2 della Federcalcio, probabili sfidanti a marzo per la guida del pallone italiano. Oltre a valere qualche voto (piccolo, ma prezioso), il calcio a 5 può rappresentare un fronte interno alla potente Lega Dilettanti. Con la pronuncia odierna, invece, la Divisione torna sotto il controllo della Lnd: si tratta per il momento solo di una decisione cautelare, la Terza sezione spiega di voler approfondire in particolare la questione della giurisdizione, sollevata dalla Lega, secondo cui i tribunali federali non avrebbero avuto competenza per annullare il commissariamento. In attesa del giudizio di merito, il calcio a 5 è di nuovo sotto la guida del commissario Giuseppe Caridi.

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