Capitoli

  1. Il record di contagi negli Usa e la “punizione” di Johnson. Dalla Spagna alla Francia, focus sui paesi più colpiti dal Covid
  2. SPAGNA - Prima in Europa per contagi. Via libera alla legge sul telelavoro
  3. FRANCIA - Focolai nelle scuole e nelle università
  4. GERMANIA - Il rigore tedesco stravolto dal Covid
  5. REGNO UNITO - Johnson controverso e punito, lanciata l'Operazione Moonshot
  6. SVEZIA - Record di morti tra i Paesi scandinavi. Ma la seconda ondata non c'è
  7. USA - Il Paese col 4,3% della popolazione mondiale ha il 20% di morti
  8. ISRAELE - Ha superato gli Usa nel rapporto tra morti Covid e numero di abitanti
  9. BRASILE - Rinviato il Carnevale di Rio causa pandemia, ma le spiagge sono affollate
  10. INDIA - Il Paese al mondo dove la pandemia avanza di più
  11. AUSTRALIA - Dopo due mesi Melbourne esce dal coprifuoco notturno
Mondo

USA - Il Paese col 4,3% della popolazione mondiale ha il 20% di morti - 7/11

I Paesi che stanno affrontando un ritorno importante di contagi e quelli sono stati sotto i riflettori per la loro gestione della crisi coronavirus: com'è la situazione ora? Ecco una serie di focus con le corrispondenze dai Paesi e le analisi de ilfattoquotidiano.it

La notizia della positività di Donald e Melania Trump stravolge la campagna elettorale per le presidenziali. E la sfida tra i due candidati si gioca anche sui numeri di una strage: sono più di 207mila le vittime di Covid negli Stati Uniti, oltre 7,2 milioni le infezioni. Il Paese che detiene il 4,3% della popolazione mondiale ha avuto il 20% dei morti. A oggi la media dei casi giornalieri è di circa 35mila, con centinaia di decessi. Durante la prima ondata, New York, New Jersey e California sono stati i più colpiti, poi la pandemia ha travolto il sud-est, specialmente Florida e Texas, dove il supertrumpiano governatore Greg Abbott ha dovuto contraddire il presidente – scettico su mascherine, restrizioni e chiusure per il contenimento dei contagi – invitando i texani a “stare a casa”. Tantissime le vittime tra i neri e gli ispanici a causa di condizioni di base di povertà, mancato accesso alla sanità e nessuna possibilità di telelavoro.

Inizialmente contrario all’uso della mascherina per poi definire “patriottica” la decisione di indossarlaanche se lui non la porta quasi maiTrump è spesso entrato in rotta di collisione con Anthony Fauci, capo della task force anti-Covid, da sempre promotore di una linea più severa, e che ha previsto più di 410mila morti entro gennaio se non si useranno le mascherine. E mentre l’esperto resta cauto sul vaccino, il tycoon spinge la Fda a dare un eventuale via libera prima della fine della sperimentazione. Non manca poi di usare la pandemia anche sul piano geopolitico, attaccando la Cina – che col suo “kung flu” ha infettato il mondo” – e l’Oms, accusato di essere complice di Pechino. Il segretario di Stato Mike Pompeo, del resto, è convinto che il virus sia stato creato in laboratorio. Una fake news tra le tante uscite in questi mesi direttamente dall’amministrazione e da Trump stesso. Qualche esempio? Quando aveva suggerito di iniettarsi il disinfettante e sfruttare calore e raggi ultravioletti per combattere e distruggere il virus o quando spiegava che il Paese fosse “in gran forma” nonostante i contagi oscillassero tra i 50 e i 70mila al giorno. Una realtà alternativa che gli americani potranno decidere di condividere o meno il 3 novembre.

(di Eleonora Bianchini)