Una decisione “ritenuta necessaria per l’area più critica del Nord, ma sicuramente anche utile in funzione preventiva per il Centro e il Sud“. È in questo modo che Giuseppe Conte definisce l’ultimo decreto del governo che ha imposto la serrata totale di tutte le attività produttive non essenziali. Il premier ha incontrato i leader dell’opposizione a Palazzo Chigi: un incontro lungo tre ore, durante le quali Conte ha spiegato a Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani che spera nella riapertura delle fabbriche nel più breve tempo possibile. Al momento, ovviamente, non si può ipotizzare una data, mentre le misure del governo continuano a non piacere ai sindacati. Secondo i rappresentanti dei lavoratori infatti, nel decreto del presidente del Consiglio sono state inserite su “pressioni di Confindustria” ulteriori aziende da tenere aperte che non figuravano nell’accordo raggiunto sabato pomeriggio. Cgil, Cisl e Uil hanno quindi invitato alla mobilitazione per chiedere che siano rispettate le misure di sicurezza e che siano lasciati a casa i lavoratori delle filiere non essenziali per riuscire, come da annuncio del premier Conte, ad arginare l’emergenza coronavirus. I primi ad aderire sono stati i lavoratori dell’aerospazio in Lombardia e Piemonte. E’ fissato invece per mercoledì 25 marzo lo sciopero dei metalmeccanici lombardi. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, intervistato da SkyTg24, ha liquidato le proteste: “Non è un bel messaggio”. Mentre parlando al Corriere della sera aveva parlato semplicemente di “strumentalizzazioni” dei sindacati.

Conte vede l’opposizione: “Chiusura fabbriche era necessaria” – E la prima giornata di serrata quasi totale è cominciata con gli scioperi, in serata il premier ha incontrato i leader dell’opposizione a Palazzo Chigi, insieme al ministro dei Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà. Per il centrodestra erano presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Tutti hanno indossato la mascherina e si sono seduti a distanza di sicurezza. In videoconferenza si è collegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello del Tesoro, Roberto Gualtieri. Il premier ha spiegato ai leader dell’opposizione che “la chiusura della fabbriche era necessaria” e spera sia limitata nel tempo. “L’Italia – ha detto il premier – sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perché poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno. Ecco perché la risposta europea coordinata a tutti i livelli è l’unica possibilità”.

Conte ha annunciato a Salvini, Meloni e Tajani che “per alcune case di cura in difficoltà sono già stati inviati medici delle forze armate, così come in alcune strutture ospedalieri più in affanno”. Nella giornata di martedì, invece, saranno distribuite tre milioni e mezzo di mascherine alla popolazione. Trecento respiratori arriveranno dalla Germania, mentre altri aiuti sono stati inviati dalla Russia e dalla Cina.

All’uscita dall’incontro, Salvini ha annunciato che per il decreto di aprile Conte ha manifestato l’intenzione di coinvolgere le opposizioni. Mentre Conte, secondo indiscrezioni, ha risposto a chi gli ha chiesto se fosse sul tavolo anche il ricorso al Mes che il governo non è intenzionato a utilizzarlo sulla base dell’attuale quadro regolatorio perché le condizioni attuali non sono accettabili.

I dati: meno casi e decessi – Il 15esimo giorno dalle primo decreto con le misure del governo fa registrare anche i primi dati positivi, seppur solo dal punto di vista del trend. Sono 63.927 i casi totali, con 6077 morti e 7432 guariti. In terapia intensiva 3.204 persone. Nelle ultime 24 ore, dunque ci sono state 601 vittime e 3.780 nuovi contagie, con una curva di crescita dell’8%: la più bassa degli ultimi giorni. “Prendiamo atto che le misure funzionano ma è presto per parlare di trend in calo”, dice il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Ancora minore la crescita in Lombardia, visto che si ferma al 5.7%. Nella Regione più colpita sembrano frenare sia il numero dei nuovi contagi che dei decessi: i pazienti positivi sono 28.761, 1.555 in più rispetto a ieri, e le persone morte sono 3.776, 320 in più. Ieri c’era stato un aumento di 1.691 casi, mentre i morti erano stati 361. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 1142, 41 in più rispetto a ieri. “C’è un incremento in discesa rispetto a ieri e al giorno precedente”, dice l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera.

