Il cimitero di Piacenza rischia il collasso: il forno crematorio è in tilt, perché per via dell’epidemia in corso ogni giorno arrivano il doppio dei feretri che potrebbero essere normalmente cremati. Lo scrive il quotidiano Libertà: lavorando a pieno ritmo, si possono fare 12, 13 cremazioni al giorno al massimo. Adesso, dicono i responsabili, arrivano 20, 25 bare ogni giorno, che finiscono per essere accatastate nella ‘sala del congedo’ in attesa del forno crematorio. Adesso, scrive il giornale, ce ne sono almeno un centinaio. Alcune arrivano da Bergamo o Brescia, le città più colpite, che prima di Piacenza avevano già sperimentato la stessa difficoltà nei propri cimiteri.

“Se non ci verranno concesse deroghe che abbiamo richiesto si rischia il collasso – spiegano i responsabili della struttura – inizialmente abbiamo dato una mano a Bergamo e Brescia, ricevendo salme anche da lì, ma non potremo più farlo: temo, però, che anche limitandoci ai soli piacentini la situazione non migliorerà”. Dall’inizio dell’epidemia di coronavirus infatti, i decessi a Piacenza sono già 314.

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