Il presidente americano Donald Trump sta pensando di ‘licenziare’ l’immunologo Anthony Fauci. Il New York Times fa sapere che il tycoon ha l’intenzione di chiudere gradualmente la task force anticoronavirus considerando esaurito il suo compito.

Il quotidiano americano cita fonti dell’amministrazione federale: i licenziamenti sono già stati comunicati allo staff e ai membri del gruppo, guidato dal vicepresidente Mike Pence e composto da superesperti come il virologo Fauci e l’immunologa Deborah Birx. Non è chiaro, però, se l’attuale task force sarà rimpiazzata da un altro gruppo di lavoro.

La relazione tra Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), e il presidente americano non è mai stata semplice: più volte l’immunologo di fama mondiale, già consigliere dei precedenti presidenti, ha dovuto frenare Trump sulla gestione della pandemia. L’ultimo episodio riguarda le dichiarazioni fatte dal segretario di Stato Mike Pompeo: Fauci ha sottolineato, insieme a tutta la comunità scientifica internazionale, che non è possibile che il coronavirus provenga da un laboratorio cinese, rispetto a quanto dichiarato da Pompeo.

Qualche giorno fa, poi, ha suscitato scalpore la notizia che la Casa Bianca ha bloccato la testimonianza di Fauci davanti a una sotto commissione della Camera che sta indagando sulla risposta all’epidemia, perché “controproducente”.

Già una volta l’immunologo ha rischiato di essere estromesso dalla task force. In quel caso il direttore scientifico dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito, aveva scritto una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando l’importanza dell’immunologo non solo per gli americani: “Anche noi abbiamo bisogno di Fauci”.

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