Quasi 5mila medici infetti – Secondo i dati Iss sono 4824 i sanitari infetti, un dato doppio rispetto alla Cina e che, secondo la fondazione Gimbe, potrebbe essere molto sottostimato. La federazione nazionale degli ordini dei medici comunica che i medici morti per l’epidemia sono 24. Gli ultimi decessi certificati, e riportati nella triste lista della Fnomceo, sono quelli di Rosario Lupo, medico legale di Bergamo, e di Giuseppe Fasoli, medico di famiglia in pensione nel bresciano, tornato in attività per l’emergenza coronavirus. La federazione è tornata chiedere “tamponi a tappeto su tutti i sanitari, medici e infermieri, in prima linea e più esposti al rischio di contagio da Covid-19”. L’indicazione del Comitato tecnico scientifico di “estendere l’uso dei tamponi per il personale sanitario non è rispettata dalla grande maggioranza delle Regioni. I medici continuano a morire e questa situazione è inaccettabile”.

Sindacati vedranno Patuanelli e Gualtieri – Proprio per contenere il contagio i sindacati chiedono di rivedere la lista delle fabbriche che possono rimanere aperte. Nel primo pomeriggio i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, hanno chiesto di essere “urgentemente convocati” dai ministri dell’Economica e dello Sviluppo economico Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli. L’obiettivo è quello “di rivedere l’elenco allegato al provvedimento di attività industriali e commerciali aggiuntive per gran parte delle quali riteniamo non sussistere la caratteristica di indispensabilità o essenzialità”. La convocazione è arrivata poco dopo: le parti sociali parleranno con i due ministri martedì alle 11 in video conferenza.

Gli scioperi: dai metalmeccanici ai settori chimico e tessile – Le tensioni sono iniziate ieri in serata, subito dopo la firma di Conte al decreto sulla serrata. In mattinata sono state tutte e tre le sigle sindacali a invitare alla mobilitazione e, se necessario, anche allo sciopero. I primi ad aderire, secondo quanto riferito dalla Fiom, sono stati i lavoratori di Leonardo, Ge Avio, Fata Logistic System, Lgs, Vitrociset, Mbda, Dema, Cam e Dar. Per mercoledì 25 marzo, invece, Fim, Fiom e Uilm della Lombardia hanno proclamato “8 ore di sciopero per turno o giornata lavorativa” per tutte le lavoratrici e lavoratori del settore metalmeccanico”. Protesteranno quel giorno anche le sigle Filtem Cgil, Femca Cisl, Uiltec, rappresentanti dei settori chimico, tessile, gomma-plastica. La mobilitazione non riguarda i lavoratori impegnati in produzioni strettamente collegate all’attività ospedaliera e sanitaria, alle produzioni di macchinari-attrezzature-manutenzioni per le strutture ospedaliere e alle disposizioni di legge. L’accusa dei sindacati è che sia stata Confindustria a convincere il governo a rivedere la lista delle attività che devono restare aperte per forza. “Sono state aggiunte, grazie alle pressioni di Confindustria”, ha detto il segretario Maurizio Landini al Giornale Radio 1, “tutta una serie di attività che non rientrano tra quelle che devono essere ritenute essenziali. In questa fase deve venire prima la salute dei cittadini. Non proclameremo lo sciopero nei settori essenziali, ma per dare un futuro al Paese. Noi abbiamo bisogno soprattutto che la paura che oggi c’è tra le persone non si trasformi in rabbia perché le persone rischiano di sentirsi di sole di fronte a una questione così importante”.

Confindustria: “Strumentalizzano, perderemo 100 miliardi al mese” – “Questo non è il momento del conflitto ma del dialogo e della collaborazione. Ci auguriamo che il senso di responsabilità prevalga. La salute delle persone è al primo posto e le nostre imprese sono, ora come non mai, impegnate a tutelarla adottando le più stringenti misure preventive. Dobbiamo proteggere la salute dei nostri collaboratori nel presente e, al tempo stesso, dare loro un futuro”, dice Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica.” Chi non sembra disponibile a mediazioni è il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che, nelle varie interviste rilasciate in queste ore insiste nel definire “strumentalizzazioni” le proteste dei lavoratori. “Con questo decreto si pone una questione che dall’emergenza economica ci fa entrare nell’economia di guerra“, ha detto intervistato a Circo Massimo su Radio Capital. “Il 70% del tessuto produttivo italiano chiuderà, se il Pil è di 1800 miliardi all’anno vuol dire che produciamo 150 miliardi al mese, se chiudiamo il 70% delle attività vuol dire che perdiamo 100 miliardi ogni 30 giorni”. Intervistato dal Corriere della sera, ha invece attaccato “le strumentalizzazioni che stanno superando il livello di guardia”: “Qui si vuole cercare il capro espiatorio. E Confindustria non ci sta”.

CRONACA ORA PER ORA

23.15 – Conte: “Non usufruiremo del Mes con le attuali regole”
“Non siamo intenzionati a utilizzare il Mes sulla base dell’attuale quadro regolatorio, le condizioni attuali non sono accettabili”, ha dichiarato Conte a margine dell’incontro con le opposizioni.

