Da piazza San Babila al Duomo, passando per la Regione Lombardia. Scalzo, col camice, la flebo e l’ossigeno. È la performance dell’artista Nicola Mette, che sabato mattina ha voluto denunciare così la gestione della pandemia da coronavirus da parte delle istituzioni. Da Trump a Bolsonaro fino a quella, più vicina al nostro Paese, della giunta lombarda guidata da Attilio Fontana. La performance, dal nome Urbi et orbi, ha voluto ricordare tutte le vittime del mondo del Covid-19, in particolare in Italia e nella regione più colpita della Penisola. Il nome fa riferimento alla benedizione impartita da Papa Francesco il 27 Marzo 2020 in piena pandemia, in una Piazza San Pietro deserta e bagnata, dove il significato religioso assume un valore civile di una comunicazione estesa a tutti i cittadini. “L’azione denuncia la sanità lombarda, privatizzata, irresponsabile – si legge nel comunicato – colpevole di aver lasciato morire gli anziani nelle rsa, abbandonato i medici di base, lasciato senza dispositivi di protezione individuale medici e infermieri negli ospedali e le persone contagiate senza tamponi e senza mascherine, lasciate da sole in casa a morire senza nessuna assistenza.

Video Facebook/Nicola Mette

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