Secondo il presidente del Veneto il “virus è scomparso”, ma le conferenze stampa per aggiornare sull’emergenza continuano. Chissà fino a quando il governatore ha intenzione di portare avanti la diretta che dalla fine di febbraio è diventata un appuntamento fisso, alle 12.30, nella sede della Protezione Civile a Marghera, trasmessa via Facebook e ritrasmessa da emittenti e siti di giornali locali. Dipendesse da lui, probabilmente arriverebbe fino al limite invalicabile della par condicio elettorale, visto che a settembre si ricandiderà per il terzo mandato da presidente della giunta. Di sicuro non è disposto ad abbandonarla, anche se l’emergenza coronavirus è alle spalle, come lui stesso ha sottolineato più volte. Il 30 maggio è stato il centesimo giorno, basta sommare i giorni successivi per calcolare quanto infinita sia diventata una conferenza stampa che sta per superare i quattro mesi e si sta trasformando in qualcosa di diverso dall’informazione di cui i cittadini avevano bisogno per sentirsi rassicurati.

Sta diventando sempre più un “contenitore” di comunicazioni ed eventi. Alcuni dei quali non c’entrano nulla con il Covid-19, ma hanno l’evidente obiettivo di raggiungere il “popolo veneto”, con una metodologia non molto diversa da quella usata da Zaia sul proprio sito ufficiale, dove si occupa di tutto un po’, per manifestare vicinanza a persone, gruppi, iniziative della più disparata natura, quasi mai politica. Questo “sbilanciamento informativo” allarma le opposizioni impegnate in una campagna elettorale “ad handicap”. Lo scrivono, con accenti di sarcasmo, gli esponenti di “+Europa Veneto” che sostengono Arturo Lorenzoni, il candidato del centrosinistra. “Dà del tu a tutti, fa gli auguri di compleanno al nonno del giorno, fa scorrazzare sul tavolo i pulcini nati dalle uova che gli sono state regalate…”. Proprio per questa sua “fantasie” nelle dirette, il presidente è stato più volte imitato da Maurizio Crozza, che lo ha fatto diventare uno dei suoi personaggi più apprezzati. “La prossima frontiera sarà l’estrazione dei numeri della lotteria in diretta, magari tagliando un salame? Oppure un accenno di balletto? Ormai è Zaia la primadonna dell’ora di pranzo”, osservano Anna Lisa Nalin e Corrado Cortese, i portavoce di “+Europa Veneto”. “È uno spettacolo di varietà, che non solo significa usare le istituzioni per propaganda personale, ma mancare di rispetto a chi ha vissuto e vive molto seriamente, magari sulla propria pelle, l’emergenza sanitaria”. Quando finirà la kermesse? “Zaia ha promesso che sospenderà il suo show durante la campagna elettorale e proprio il fatto di considerarla una gentile concessione, la dice lunga su quanto ormai si creda non alla guida di un’istituzione, ma padrone di casa”.

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