23.10 – Salvini: “Conte ha detto che ci coinvolgerà nel decreto di aprile”
“Quanto meno ci hanno ascoltato, dopo giorni in cui leggevamo cosa faceva il governo sui giornali, o in diretta su Fb. Noi abbiamo fatto presente che esiste un Parlamento. Certo, ci hanno detto che per marzo soldi non ce sono per le partite Iva. Ma ci hanno detto che ci coinvolgeranno sul decreto di aprile. Vogliamo collaborare con le nostre idee”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine della riunione con il governo.

22.40 – Finito vertice governo – opposizione
S’è appena conclusa a Palazzo Chigi la riunione tra il governo e gli esponenti dell’opposizione.

22.30 – Conte a Salvini: “Su carceri non ci sarà libera tutti”
Il ministro Bonafede mi ha confermato che non si tratta di un provvedimento ‘libera tuttì, anzi. Durante il vertice a palazzo Chigi tra governo e opposizioni così il premier Giuseppe Conte si sarebbe espresso incalzato dal leader della Lega Matteo Salvini sulla necessità di intervenire per risolvere il nodo delle carceri di fronte all’emergenza Coronavirus. Con questo rischio epidemico obbligare a rientrare in carcere chi entrava e usciva poteva diventare una questione di salute carceraria, avrebbe detto Conte.

22.20 – Conte: “Ultime misure preventive per il Sud, necessarie per il Nord”
“E’ stata una decisione ritenuta necessaria per l’area più critica del Nord, ma sicuramente anche utile in funzione preventiva per il Centro e il Sud”. Lo ha detto, a quanto si apprende da fonti presenti alla riunione, il premier Giuseppe Conte nell’incontro a Palazzo Chigi con l’opposizione, parlando del dpcm con lo stop alle attività produttive non essenziali, varato nel fine settimana.

22.13 – Conte: “Chiusure fabbriche spero per poco tempo”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte spera che il provvedimento di chiusura delle fabbriche sia limitato nel tempo. Lo riferiscono alcune fonti presenti all’incontro in corso a Palazzo Chigi.

22.10 – Conte a opposizioni: “Medici militari in case di cura”
“Per alcune case di cura in difficoltà sono già stati inviati medici delle forze armate, così come in alcune strutture ospedalieri più in affanno”. Lo ha detto, a quanto apprende l’Adnkronos, il premier Giuseppe Conte ai leader di opposizione riuniti a Palazzo Chigi, rispondendo alle preoccupazioni sulle case di assistenza agli anziani più in affanno. Il presidente del Consiglio ha rassicurato i presenti, una prima risposta del governo c’è già stata.

22.04 – Conte a opposizioni: “Domani distribuiti 3,5 milioni di mascherine”
Domani saranno distribuite 3.500.000 mascherine. Lo ha detto, a quanto si apprende dai presenti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ai rappresentanti dell’opposizione riuniti a Palazzo Chigi. Il premier avrebbe spiegato che la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha confermato che la Germania invierà all’Italia 300 respiratori e aiuti arriveranno dalla Russia, la Cina e altri Paesi.

22.01 – Conte a opposizioni: “Tutti i Paesi adottino misure rigorose”
“Dobbiamo pretendere che tutti i Paesi adottino linee rigorose di contrasto al contagio da Coronavirus. L’Italia sta attuando una strategia che ci costa sacrifici, con un impatto economico notevole, per ottenere un risultato. Non possiamo accettare che invece altri Paesi affrontino questa lotta con una soglia di rigore più bassa, perchè poi potremmo essere esposti agli effetti di un contagio di ritorno. Ecco perchè la risposta europea coordinata a tutti i livelli è l’unica possibilità”. Così Giuseppe Conte, a quanto si apprende, nell’incontro con l’opposizione.

22 – Nuova stretta in provincia di Piacenza
Un’ulteriore stretta per prevenire i contagi nella provincia di Piacenza arriva con una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in vigore da domani al 3 aprile. Sospese le attività economiche, escluse quelle essenziali o quelle che garantiscano contatti limitati fra le persone. E si rafforzano misure per garantire il contenimento e il distanziamento sociale, a partire dal divieto di ogni assembramento con più di due persone.

20.10 – Boccia: “Già mercoledì medici volontari in Lombardia”
“Ci siamo sentiti con Fontana e molti altri presidenti al telefono e gli abbiamo preannunciato che il primo contingente dei medici volontari arriverà mercoledì in Lombardia. Le forze successive andranno a Piacenza e nelle Marche e a seguire dove ci sarà bisogno”. Lo ha detto il ministro per le Autonomie Francesco Boccia.

