Vietato utilizzare i telefoni cellulari in azienda. L’invito è quello di lasciarli in auto o addirittura a casa. È la decisione adottata dalla Ferrarini, storica impresa che produce prosciutti nel territorio di Reggio Emilia. La nuova regola è stata comunicata lunedì ai dipendenti con un cartello appeso nello stabilimento produttivo di Rivaltella (Reggio Emilia). Il motivo? Una misura igienica: “I telefonini sono fonte di contagio”, ha spiegato la responsabile del personale dell’azienda Anna Giovanelli.

“L’accordo ha trovato l’appoggio della maggioranza sindacale Rsu – prosegue Giovanelli – In reparto ci sono 150 persone e non è che possiamo controllarle tutte”. La Ferrarini ha continuato a lavorare durante tutto il lockdown, e finora non ha avuto nessun caso positivo di Covid-19. La paura della ditta è che ora si abbassi la guardia. Oltre al possibile rischio di contagio, che potrebbe essere veicolato da oggetti personali che vengono toccati in continuazione come gli smartphone, la decisione è motivata anche da una questione di sicurezza sul lavoro. “Se si ha il telefono in tasca, anche se con la vibrazione, il rischio di distrarsi è alto. Da noi c’è chi lavora con dei coltelli in mano – dice Giovanelli – Nel nostro stabilimento di Parma la restrizione sui telefoni c’è sempre stata”.

La nuova regola ha suscitato diverse lamentele da parte dei dipendenti, che hanno chiesto spiegazioni ai sindacati. Le associazioni di categoria hanno fatto una controproposta alla ditta: poter usare il telefono almeno durante le pause dal lavoro, per poi igienizzarsi le mani prima di tornare a lavorare.

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