L’emergenza coronavirus e il lockdown deciso per contenere l’epidemia hanno effetti pesantissimi sulla situazione economica delle famiglie italiane. Dall’inizio delle limitazioni, che hanno inevitabilmente causato anche la perdita di opportunità di svolgere lavori occasionali, 1 milione di persone in più è costretto a chiedere aiuto per mangiare: un’emergenza che non si vedeva dal dopoguerra. La stima è della Coldiretti e si basa sul numero di persone che hanno beneficiato di aiuti alimentari attraverso il fondo europeo Fead, distribuiti da associazioni come la Caritas e il Banco Alimentare che hanno registrato un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto. La Caritas precisa di aver registrato un aumento in media del 114% nel numero di persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane.

Tra i “nuovi poveri”, secondo la confederazione, ci sono “coloro che hanno perso il lavoro e non possono utilizzare lo smart working, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di sussidi o aiuti pubblici” (visto che per loro il decreto cura Italia non ha previsto interventi, ndr) “e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie”. Salgono così a 3,7 milioni le persone che in Italia ha bisogno di aiuto alimentare. Le maggiori criticità, precisa la Coldiretti, si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti in Campania, il 14% in Calabria, l’11% in Sicilia il 10% nel Lazio e il 9% in Lombardia.

Le Caritas diocesane hanno evidenziato nella quasi totalità dei casi un aumento nelle segnalazioni di problemi di occupazione e economici, oltre a nuovi bisogni, come quelli legati a solitudine, difficoltà relazionali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione.

“E’ un momento molto difficile per il Paese, ci aspettiamo effetti economici di impatto rispetto alle misure di contenimento. E’ un momento di emergenza“, ha ribadito oggi il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco partecipando all’inaugurazione dell’Edificio Alto Isolamento dell’Istituto Spallanzani di Roma. Un’emergenza anche sociale, appunto, contro la quale si è attivata la solidarietà per rafforzare gli interventi sul piano alimentare da parte di associazioni e onlus. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, quasi 4 italiani su 10 hanno dichiarato di partecipare a iniziative per aiutare attraverso donazioni o pacchi alimentari.

L’emergenza ha spinto persone anche sconosciute tra loro a muoversi a favore degli altri: il 36% ha fatto donazioni via web, il 17% ha usato il telefono, mentre il 25% si è preoccupato di fare la spesa per anziani e disabili. Il 24% della popolazione, conclude la Coldiretti, ha acquistato pacchi alimentari per i bisognosi o ha aderito a iniziative di spesa sospesa come quella avviata da Coldiretti nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia.

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