20.05 – Boccia: “Presto bando per infermieri volontari”
Un bando online per reclutare infermieri volontari da inviare nelle regioni più colpite dal coronavirus, sul modello di quello per 300 medici lanciato pochi giorni fa dalla Protezione civile. “Lo faremo entro la prossima settimana”, ha preannunciato il ministro Francesco Boccia parlando con i giornalisti dopo la quotidiana conferenza stampa del commissario Angelo Borrelli.

20.00 – Informativa Conte in parlamento giovedì
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà giovedì prima alla Camera poi al Senato per un’informativa sull’emergenza Coronavirus. A quanto si apprende da fonti di governo, il premier dovrebbe riferire alle 9.45 a Montecitorio e alle 12.30 a Palazzo Madama.

19,35 – Uefa posticipa finali di Champions ed Europa League
Posticipate le finali per club di Champions ed Europa League, originariamente previste per maggio. Lo ha formalizzato oggi la Uefa, senza indicare nuove date per le due partite, a causa della crisi sanitaria legata alla pandemia da coronavirus in corso in Europa. Nessuna decisione è invece stata ancora presa in termini di date per la riorganizzazione delle finali, compresa quella della Champions League femminile. Il gruppo di lavoro, istituito la scorsa settimana a seguito della conference call tra gli stakeholders del calcio europeo, presieduta dal presidente Uefa Aleksander Ceferin, valuterà le opzioni disponibili. Il gruppo ha già iniziato ad esaminare il calendario. Gli annunci saranno fatti a tempo debito conclude il comunicato dell’Uefa.

19.32 – Via a vertice tra Conte e opposizioni a Palazzo Chigi
E’ iniziato a palazzo Chigi il vertice tra governo e opposizioni sull’emergenza Coronavirus. Per l’esecutivo ci sono il premier Giuseppe Conte e il ministro dei Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà. Per il centrodestra sono presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Tutti indossano la mascherina e sono a distanza di sicurezza. In videoconferenza è collegato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

19.30 – Sicilia, Enna “zona rossa”. Sindaco: “Tanti casi in provincia”
Il sindaco di Enna Maurizio Dipietro, alla luce dei 41 casi accertati di Covid-19 in diversi Comuni della provincia, ha comunicato in una diretta Facebook di aver ‘adottatò un’ordinanza con la quale “ho ordinato a tutti i datori di lavoro pubblici e privati che hanno sede nel Comune di Enna di evitare di non far prestare servizio a chi non è residente nel nostro Comune”. Zona rossà quindi nella città ennese che fa seguito a quanto deciso nel pomeriggio dalla Regione Siciliana che aveva istituito le zone rosse per i comuni di Agira, proprio nell’ennese e Salemi, nel trapanese.

19.25 – Afp: “Più di diecimila morti in Europa”
Sono oltre 10.000 le vittime di coronavirus in Europa, secondo un calcolo dell’agenzia France 10.058, di cui la maggior parte in Italia (6.077), seguita dalla Spagna (2.182) e dalla Francia (860). Con 184.138 casi di contagio da Covid-19, l’Europa è il continente in cui la pandemia procede più velocemente, secondo l’Afp.

19.20 – Speranza: “Giorni cruciali, serve impegno di tutti”
“Sono giorni cruciale guai ad abbassare la guardia. Ora più che mai serve l’impegno di tutti”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, malgrado qualche timido segnale di miglioramento nella curva epidemica del coronavirus, invita i cittadini, proprio ora, a non allentare le stringenti misure di contenimento e a continuare a seguire le rigide regole imposte dal Governo per fare fronte all’emergenza e per poterla superare

19.17 – Federmeccanica: “Ora dialogo non conflitto”
“Questo non è il momento del conflitto ma del dialogo e della collaborazione. Ci auguriamo che il senso di responsabilità prevalga”. Lo afferma Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica dopo la minaccia di sciopero avanzata dai sindacati dei metalmeccanici. “La salute delle persone è al primo posto e le nostre imprese – sottolinea – sono, ora come non mai, impegnate a tutelarla adottando le più stringenti misure preventive. Dobbiamo proteggere la salute dei nostri collaboratori nel presente e, al tempo stesso, dare loro un futuro”

19.15 – Salta anche Vogalonga di Venezia
“Vista l’emergenza sanitaria in corso, il comitato organizzatore della Vogalonga ha deciso di sospendere la manifestazione programmata il 31 maggio”. E’ quanto afferma l’organizzazione della regata storica veneziana in una nota. “Nella situazione di incertezza di quando tutto potrà tornare alla normalità, che ovviamente speriamo possa essere il prima possibile, non ci sentiamo di fare alcuna previsione sulla possibilità di recuperarla dopo l’estate. Se si riuscirà ad individuare una data con le Autorità competenti, saremo lieti di comunicarvelo per tempo. Rivolgiamo un grande abbraccio a tutti ed in alto i remi, nell’attesa di poterci ritrovare insieme sulle acque di Venezia.

