La prima sarà la Bundesliga. La cancelliera Angela Merkel durante il vertice con i Länder ha dato il via libera al ritorno in campo nella seconda metà di maggio. Sarà ora la Federcalcio tedesca a dover decidere la data precisa. La Germania guida la ripresa dei top campionati europei, proprio nel giorno in cui nel Regno Unito è diventato ufficiale lo slittamento di almeno una settimana per la ripresa degli allenamenti in Premier League. In Italia invece, nonostante il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, abbia aperto a una ripartenza, l’orizzonte della Serie A si allontana ancora un po’. Il Consiglio federale in programma venerdì, considerato uno spartiacque nel tentativo di dare una risposta alle tante domande su date, format e modalità, è stato infatti rinviato.

L’ormai celebre protocollo che deve mettere d’accordo la commissione medica federale, la Federmedici presieduta da Maurizio Casasco e il comitato tecnico scientifico, in relazione alle norme sanitarie da adottare per contrastare il Covid-19 e dare il via libera per gli allenamenti di squadra e la ripartenza, non è ufficialmente ancora pronto. Il problema, che non riguarda l’Italia ma tutto il mondo del calcio, è la necessità di concludere i tornei entro il 2 agosto (per lasciare spazio alle coppe) e di dover fornire alla Uefa, entro il 25 maggio, le modalità della ripartenza. O in alternativa dello stop, come ha deciso per esempio la Francia. Ora potrebbe essere la Germania a mostrare la via agli altri campionati europei.

La Bundesliga ha già varato un protocollo con l’introduzione di test a tappeto nei club ed è ansiosa di finire la stagione entro la fine di giugno per evitare un pericoloso cortocircuito con la scadenza dei contratti di alcuni giocatori. Il via libera della Merkel, posticipato di una settimana, arriva nonostante almeno 11 fra giocatori e membri degli staff di diversi club siano risultati positivi al coronavirus. Probabile che la prima partita, ovviamente a porte chiuse, si giochi non prima del fine settimana del 23-24 maggio, ma non è da escludere che si arrivi a fine mese.

“Sappiamo che ci saranno dati dei suggerimenti da mettere in pratica per la ripartenza dei campionati e se questo sarà possibile si tratta di una decisione che avrà conseguenze su tutto il calcio, fino ai club dilettantistici e alle nuove generazioni. E persino su tanti altri sport. Gli occhi di tutti i paesi d’Europa, anzi del mondo, saranno puntati su di noi“, dice il portiere del Bayern Monaco campione del mondo con la Germania nel 2014, Manuel Neuer intervistato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. “Si tratta di una responsabilità enorme, di cui dobbiamo essere coscienti fino all’ultima cellula del nostro corpo. Noi vogliamo solo giocare a calcio, ma in questo momento non basta”, conclude l’estremo difensore.

A guardare la Bundesliga sarà, oltre alla nostra Serie A, anche la Premier League. Christian Purslow, amministratore delegato dell’Aston Villa, ha detto che i club devono ancora stabilire protocolli per garantire un sicuro ritorno in campo. La lega inglese sta cercando di trovare un modo per riprendere a giugno ma le sessioni di allenamenti di gruppo non sono ancora iniziate. Parlando a radio talkSPORT, Purslow ha detto che “non siamo riusciti a raggiungere un accordo sui protocolli cruciali che riguardano il calcio. Fino a quando non creeremo un codice per rendere sicuri i nostri grandi sport di contatto, la conversazione che stiamo avendo è ipotetica”. L’Aston Villa è, con Brighton e West Ham, uno dei club contrari alla ripresa del campionato. Se i club non dovessero trovare un accordo, anche l’ipotesi di uno stop definitivo al calcio inglese non è più utopia.

Articolo Precedente

Hidetoshi Nakata e la Roma di Totti e Capello: storia di un amore mai nato e di un prodigio da scudetto contro la Juve

next