“Ci sono temi che noi di Italia Viva abbiamo postoe che stanno acquisendo forma e possibilità nel governo, come la famosa app per il tracciamento della mobilità delle persone, per cui con un bando del ministero della Salute e del Miur si è creato un gruppo di esperti che sta valutando questa opzione. Ci sono, inoltre, indicazioni che vanno nella direzione dello sviluppo di indagini di carattere sierologico per la popolazione“. Sono le parole della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta nella trasmissione “Lavori in corso”, su Radio Radio.

Il tema affrontato nell’intervista è la programmazione della “fase due” e in particolare la riapertura delle scuole, argomento sul quale Bonetti puntualizza: “La domanda su quando verranno riaperte le scuole è un dato che non ci è consentito capire e individuare, perché non abbiamo abbastanza dati che consolidino il percorso di decrescita nella curva dei contagi da coronavirus. Se, però, alla domanda sul ‘quando’ non sappiamo dare una risposta, è doveroso dare una risposta sul ‘come’. Il ‘come’ lo dobbiamo decidere adesso. Da questo punto di vista, il decreto sulla scuola che è stato approvato non dà scenari definitivi, ma dà indicazioni di direzione sulle quali bisognerà fare scelte ulteriori”.

Finale riflessione del ministro sugli effetti negativi dell’isolamento sociale nell’ambito scolastico e sull’acuito divario tra bambini benestanti e quelli con problemi economici: “Purtroppo è un rischio reale e concreto. È appena stata pubblicata un’indagine dell’Istat che ha certificato che il 40% dei bambini vive in spazi sovraffollati e non adeguati. Quindi sì, è un problema vero che stiamo affrontando. Mercoledì ho un incontro con l’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e costituirò un gruppo che monitorerà la situazione e lo stato di povertà, che potrebbe aumentare a seguito di questa crisi. Inoltre, non dimentichiamoci che bambini e donne sono i più soggetti alle violenze familiari“.

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