19.10 – Sicilia, Salemi zona rossa. Sindaco: “Esito tampone arriva dopo 5 giorni”
“Nei giorni scorsi avevo segnalato ad Asp e Prefettura la necessità di un’accelerazione non solo nell’effettuazione dei tamponi ma anche nella comunicazione dei risultati. Abbiamo registrato parecchi ritardi perché l’esito di un tampone non può arrivare dopo 4-5 giorni. La variabile tempo in una situazione come la nostra non era secondaria. Ci sono stati ritardi e lentezze che ho denunciato, già sabato scorso, anche al governatore Nello Musumeci chiedendo anche uno screening più ampio”. A raccontarlo è il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, dopo che la cittadina in provincia di Trapani è stata dichiarata dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ‘zona rossà insieme ad Agira, nell’Ennese.

19.00 – Leonardo: “Produzione va avanti”
“Leonardo è consapevole del momento difficile che vive il Paese. Ribadiamo il massimo impegno per garantire a tutti i nostri lavoratori il massimo standard di sicurezza rispettando in pieno le prescrizioni stabilite dal Governo ed anche le ulteriori misure concordate con i sindacati attraverso il Protocollo siglato pochi giorni fa”. E’ quanto sottolinea il gruppo dell’aerospazio e difesa in una nota. “Il nostro – afferma – è un settore altamente strategico ed il nostro obiettivo è garantire la continuità produttiva ma senza alcun compromesso sulla sicurezza e la salute”.

18.58 – Vaticano sospende stampa Osservatore Romano
A causa dell’emergenza Coronavirus, che rende difficoltose anche le normali vie di diffusione, il Dicastero vaticano per la Comunicazione ha deciso di sospendere, a partire da questo giovedì, l’edizione a stampa dell’Osservatore Romano. La pubblicazione del quotidiano continuerà sul web e via email, con l’intento di riprenderne anche l’edizione stampata quando l’attuale situazione si sarà normalizzata. A quanto si apprende, la decisione è stata oggetto di una comunicazione interna ai dipendenti da parte del prefetto del Dicastero, Paolo Ruffini.

18.55 – Primi pazienti italiani partono stasera per Lipsia
E’ previsto un volo stasera dall’aeroporto lombardo di Orio al Serio verso Lipsia, in Germania, con a bordo alcuni dei pazienti infetti di coronavirus. Lo riferiscono fonti diplomatiche. Oggi il il ministro-presidente Michael Kretschmer della Sassonia aveva dichiarato la disponibilità del suo Land ad ospitare pazienti italiani.

18.52 – Iss: “Ancora strade piene al Sud”
Nel sud Italia “si vedono ancora strade piene di gente e situazioni che non vediamo negli altri contesti”: un atteggiamento che “preoccupa” anche se ad oggi il sud “mostra dei dati dove la curva non sembra ancora impennarsi”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro lanciando un nuovo appello ai cittadini: “siamo tutti nella stessa sfida, bisogna mantenere un atteggiamento rigoroso e unitario in tutto il paese, le dinamiche del virus non risentono della latitudine ma dei nostri comportamenti”.

18.50 – Iss: “Settimana importante per studiare curve”
“E’ una settima importante per noi per per valutare l’andamento delle curve e lo stiamo guardano con grande attenzione. Dobbiamo ricordarci che il contributo alle curve viene dalle Regioni del Nord e che il nostro sforzo è evitare che nelle Regioni del Sud le curve si replichino uguali a quelle del Nord. La scommessa di queste misure è fare in modo che queste curve non si riproducano”. Lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità nel suo intervento alla conferenza stampa alla Protezione civile”.

18.40 – Iss: “Presto per dire che il trend in calo”
“Non mi sento di sbilanciarmi, anche perché oggi vediamo gli effetti di quel che è avvenuto due settimane fa. Prendiamo atto che le misure” funzionano ma è presto per parlare di trend in calo. Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro ha risposto a chi gli chiedeva se i dati degli ultimi due giorni possano far ipotizzare un calo del trend dei contagi.

18.30 – Impedire che nuovi positivi o sospetti contagino
“Per far tornare a scendere la curva dei contagi, speriamo prima possibile, è fondamentale che i nuovi positivi o i sospetti positivi cessino in maniera drastica di trasmettere l’infezione ad altri”. Così il presidente Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla Protezione civile. “E’ questa la scommessa. Sono i positivi che dopo un pò arrivano in ospedale. Per evitare che tra 15-20 giorni ci sia di nuovo questo numero di casi dobbiamo evitare che i nuovi positivi o sospetti trasmettano” il virus.

