L’economia americana ha perso 20,5 milioni di posti di lavoro solo nel mese di aprile, quello del Great Lockdown con gli Stati Uniti chiusi per il coronavirus. Il tasso di disoccupazione è volato al 14,7%, il più alto dalla Grande Depressione del 1929 ma migliore delle attese degli analisti, che scommettevano sul 16%. A marzo il tasso di disoccupazione era comunque appena al 4,4 per cento.

Il dato peggiore da quando è iniziata la raccolta dei dati nel 1939 è di 1,96 milioni di posti persi nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il tasso di disoccupazione è salito al 10% durante la crisi finanziaria del 2008-2009 e si stima abbia invece raggiunto il 25% durante la Grande Depressione. Il dato di aprile da solo è superiore agli 8,7 milioni di posti di lavoro persi nell’ultima recessione. Il tasso di disoccupazione fra gli afroamericani sale al 16,7%, circa tre volte il livello di febbraio.

La forte perdita di posti di lavoro ad aprile negli Stati Uniti a causa dello scoppio della pandemia era “ampiamente prevista” e “non è stata una sorpresa”. è stato il commento del presidente Donald Trump, in un’intervista a Fox News. Il presidente ha tuttavia promesso che i posti di lavoro “torneranno molto presto“.

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