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Brad Pitt e Angelina Jolie tornano insieme: “Tutti i nostri sforzi per questo rosè”

L'ex coppia hollywodiana si è separata con il divorzio ma resta unita negli affari che riguardano il vino francese: così ha lanciato il rosè Fleur de Miraval

di Davide Turrini

Brad Pitt si dà allo champagne rosè. Che oramai l’acino rosso – a contatto con le bucce non più di due giorni, of course, per diventare rosa – sia diventato una moda enogastronomica dell’ultimo decennio è commercialmente acclarato. Ma da oggi, con il marchio Pitt-Jolie, e la relativa annata di champagne rosatello, il mondo dei vini non sarà più lo stesso. Si chiama Fleur de Miraval ed è il risultato di un lungo studio di vinificazione ottenuto nella tenuta di Pitt e della Jolie (separati sì fisicamente, ma insieme da diversi anni negli affari che riguardano il vino francese) nei vigneti del castello di Miraval che i due possiedono dal 2011.

In quell’anno i due sono diventati proprietari di marchio e lavorazione dei vini di Miraval, condividendo l’impresa 50/50 con l’esperto vinificatore Marc Perrin. Ed è infine dal connubio ardito ma interessante tra uno Chardonnay più maturo (circa il 75%) e il classico uso per il rosè, almeno dalle parti provenzali, di un giovane Pinot Nero, che è nato (e andrà consumato presto) lo champagne rosè di cui Pitt va molto fiero.

“Spinto dal nostro successo con Miraval in Provenza volevo creare il marchio definitivo di Champagne rosé – ha spiegato l’interprete di Vento di passioni -, Abbiamo così concentrato tutti i nostri sforzi su questo colore. Il risultato è spettacolare, ne sono molto orgoglioso”. Pitt si riferisce al fatto che nel 2013 la prestigiosa rivista Wine Spectator elevò tra i 100 vini migliori al mondo il loro rosè classico, Miraval Còtes de Provence. Una particolarità interessante va segnalata: la bottiglia del Fleur de Miraval è scura, tanto che la colorazione del vino – a dire il vero un buon 50% del successo recente del rosé – non si vede.

Lo Champagne è particolarmente sensibile ai raggi ultravioletti e alla luce solare, che può facilmente danneggiare il vino. – hanno spiegato Perrin e Rodolphe Peters, l’altro vignaiolo importante che ha contribuito con il suo Chardonnay all’impresa – Ogni bottiglia di Fleur de Miraval è stata laccata in modo che il vino non sia mai esposto alla luce, fino a quando viene aperta”.

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