18.25 – Iss: “Scommessa è evitare crescita al Sud”
“Il nostro grande sforzo è evitare che le curve” di crescita del virus viste nelle regioni del nord, “non si ripetano al sud. La scommessa di queste misure e del nostro paese è evitare che si riproducano le curve al sud”. Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla protezione civile.

18.22 – Germania accoglierà 8 pazienti italiani
“La Germania ha accolto i primi due pazienti positivi al coronavirus italiani, dovrebbe accoglierne 8 positivi in tutto: ciò evidenzia quanto sia importante la solidarietà internazionale”. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.

18.20 – In Rianimazione 3.204 malati
Sono 3.204 i malati ricoverati in terapia intensiva, 195 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.183 sono in Lombardia. Dei 50.418 malati complessivi, 20.692 sono poi ricoverati con sintomi e 26.522 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dal capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.

18.15 – In 24 ore 408 guariti
Sono 7.432 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 408 in più di ieri. L’ha detto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 952.

18.12 – Più di seimila vittime
Sono complessivamente 6.077 le vittime di coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 601. Il dato è stato reso noto dal capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.

18.10 – Superati i 60mila casi
Superati i 50mila malati di coronavirus in Italia. Sono complessivamente 50.418, con un incremento rispetto a ieri di 3.780: domenica l’incremento era stato di 3.957. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 63.927. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.

18.06 – Lombardia, calano casi e decessi
Sono in miglioramento i dati relativi all’emergenza coronavirus in Lombardia dato che, rispetto a ieri, cala la crescita sia dei contagiati che dei decessi: i pazienti positivi sono 28761, 1.555 in più rispetto a ieri, e le persone morte sono 3776, 320 in più. Ieri c’era stato un aumento di 1.691 casi, mentre i morti erano stati 361. E’ quanto ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, aggiungendo che le persone ricoverate in terapia intensiva sono 1142, 41 in più rispetto a ieri

18.05 – In Lombardia 320 decessi
Il numero di nuovi decessi in Lombardia nelle ultime 24 ore è 320. Lo ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, in videoconferenza. “Il trend è in calo, anche se un pò meno degli altri dati, visto che ieri erano aumentati di 361”. Il numero dei morti sale quindi da 3.456 a 3.776.

18.03 – Niente Vinitaly, sarà nel 2021
L’emergenza Coronavirus ferma anche il Vinitaly di Verona. La grande rassegna del vino non si terrà quest’anno, ma è stata posticipata al 2021, dal 18 al 21 aprile. Lo ha deciso il cda di Veronafiere, a causa del perdurare dell’allerta sanitaria. La fiera scaligera, nelle scorse settimane, aveva già deciso di riposizionare a giugno la 54/a edizione di Vinitaly. Adesso il rinvio al 2021, assieme alle concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech.

18.02 – Salgono a 24 i medici morti per l’epidemia
Sale a 24 il numero dei medici deceduti per l’epidemia di Covid-19 in Italia. L’aggiornamento è della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). Gli ultimi decessi certificati, e riportati nella triste lista della Fnomceo, sono quelli di Rosario Lupo, medico legale di Bergamo, e di Giuseppe Fasoli, medico di famiglia in pensione nel bresciano, tornato in attività per l’emergenza coronavirus. Nella lista dei 24 nomi sono anche inclusi medici pensionati ma non più attivi.

18.01 – Gallera: “Confermato trend in calo”
“Il trend è in calo, oggi posso dire che il trend in calo si conferma, da tanti punti di vista, forse è la prima giornata positiva, di questo mese duro durissimo, ma non cantiamo vittoria, non è ancora il momento di rilassarci, ma di stare ancora più concentrati che mai”. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in videoconferenza parlando dei dati sul coronavirus in Lombardia.

18.00 – Ridotti della metà i nuovi casi a Milano e provincia
Si è ridotta di quasi il 50% la crescita di casi positivi sia a Milano città che in tutta la provincia. Secondo i dati resi noti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, i positivi a Milano città sono 2176 con un aumento di 137 casi, mentre ieri era di 210 e due giorni fa di 279. In tutta la provincia i positivi sono 5326, con un aumento di 230, mentre ieri erano 424 in più e l’altro ieri 868.

17.59 – Meno casi a Bergamo, crescono a Brescia
Continuano a migliorare i dati relativi ai nuovi casi nella provincia di Bergamo, mentre peggiorano decisamente in quella di Brescia: è questa la situazione delle due zone lombarde più colpite dal coronavirus. Secondo i dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l’altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l’altro ieri 380. Nella provincia di Lodi, la prima colpita in Italia dal coronavirus, i contagiati sono 1817, con 45 nuovi casi, ieri erano 79 e l’altro ieri 96.

