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Pierluigi Pardo e l’addio a Tiki Taka: “Basta, avevo bisogno di nuovi stimoli. Auguri al mio ‘successore'”

Il conduttore sportivo (ma non solo) si è raccontato a Renato Franco per il Corriere della Sera: "Tiki era un esperimento nato sette anni fa da un buco di palinsesto, dove si parlava di calcio ma con leggerezza, in maniera diretta e informale, perché se siamo formali nel calcio è finita"

di F. Q.

La notizia è nota: Pierluigi Pardo ha lasciato Tiki Tika. Al suo posto alla conduzione del programma Mediaset probabilmente arriverà Piero Chiambretti. E il conduttore sportivo (ma non solo) si è raccontato a Renato Franco per il Corriere della Sera: “Tiki era un esperimento nato sette anni fa da un buco di palinsesto, dove si parlava di calcio ma con leggerezza, in maniera diretta e informale, perché se siamo formali nel calcio è finita. Non è mica il recovery fund. Il programma era sopra la media di rete con uno share tra l’8 il 9% ma dopo tanti anni di conduzione ho sentito il bisogno di nuovi stimoli“. Solo telecronaca, quindi? “Mi sono impegnato a non condurre programmi sportivi da altre parti (anche perché se avessi voluto continuare con talk di calcio avrei proseguito Tiki) ma ho una deroga per poter pensare ad altro”, spiega. Anche se ammette di avere una “passione viscerale” per la telecronaca. E il suo “successore” come lo vede? “L’ho sentito spesso nei giorni del virus per fargli arrivare il mio affetto e lui mi ha chiamato quando ha avuto la proposta per Tiki Taka. Se davvero ci sarà Chiambretti penso di lasciarlo in buone mani e a un amico“.

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