Si allunga l’elenco dei camici bianchi caduti per coronavirus in Italia. Altre nove vittime: sale così a 116 il numero dei medici morti e sette quello dei farmacisti. Lo ha comunicato la Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri e la Federazione ordini farmacisti italiani. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono Luigi Ciriotti, medico di famiglia in pensione, non in servizio; Sebastiano Carbè, medico pensionato non in servizio, ex dirigente medico pronto soccorso, scomparso il 6 aprile; Maurizio Bertaccini, medico di famiglia; Domenico Fatica, odontoiatra; Fabio Rubino, medico palliativista; Giovanni Stagnati, odontoiatra; Giovanni Delnevo, cardiologo; Reanna Casalini e Antonio Tilli, farmacisti.

L’ex sindaco di Santo Stefano Belbo e medico Luigi Ciriotti è morto il 26 marzo a 86 anni all’ospedale di Alba, Cuneo, a causa delle complicanze dovute al coronavirus. Primo cittadino dal 1966 al 1973 e dal 1993 al 2001, nel periodo dell’alluvione del 1994 contribuì a salvare i libri di Cesare Pavese e a trasferire il Centro Studi e la biblioteca dalla sede in riva al Belbo alla chiesa sconsacrata dei Santi Giacomo e Cristoforo, nel cuore antico del paese, scrive La Stampa.

E’ deceduto martedì in tarda mattina il medico di famiglia di Coriano, Rimini, e diacono, Maurizio Bertaccini dopo aver lottato per settimane contro il Covid. Dopo un primo periodo come dentista a Savignano, Bertaccini lavorava come medico di base nella casa della salute di Coriano. Insieme alla professione medica, portava avanti il suo impegno religioso: il 29 novembre 1997 è stato ordinato diacono permanente dal vescovo Mariano De Nicolò e prestava servizio per la parrocchia Santa Innocenza di Montetauro di Coriano e nella comunità della Piccola Famiglia dell’Assunta di Montetauro.

Il 13 aprile è venuto a mancare Domenico Fatica, 71 anni, e nato a Campobasso, ma medico dentista a Milano. Dopo aver contratto il virus, ha lottato per 19 giorni nell’ospedale di Pavia. Conosciuto non solo per meriti professionali ma anche come esponente di una famiglia di stimati medici: il fratello Pietro è medico di medicina generale, iscritto all’Ordine dei Medici della provincia di Campobasso e il padre Palmerino era un noto ginecologo. Riporta, il QuotidianodelMolise.

Tra i medici anche Fabio Rubino, 55 anni, era da due anni primario delle Cure palliative di Morbegno, Sondrio, Sondalo e Chiavenna. Negli ultimi periodi, prima di essere contagiato, lavorava nella struttura ospedaliera di Morbegno, ma era residente a Cormano, Milano. Era ricoverato da giorni all’ospedale Niguarda di Milano, dove aveva lavorato in passato come medico, dirigente medico, nel reparto di rianimazione. Attivo da tempo come volontario nell’associazione “Cancro primo aiuto”.

“Il dottor Fabio Rubino ci ha lasciati – lo hanno ricordato sulla pagina Facebook dalla onlus che assiste i pazienti oncologici – Il Covid ci ha portato via una persona speciale, che ha dato tanto, innanzitutto ai suoi pazienti, ma anche all’Associazione Cancro Primo Aiuto. Tutti coloro che l’hanno conosciuto hanno potuto apprezzare la sua competenza, ma soprattutto la sua disponibilità e la sua umanità. Mancherà a tutti noi”.

L’odontoiatra Giovanni Stagnati invece si è spento a 71 anni domenica 22 marzo, all’ospedale di Sondalo, dove era stato ricoverato una settimana fa per coronavirus. Impegnato nel sociale attraverso il Lions Club Sondrio Masegra di cui era socio fondatore. “Ricordo la missione a Vilnius nel 1993. Avevamo portato medicinali e un intero gabinetto dentistico attrezzato”, lo ha ricordato Norberto Gualteroni, socio fondatore del Club, al Giorno.

Giovanni Delnevo era andato in pensione da poco, scrive la Gazzetta di Parma. Si è spento all’età di 72 anni il medico borgotarese, stimato dalla popolazione della Valtaro. Era stato il responsabile del modulo di Cardiologia dell’ospedale Santa Maria di Borgotaro.

Ancora due vittime tra i farmacisti: l’ultima è Reanna Casalini. “Fino all’ultimo ha operato a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, nella distribuzione dei farmaci veterinari, uno degli elementi chiave della filiera alimentare, da cui tutti dipendiamo, ma anche della sicurezza della collettività – scrive il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi), Andrea Mandelli – “Di lei, come degli altri sette colleghi che ci hanno lasciati finora – sottolinea – dobbiamo dunque lodare l’abnegazione. E il nostro pensiero va anche alla gravissima situazione in cui si trovano a operare i farmacisti e tutti i professionisti della salute nelle province di Bergamo e Brescia, le cui comunità stanno pagando un prezzo altissimo alla pandemia. Alla famiglia di Reanna, e a tutti i suoi cari, vanno le più sentite condoglianze del Comitato centrale della Fofi e di tutti i colleghi”.

Anche la notizia della morte di Antonio Tilli, direttore della Farmacia Comunale di Pontassieve, Firenze, è stata data dalla Federazione Ordini Farmacisti Italiani che ha sottolineato: “Il settimo collega che dobbiamo piangere dall’inizio dell’epidemia”.

“E’ stato definito dalla sua comunità una bellissima persona – lo ha ricordato Mandelli – credo che non ci siano parole migliori per rendere omaggio a chi si è dedicato, con passione e senso del dovere, alla tutela della salute delle persone che lo circondavano in questa terribile emergenza”. E ha aggiunto: “Questo tristissimo evento deve essere un monito a non rilassare le misure di contrasto del contagio. Ai famigliari di Antonio, agli amici e a tutti coloro che lo conoscevano vanno le condoglianze del Comitato Centrale della Fofi e di tutti i farmacisti italiani”.

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