Dopo settimane di confronto aspro Ubi Banca “prende atto” del successo dell’offerta pubblica di Intesa Sanpaolo. Il consiglio di amministrazione presieduto da Letizia Moratti rimette il mandato nelle mani di Ca’ de Sass ma dà anche la sua disponibilità a rimanere in carica per “garantire la continuità operativa e gestionale” della banca fino all’assemblea di rinnovo degli organi. Non così il consigliere delegato Victor Massiah, strenuo oppositore dell’opas, che ha annunciato l’intenzione di “lasciare la società questa sera”. Riceverà, tra compensi dovuti, bonus e azioni, una buonuscita di circa 2,1 milioni di euro agli attuali prezzi di Borsa delle azioni Ubi. I suoi poteri passano temporaneamente a Elvio Sonnino, vice direttore generale vicario.

Il cda di Ubi, che ha sempre consigliato agli azionisti di non aderire all’offerta, scrive in una note di essersi sempre adoperato per “massimizzare il valore della banca nell’interesse di tutti gli stakeholder, con grande attenzione al rispetto delle regole, e per assicurare a Ubi un futuro di crescita coerente con la sua storia e con l’impegno dei suoi dipendenti, valorizzandone il potenziale e il ruolo nell’economia italiana”. Ma “oggi si apre una fase nuova”. Il primo atto è l’addio di Massiah a cui i consiglieri rivolgono “un sentitissimo ringraziamento. Per la Moratti, “negli oltre 11 anni al vertice del gruppo, peraltro in un contesto sfidante a livello regolamentare e macroeconomico, Massiah ha contribuito a costruire una realtà solida, stimata, sostenibile, dove la dimensione nazionale è rimasta comunque rispettosa delle radici e della vicinanza al territorio nonché degli interessi di tutti gli stakeholder”.

Massiah, che ha ufficializzato le attese dimissioni, è titolare di 695.424 azioni di Ubi Banca, rappresentative dello 0,06077% del capitale sociale. A seguito della cessazione delle cariche di consigliere, di consigliere delegato e di dg, riceverà “come da sua espressa richiesta”, i soli compensi “maturati alla data”. In tutto, per l’accordo di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro, “verrà prevista la corresponsione delle quote differite in cash (pari a 736.915,00) e in strumenti finanziari (per 392.454 azioni Ubi Banca), relative a bonus maturati con riferimento ai pregressi esercizi 2015-2018-2019, ai sensi della vigente regolamentazione del gruppo Ubi. Il pacchetto di azioni oggi in Borsa vale circa 1,4 milioni di euro. Oltre a questo ci sono “le competenze di fine rapporto connesse esclusivamente ai ratei di retribuzione“, “le indennità di carica quale consigliere di amministrazione e consigliere delegato” e il tfr maturato fino alla data di cessazione del rapporto.

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