Come detto nella precedente pagina, durante la conferenza di presentazione delle RTX30 il CEO di NVIDIA ha definito le nuove schede come un valido upgrade per i possessori di schede video Pascal (come ad esempio le GTX1080 e GTX 1070), ed avendo a disposizione un PC assemblato ad inizio 2017, quando quest’ultime erano il top dell’offerta, abbiamo deciso di effettuare la nostra prova valutando il miglioramento prestazionale ottenibile.

La scheda tecnica

  • CPU: Intel i7 7700K quad-core (8 thread) con frequenza fino a 4,5GHz, raffreddata dal CoolerMaster V8 GTS
  • Scheda Madre: MSI Z270 Krait
  • Schede Video: MSI GTX1080 Armor OC, con 8GB GDDR5x | NVIDIA GeForce RTX 3080 FE, con 10GB GDDR6x
  • RAM: Corsair Vengeance 16GB DDR4
  • Storage: SSD NVMe Samsung Evo970 1TB / SSD SanDisk Ultra II 960GB
  • Alimentatore: Corsair RM850i
  • Case: NZXT Phantom 410 (1x ventola intake, frontale bassa, 2x ventole outtake, posteriore alta e superiore)

Modalità della prova
Per la nostra prova abbiamo optato su tutti i giochi provati sempre per i settaggi grafici più alti disponibili, utilizzando dove disponibile ray tracing e dlss2.0. Le misurazioni, se non diversamente indicato, sono state effettuate utilizzando FrameView di NVIDIA, registrando i log dove possibile su scene e situazioni ripetibili.

Battlefield V
L’FPS di Electronic Arts è stato uno dei primi giochi ad introdurre il supporto al ray tracing, e tra quelli a nostra disposizione quello che permetteva una certa ripetibilità dei test. Con la RTX3080 equipaggiata abbiamo attivato RTX e ci siam tuffati in un paio di partite di multiplayer: tranne rari casi, l’indicatore degli fps medi non è mai andato sotto i 60fps. Per effettuare il confronto tra le due schede ci siamo tuffati nello scenario introduttivo della parte PVE, che permette di provare alcune situazioni diverse, registrando 60 secondi di dati nelle prime 3: l’assalto al porto di Narvik, la battaglia tra carri nel deserto di Tobruk ed i cecchini al passo di Kasserine. Il confronto in UltraHD nel grafico vede la 3080 usare il Ray Tracing, mentre la 1080, ovviamente, no.
La RTX3080, con RT attivo, è in grado di offrire a 4k circa 20fps in più rispetto a quanto si possa spremere dalla GTX1080. Disattivando il ray tracing, la 3080 offre nei tre scenari usati per il rispettivamente una media di 75fps, 97fps e 90fps

Doom Eternal
Lo sparatutto di Bethesda offre un’esperienza di gioco frenetica ed al contempo un comparto tecnico altamente ottimizzato che permette di ottenere framerate molto alti. Abbiamo messo la RTX3080 alla prova con la campagna, ottenendo in base all’ambientazione ed all’affollamento di nemici medie di frame al secondo comprese tra i 175 ed i 210. Per ottenere una prova ripetibile abbiamo scelto di registrare -più volte- 60 secondi di combattimento all’interno della “prigione” con ciascuna scheda sia in UltraHD che in FullHD, cercando per quanto possibile di seguire la stessa rotazione fra le armi.
La vera differenza tra le due schede la si nota giocando in 4k, dove la RTX3080 prende letteralmente il volo rispetto alla scheda Pascal. In fullHD la differenza è meno marcata, ma il risultato è falsato: la percentuale d’uso della 3080 si è fermato nella prova a circa il 63%, vedendo in questo caso la CPU comportarsi da collo di bottiglia.

Death Stranding
Il titolo della Kojima Productions è sicuramente uno dei videogiochi che fa dell’immagine parte della sua forza. Per la nostra prova abbiamo semplicemente registrato passeggiate alternando terreno e corsi d’acqua. Giocando liberamente con la GeForce RTX 3080 abbiamo ottenuto in 4k un framerate medio di 110 fps.

Passando al confronto anche qui, come con DOOM Eternal, notiamo una differenza più marcata tra il framerate offerto dalle due GPU in 4k, mentre in fullHD si riduce a nemmeno 10fps, ed in ugual modo abbiamo riscontrato che nella risoluzione più bassa la 3080 è limitata dalla CPU in bottleneck

Altri Giochi
Abbiamo provato anche altri giochi oltre quelli sopracitati, ma non volendo annoiarvi troppo citeremo giusto i framerate medi ottenuti con la RTX 3080 Founder’s Edition in UltraHD:

  • Metro Exodus: 75fps (RTX ON)
  • Control: 65fps (RTX ON)
  • Minecraft: 70fps (RTX ON – Crystal Palace – distanza rendering 24 blocchi)
  • Forza Horizon 4: 120 fps

Conclusioni
Per chi possiede una configurazione meno recente, come quella usata nella nostra prova, i benefici dati dalla maggiore potenza della nuova GPU di NVIDIA emergono quando si sceglie di giocare in 4k, ambito in cui era la scheda video meno recente a fungere da collo di bottiglia. Se l’obiettivo dell’upgrade però fosse quello di massimizzare il framerate in FullHD, i benefici potrebbero essere limitati come mostrato sopra, un processore con qualche anno sulle spalle, come il nostro i7-7700k, potrebbe non essere in grado di tenere il passo con le performance che la 3080 è in grado di esprimere a questa risoluzione.

A nostro parere dunque, in un processo di upgrade graduale di un PC di alta gamme dell’era Pascal (2016-2018), la RTX 3080 potrebbe essere un ottimo primo passo se si punta a fare il salto da FullHD a UltraHD, o al massimo se si intende sfruttare la maggior potenza per processi legati all’encoding video (come il montaggio con Premiere o lo streaming), senza dimenticare che, appena sarà disponibile, si potrà sfruttare RTX IO per ottenere performance ancora migliori. Per il solo FullHD, se non prevedete di cambiare processore (e scheda madre) entro 6mesi, forse è il caso di attendere o puntare ad una scheda di fascia inferiore.

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NVIDIA RTX 3080, giocare in modo fluido in 4k con il ray tracing attivo si può

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