L’incontro nazionale che chiuderà gli Stati Generali del Movimento 5 stelle si terrà a distanza. Dopo le voci dei giorni scorsi, ora è arrivata la conferma dal parte del capo politico Vito Crimi con un post sul Blog delle Stelle: “La pandemia che stiamo attraversando richiede assunzione di responsabilità da parte di noi tutti e assoluto rispetto delle norme igienico sanitarie e delle restrizioni. Gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle sono un momento di confronto ormai non rinviabile, ma in ottemperanza alle disposizioni assunte del governo, l’incontro nazionale non potrà che essere svolto a distanza“. L’incontro, che inizialmente avrebbe dovuto svolgersi il 7 e l’8 novembre a Roma, è stato quindi posticipato di sette giorni: “Per poter predisporre la modalità telematica che consenta ai tavoli di lavoro di potersi confrontare approfonditamente, la due giorni di chiusura dovrà essere rinviata di una settimana e pertanto si svolgerà nelle date del 14 e 15 novembre“, ha spiegato sempre Crimi.
Tra i primi a commentare la scelta i due capigruppo M5s alla Camera e al Senato. “La scelta di rinviare gli Stati generali di pochi giorni – dice da Montecitorio Davide Crippa – per poterli svolgere, in sicurezza, rispettando le norme disposte dall’esecutivo, attraverso la modalità telematica, è una scelta di buon senso e responsabile”. Poi aggiunge: “In un momento nel quale ai cittadini sono chiesti dei sacrifici e di osservare le regole, ognuno deve fare la sua parte”. “Incontrarci in questo modo non è una novità per una forza politica innovativa come la nostra”, conclude Crippa. Parla di scelta “giusta e responsabile” anche Gianluca Perilli: “Il quadro epidemiologico italiano e lo sforzo che stiamo compiendo per contenere il contagio impongono alcuni sacrifici a tutti, seppure contenuti. Non sarà questo piccolo accorgimento logistico a ridurre l’importanza di questo momento di confronto, analisi e rilancio del M5s. Adesso dedichiamoci all’elaborazione di buone idee e nuove proposte per l’Italia”, spiega il capogruppo M5s al Senato.
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