Al via da oggi la “chiamata veloce”. Fino ad un minuto prima della mezzanotte di martedì 2 settembre, gli insegnanti in graduatoria che non hanno ottenuto il ruolo con la normale tornata delle assunzioni ora possono – attraverso la nuova procedura prevista dal Decreto sulla scuola approvato a dicembre in Parlamento – presentare domanda in un’altra regione dove ci sono posti disponibili per ottenere prima la cattedra a tempo indeterminato. L’apertura della procedura, prevista per il 28 agosto, è slittata di 24 ore per consentire al ministero di poter scaricare tutti i dati dei posti rimasti disponibili dai singoli Uffici scolastici regionali in modo corretto e metterli così a disposizione dei docenti che aspirano al ruolo. A chiedere l’assunzione tramite la “chiamata veloce” possono essere maestri e professori inseriti nelle graduatorie utili per le immissioni in ruolo del personale docente ed educativo (graduatorie concorsuali) e quelli iscritti alla graduatorie ad esaurimento.

Sono esclusi dalla procedura i docenti già di ruolo e già destinatari di proposte di assunzione a tempo indeterminato in ciascun anno scolastico di riferimento. Gli interessati devono entrare nella piattaforma ministeriale e presentare un’unica domanda, con l’indicazione della regione prescelta. Le domande presentate con modalità diverse non sono prese in considerazione. Scelta la regione di preferenza ogni docente deve indicare la provincia o le province di destinazione, esclusivamente nell’ambito della regione scelta; le classi di concorso/tipo posto di interesse e le relative graduatorie di inserimento, che costituiscono titolo di accesso alla procedura di chiamata e nel caso di più province di destinazione, l’ordine di preferenza tra le stesse e, per ciascuna provincia, l’ordine di preferenza tra le classi di concorso/tipo posto per le quali partecipa.

Infine si deve indicare la regione/provincia di provenienza e l’Ufficio scolastico regionale responsabile della procedura concorsuale nel caso in cui sia stata disposta l’aggregazione territoriale dei concorsi. Il punteggio, le preferenze e le precedenze possedute, già registrate al sistema informativo, sono visualizzate e salvate nella base dati dell’istanza. Un aspetto importante: la disponibilità dei posti viene resa pubblica sui siti internet dei rispettivi uffici scolastici, in modo da consentire la presentazione delle istanze da parte degli interessati. Si tratta di un’operazione piuttosto semplice che non dovrebbe rilevare problemi: già stamattina si è registrato un primo afflusso di utenti al sistema. Subito dopo l’assegnazione dei posti con la “chiamata veloce” il ministero dell’Istruzione procederà con le supplenze. In viale Trastevere hanno infatti messo a punto un fitto cronoprogramma, scadenza dopo scadenza, per consentire un avvio ordinato del nuovo anno scolastico che – a detta del Miur “sta consentendo di chiudere le singole operazioni nei tempi previsti per la prima volta dopo molti anni”. A sollevare qualche dubbio sulla validità di questa operazione è Maddalena Gissi, segretaria nazionale della Cisl scuola: “Non servirà a nulla la chiamata veloce. Chi voleva trasferirsi ha già avuto altre possibilità. Va anche detto che stamattina la piattaforma era bloccata e gli insegnanti stanno registrando problemi ad inoltrare la domanda”.

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