Il ritorno della “papessa” dopo quattro anni di (quasi) silenzio. Francesca Immacolata Chaouqui, protagonista nel 2016 dello “scandalo” Vatileaks 2 – nell’ambito del quale le autorità dello Stato Vaticano l’accusavano di aver trafugato e diffuso documenti riservati – torna a far parlare di sé. La sua società, la View Point Strategy srl, fondata proprio nel 2016 insieme al marito Corrado Lanino, si è aggiudicata una consulenza esterna di un anno da 38mila euro più Iva per la gestione del “servizio di informazione, comunicazione e marketing” della Asl Roma 4, competente per il territorio del litorale a nord di Roma (Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri e Ladispoli). A firmare la delibera il direttore generale dell’azienda sanitaria, Giuseppe Quintavalle, lo stesso dirigente che poche settimane fa il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha nominato ad interim anche a capo della vicina Asl Roma 3, competente per i territori di Ostia e Fiumicino.

La View Point Strategy, scelta attraverso una “trattativa diretta” nell’ambito del Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione) si occuperà di “supporto per le pubblicazioni scientifiche per l’Asl Roma 4 (anche mediante convegni, riunioni pubbliche e in-house)”, di “contenuti multimediali” e di “pillole di salute”. Alla società, di cui Chaouqui è amministratrice unica – con tre dipendenti – competerà anche la cura dei “rapporti dell’Asl Roma 4 con gli enti, le associazioni di categoria, le istituzioni ed in generale gli stakeholder di riferimento gli verranno di volta in volta indicati dall’azienda, ovvero che verranno individuati dalla società stessa e sottoposti all’attenzione dell’Asl ai fini di valutazione e condizione”. Nella delibera si sottolinea, inoltre, che la View Point Strategy è stata scelta “grazie all’expertise acquisita in contesti prestigiosi” e in quanto “svolge un importante ruolo di player nella consulenza strategica e nell’assistenza ad aziende, istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria e grandi manager”.

Chaouqui, condannata dalla giustizia vaticana nel 2016 a 10 mesi (pena sospesa) non per la diffusione di documenti privati ma per il mancato rispetto dell’impegno di “fedeltà” per l’incarico che le era stato assegnato – recentemente era stata avvistata ad Atreju, la manifestazione politica di Fratelli d’Italia, al seguito della saggista filo leghista Maria Giovanna Maglie. La sua posizione fu invece archiviata dai pm di Roma. Ha un blog personale, dove nei giorni scorsi ha analizzato in maniera critica le modalità di liberazione di Silvia Romano, la sua conversione all’Islam e le posizioni della Chiesa cattolica sulla vicenda.

Intanto, la Asl Roma 4 è finita nelle interrogazioni dei gruppi regionali di M5s e Lega per un’altra vicenda. Si tratta dell’acquisto di 12.400 mascherine al prezzo unitario di 0,90 euro per 10.000 chirurgiche, 4,50 euro per 2000 Ffp2 e 9,90 euro per 400 Ffp3, importo che in particolare Devid Porrello, consigliere regionale del M5s, ritiene eccessivo rispetto ai prezzi calmierati indicati dal commissario nazionale Domenico Arcuri.

L’acquisto è stato commissionato in via diretta alla Jin Feng srl, società guidata dall’imprenditore cinese Jin Wei Ming, che gestisce un noto ristorante di Civitavecchia. Il suo nome in passato è finito nelle carte di un’inchiesta che vedeva indagato l’ex presidente dell’Autorità portuale (ed ex sindaco della città laziale), Gianni Moscherini – oggi consigliere comunale a Tarquinia per Fratelli d’Italia – essendone stato per un breve periodo socio in un’impresa di cave. La Asl Roma 4 ha replicato chiarendo che, seppur pubblicata il 5 maggio, la commessa è precedente – e dunque non legata – alla disposizione governativa sul prezzo dei Dpi e che “l’operato dell’azienda sanitaria è perfettamente regolare”. Anche il comune di Santa Marinella, guidato dall’ex parlamentare del Pd, Pietro Tidei, ha acquistato dalla Jin Feng srl, al medesimo prezzo, 4.550 mascherine chirurgiche.

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