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Coronavirus, morto uno dei due medici cinesi che si erano svegliati dal coma con la pelle più scura: “Deceduto a causa di diverse emorragie cerebrali”

Già ci eravamo occupati della vicenda spiegando che il problema del viso annerito, quasi fosse un afroamericano, era una possibilità seria dovuta alla reazione epatica alle cure antivirus e che soprattutto di lui si erano perse le tracce almeno dal 25 marzo 2020

di Davide Turrini

Hu Weifeng è morto. Si tratta di uno dei due medici cinesi del Central Hospital di Wuhan ricoverati per Covid-19 a fine gennaio 2020. Hu Weifeng e Yi Fan sono diventati improvvisamente noti in tutto il mondo per via di quelle foto dei loro visi completamente anneriti durante il ricovero ospedaliero. Già ci eravamo occupati della vicenda qui spiegando che mentre sul cardiologo Yi qualche buontempone aveva agito aumentando la gradazione di marrone scuro sul suo viso per creare maggiore sensazionalismo, per l’urologo Hu, invece, il problema del viso annerito, quasi fosse un afroamericano, era una possibilità seria dovuta alla reazione epatica alle cure antivirus e che soprattutto di lui si erano perse le tracce almeno dal 25 marzo 2020.

Il 20 aprile Yi era veniva intervistato da un tg cinese mostrando un viso spossato dalla malattia ma dalla pigmentazione identica a prima. Yi è stato infine dimesso in buone condizioni e senza viso nero il 6 maggio. L’ultimo frammento in cui scorgiamo il dottor Hu vivo è la sequenza di fine marzo in cui viene salutato da un pool di medici, anche se l’uomo si trova in una condizione visibilmente critica. Il 2 giugno, infine, è arrivata la notizia della sua morte per le conseguenze derivanti da diverse emorragie cerebrali.

Wu e Yi diventarono eroi nazionali tanto che La Lega della Gioventù Comunista li definì “angeli che avevano combattuto con la morte” e molti utenti del social cinese Weibo sottolineava il supplizio che avevano dovuto sopportare i due in quei lunghi mesi di ricovero. Secondo quanto riporta la BBC, però, sulla piattaforma di blog Sina Weibo c’è chi parla di “sacrificio calcolato” da parte delle autorità ospedaliere dell’ospedale di Wuhan dove lavoravano i due medici dal “viso nero”.

Molti utenti cinesi si sono chiesti – come riporta il Guardian – perché i capi dell’ospedale non sono stati puniti, in particolare Cai Li, capo del comitato del partito comunista dell’ospedale in questione. Infine, come tutti ricorderanno, Hu e Yi avevano collaborato con l’eroe di questa catena pandemica mondiale: il dottor Li Wengliang. Il medico oftalmologo che già nel dicembre 2019 lanciò l’allarme ma che i primi di gennaio fu punito dalle autorità cinesi. Li tornò quindi al lavoro, ma a metà gennaio contrasse la malattia da un paziente ricoverato nel suo reparto e morì in ospedale il 7 febbraio.

Coronavirus, morto uno dei due medici cinesi che si erano svegliati dal coma con la pelle più scura: “Deceduto a causa di diverse emorragie cerebrali”

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