17.57 – In Lombardia “solo” 1.500 casi in più”
Sale a 28.761 il numero dei positivi a livello regionale. Rispetto a ieri sono 1.555 in più. “C’è un incremento in discesa rispetto a ieri e al giorno precedente”. Così l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, durante il consueto punto stampa pomeridiano da Palazzo Lombardia, a Milano, sull’emergenza coronavirus.

17.56 – Gallera: “Per la prima volta diminuiscono i ricoveri”
“Per la prima volta oggi abbiamo una diminuzione dei ricoveri: abbiamo 9.266 pazienti ricoverati in Lombardia, ieri erano 9.439, quindi 173 in meno. Anche i numeri di accessi ai pronto soccorso si stanno leggermente riducendo, anche se non ovunque”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

17.55 – Gallera: “Prima giornata positiva”
“Oggi si conferma il trend in calo, possiamo dire che è il primo giorno positivo, non è il momento per cantar vittoria ma finalmente vediamo una luce in fondo al tunnel”. Lo ha detto L’assessore al Welfare Giulio Gallera, nella diretta facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia aggiungendo che è il terzo giorno di dati in calo.

17.50 – In Sicilia, due comuni diventano Zona rossa
Due comuni siciliani, Agira, nell’Ennese, e Salemi, in provincia di Trapani, da domani diventano “zona rossa”. Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sentiti i due sindaci. Il provvedimento. è spiegato, si è reso necessario dopo che gli uffici delle Asp hanno segnalato ad Agira il contagio di 9 cittadini, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato; a Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell’esito del test, oltre a un anziano già deceduto. Fino al 15 aprile ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno entrare e uscire dal paese solo operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nella assistenza dell’emergenza e nonché gli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

17.48 – Fontana: “Via a sperimentazione Avigan”
“Il nuovo farmaco Avigan, non si sa se funzioni o non funzioni, ma adesso potrà essere testato, grazie alle sollecitazioni che abbiamo inviato a Roma perché venisse immediatamente sperimentato. E la sperimentazione, grazie all’ok dell’Aifa, inizierà immediatamente in Lombardia, già da domani, e speriamo che contribuisca a eliminare questo maledetto virus”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L’assessore al Bilancio, Davide Caparini, ha aggiunto: “È un farmaco da banco in Giappone già dal 2014 per combattere l’influenza, e ha dato risultati positivi, ma bisogna ancora capire quanto questo farmaco possa essere efficace. Ringraziamo il ministro Speranza che ha accolto il nostro accorato appello. La sperimentazione partirà subito in Lombardia”.

17.45 – Paziente 1: “Si può guarire ma stare in casa”
“E’ difficile dopo questa esperienza fare un racconto di quello che mi è successo. Mi hanno raccontato che per 18 giorni sono stato in terapia intensiva. Le persone devono capire che è fondamentale stare in casa. Non sappiamo chi può essere contagioso. Io sono stato fortunato perché sono stato curato. Da questa malattia si può guarire”. Così Mattia, il paziente 1 lodigiano del coronavirus, in un messaggio audio inviato alla Regione Lombardia.

17.45 – Dimesso il paziente 1: “Sono fortunato”
E’ stato dimesso dal San Matteo di Pavia Paziente 1, il 38enne di Codogno ritenuto il primo caso accertato di Coronavirus in Italia. Mattia, questo il suo nome, la sera del 19 febbraio era stato ricoverato nel presidio ospedaliero della cittadina del Lodigiano per poi essere trasferito tra il 21 e il 22 in condizioni disperate nella rianimazione dell’ospedale pavese. Lo scorso 9 marzo ha cominciato a respirare autonomamente. ‘Io sono stato fortunato, state a casà, ha detto in un video trasmesso sulla pagina Fb di Lombardia Notizie.

17.35 – Medici: “Urgente tampone a sanitari esposti”
E’ “urgente procedere all’effettuazione a tappeto dei tamponi su tutti i sanitari, medici e infermieri, in prima linea e più esposti al rischio di contagio da Covid-19”. Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. L’indicazione del Comitato tecnico scientifico di “estendere l’uso dei tamponi per il personale sanitario non è rispettata dalla grande maggioranza delle Regioni. I medici continuano a morite e questa situazione – dice – è inaccettabile”.

17.30 – Cirio: “Chiudere tutto, niente eccezioni”
“Dobbiamo chiudere davvero, non per finta, ma leggendo l’ultimo decreto del governo ho il timore che tante realtà possano ancora restare aperte”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in video conferenza dall’Unità di crisi, dove si è recato nel pomeriggio dopo avere annunciato di essere guarito dal coronavirus. “Sin dall’inizio abbiamo adottato la linea del rigore, perché solo restando a casa si sconfigge il virus – sottolinea il governatore – e invece temo che ci siano ancora troppe eccezioni”

17.20 – Onu chiede cessate il fuoco mondiale
“La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite. Alle parti in guerra dico: ritiratevi dalle ostilità”. E’ il messaggio lanciato dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Non dimentichiamo che nei Paesi devastati dalla guerra, i sistemi sanitari sono crollati”, ha aggiunto.

