Sale il numero dei morti negli Stati Uniti: 2.448 nelle ultime 24 ore, secondo i dato della Johns Hopkins University. Nella giornata precedente i decessi erano stati 2.073. Il bilancio complessivo ha superato le 75.500 vittime, con oltre 1,2 milioni di contagi in tutto il Paese. Intanto l’economia americana ha perso 20,5 milioni di posti di lavoro nel mese di aprile, quello del Great Lockdown con gli Stati Uniti chiusi per il coronavirus, che il presidente Donald Trump vorrebbe allentare.

Anche il Regno Unito vede nuovamente schizzare il numero di morti dovuti al coronavirus, dopo una nuova revisione dei decessi collegati alla pandemia. Sono oltre 36mila, secondo l’agenzia Pa, sulla base di una nuova elaborazione dell’Ons, l’Istat britannico, con l’aggiunta di 3.417 vittime che era stata definita “dubbia” negli ospedali inglesi il 25 aprile e il 7 maggio ed è stata poi accertata con tamponi post-mortem. Il totale di vittime nella sola Inghilterra – dentro e fuori gli ospedali – tocca così 33.021 secondo l’Ons, oltre 36mila contando pure Scozia, Irlanda del Nord e Galles.

Proprio il Galles ha deciso di prolungare il suo lockdown per altre tre settimane nel tentativo di limitare il propagarsi della malattia. Il primo ministro Mark Drakeford afferma a Cardiff che è troppo presto per revocare la maggior parte delle restrizioni attive dal 23 marzo. Dice che si potrebbero fare “aggiustamenti molto piccoli e modesti” tra le preferenze del Galles per un approccio a livello di Regno Unito per facilitare il blocco. Alle persone, ha aggiunto, sarà permesso di uscire più di una volta al giorno e che riapriranno centri di giardinaggio e biblioteche. Il primo ministro britannico Boris Johnson dovrebbe presentare una tabella di marcia su come il Regno Unito, Paese con il numero di decessi per coronavirus più alto in Europa, inizierà ad allentare il blocco.

Con 243 nuovi decessi nelle ultime 24 ore, la Francia ha superato quota 26.000 vittime dall’inizio dell’epidemia: il totale delle vittime dall’epidemia è di 26.230. Sono calati di 484 i pazienti ricoverati in ospedale, stasera in tutto 22.724. Saldo negativo anche per i malati in rianimazione, stasera 93 in meno di ieri, per un totale di 2.868.

Intanto il governo spagnolo, durante un Consiglio dei ministri straordinario, ha approvato la proroga dello stato di allarme nel Paese: è la quarta estensione voluta dall’esecutivo – e approvata dal Congresso – dall’inizio dell’emergenza e l’esecutivo non esclude di chiederne un’ulteriore, la quinta, stando alla portavoce, María Jesús Montero, aprendo ad alleanze in Parlamento per garantirne l’approvazione. Mentre l’ultimo bilancio registra un lieve aumento dei decessi nelle ultime 24 ore, con 229 morti rispetto ai 213 di ieri, per un totale di 26.299 vittime. Ad oggi i contagiati sono 222.857 e 131.148 i guariti.

Intanto, stando a fonti vicine alla Moncloa, citate dai media spagnoli, l’esecutivo si appresta a respingere la richiesta di Madrid di passare alla prossima fase della ‘de-escalation’ in quanto le circostanze non lo consentirebbero. La Comunità di Madrid è la zona più colpita dalla diffusione del Covid-19 con 64.333 casi, seguita dalla Catalogna con 51.733 positivi, e aveva sottoposto al ministero della Sanità la richiesta di passare dalla ‘fase 0’ alla ‘fase 1’ e di consentire quindi alcuni allentamenti delle misure di confinamento.

La Danimarca riaprirà musei, teatri, cinema, parchi di divertimenti all’aperto e zoo, il prossimo 8 giugno, ha riferito il governo annunciando l’allentamento di alcune misure restrittive. Verranno infatti revocati gli attuali limiti ad assembramenti, al momento concessi soltanto per 10 persone al massimo passeranno a 30 o 50 persone sulla base del tipo di evento. Nelle scorse ore Copenaghen aveva già annunciato la riapertura dei centri commerciali il prossimo 11 maggio, mentre il 18 sarà la volta di ristoranti, luoghi di culto e le scuole per gli alunni fra gli 11 e i 15 anni.

L’Algeria registra nelle ultime 24 ore altri 187 nuovi casi che portano a 5.369 il bilancio totale dei contagiati. I decessi sono saliti a 488. In aumento anche i guariti, che passano da 2323 a 2467.

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