Oggi ho cercato “orgasmometro” e il vocabolario Treccani mi ha risposto: “s. m. Test medico per misurare le caratteristiche e l’intensità del piacere sessuale femminile”.

“L’orgasmometro di cui fantasticava Woody Allen nel film Il dormiglione non è più fantascienza: oggi, un test per misurare il piacere della donna è finalmente diventato realtà. Messo a punto per la prima volta al mondo da ricercatori italiani, è stato presentato durante il XII Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) e sarà il primo strumento per valutare in maniera semplice e immediata se e come la donna provi piacere“. (Leggo.it, 3 dicembre 2016, Società).

Lo strumento, che non ha a che fare con alcuna tecnologia, funziona in modo molto semplice. Intendiamoci, non è un aggeggio da inserire nella nostra vulva ma semplicemente si tratta di una scala da 1 a 10, valutata su 500 donne con e senza disturbi sessuali, che consente di indicare l’intensità dell’orgasmo su una base di parametri. Parliamo però del 2016 e se qualcuno ha notizie in merito, mi faccia sapere.

Visto che oggi è la Giornata Mondiale dell’Orgasmo, come la mettiamo quest’anno? L’orgasmometro misterioso scoppierà o avanzerà a fatica per raggiungere le vette del piacere? Gleeden, la piattaforma leader in Europa per le relazioni extraconiugali, ha effettuato un recentissimo sondaggio su 10.420 donne iscritte al sito, dimostrando che il 76% ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo.

I mesi di quarantena hanno influito in modo considerevole: stress, figli da seguire a casa, smart working hanno chiaramente impedito una rilassatezza nei rapporti sessuali. Rispetto al 2019, il 66% ammette ansia provocata dall’emergenza Covid-19 e un buon 49% irritazione ad avere il partner sempre attorno.

E chi ha l’amante? Capitolo dolente nella sofferenza della distanza imposti in questi mesi. Il 47% confessa infatti la totale inabilità del partner ufficiale – marito o compagno – di soddisfarle sessualmente. Un aiuto però è pervenuto dal sexting che ha fatto aumentare al 51% il piacere estremo.

Ecco, dunque, che l’autoerotismo ha compensato: il 43%delle intervistate ammette di masturbarsi più spesso che in passato. Non a caso l’interesse per i vibratori durante il lockdown è cresciuto del +161,6%, seguito a ruota da un incredibile interesse maschile +136,6% verso le fleshlight e toys vari dedicati al pene.

Concludendo, vi consiglio di riguardare Il dormiglione del 1973: soffermatevi sull’espressione di Woody Allen quando esce dalla capsula. E’ quella faccia un po’ così che dovremmo avere tutti a prescindere dalla Giornata Mondiale dell’Orgasmo.

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