17.15 – Oms: “Corso della pandemia può cambiare”
“Possiamo cambiare la traiettoria di questa pandemia. Chiedere alle persone di stare a casa è un importante modo, ma per vincere dobbiamo attaccare il virus con tattiche aggressive, testando ogni caso sospetto, isolando ogni caso accertato, tracciando e mettendo in quarantena ogni persona che vi è stata a contatto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sul coronavirus.

17.05 – Oms: “Pandemia sta accelerando”
“La pandemia sta accelerando, ci sono voluti 67 giorni per arrivare ai primi centomila contagi, 11 giorni per 200mila e 4 giorni per trecentomila”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra.

17.00 – Oms a G20: “Serve coordinamento”
“Risolvere questo problema richiede un coordinamento politico a livello mondiale. Mi rivolgo ai leader del G20 per chiedere di lavorare insieme a rafforzare la produzione, evitare il bando dell’export e assicurare la distribuzione dei materiali protettivi”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sul coronavirus.

16.45 – Medici 118: “Saturimetro può salvare la vita”
“Non si può aspettare che un malato vada in crisi respiratoria, perchè a quel punto è già caduto nell’abisso, i polmoni sono compromessi. Bisogna fornire il saturimetro a casa a chi è in quarantena, perchè rileva in tempo la riduzione dei parametri di ossigenazione del sangue”. Lo afferma il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli. L’importanza del saturimetro per chi si trova in isolamento viene sottolineata anche dalla Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) e dagli anestesisti che chiedono un cambio di passo nell’approccio clinico al Covid-19.

16.40 – Via libera a droni per monitorare spostamenti nei comuni
Via libera all’impiego di droni per “le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale” da parte delle Polizie locali. Lo prevede una disposizione dell’Enac – valida fino al 3 aprile – che consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto, “nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica Coronavirus”. Le esigenze di impiego di questi mezzi sono state manifestate “da numerosi comandi delle polizie locali”.

16.38 – Roma, 5 bambini positivi in buone condizioni
“Tutti i 5 bambini positivi sono in buone e stabili condizioni”. Lo sottolinea l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma nel bollettino odierno della task force della Regione Lazio. “Sono disponibili 6 posti di terapia intensiva Covid-19, 6 posti di terapia intensiva no Covid-19 e 21 posti letto di malattie infettive”, sottolinea l’ospedale.

16.34 – Roma, da domani operativo Covid hospital 4 Tor Vergata
“E’ stato completato lo svuotamento della torre 8 per rendere operativo il Covid Hospital 4 Tor Vergata. I primi 40 posti saranno operativi da domani. Ulteriori 50 posti Covid-19 disponibili entro il 31 marzo”. Lo rende noto il Policlinico Tor Vergata di Roma nel bollettino odierno della Task force della Regione Lazio.

16.32 – Da Ue acquisto centralizzato dispositivi
L’Ue parte con l’acquisto centralizzato di materiali e dispositivi per il contrasto alla pandemia. Lo annuncia il ministero della Salute. Si è svolta questo pomeriggio la riunione in videoconferenza dei ministri della Salute Ue. La riunione “ha sancito – spiega il ministero – la partenza delle procedure di acquisto centralizzato nell’UE per materiali e dispositivi necessari al contrasto dell’epidemia”. È “un passo avanti. L’Italia ha chiesto da subito all’Europa di agire in modo coordinato”, ha affermato il ministro Speranza.

16.30 – Martedì Cdm per uniformare sanzioni
Domani alle 15 ci sarà un Consiglio dei ministri. Sul tavolo arriverà un decreto che punta a uniformare su tutto il territorio nazionale le sanzioni amministrative per chi infrange le regole anti-Covid19.

16.14 – Anche Gualtieri alla video conferenza Patuanelli-Sindacati
I ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia, Stefano Patuanelli e Roberto Gualtieri, si apprende, hanno convocato per domani mattina alle 11 una videoconferenza con Cgil, Cisl e Uil, dopo che i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno inviato loro una lettera chiedendo “con urgenza un incontro” sul Dpcm emanato ieri con le nuove restrizioni anti-Coronavirus. I sindacati ritengono che molte delle attività industriali e commerciali non sospese non siano indispensabili o essenziali e, per questo, chiedono di rivedere l’elenco.

16.10 – Anm Basilicata dona 4mila euro a Protezione civile
La Giunta distrettuale dell’Associazione nazionale magistrati della Basilicata ha deciso di erogare alla Protezione civile regionale un contributo di 4mila euro per l’acquisto di materiale sanitario destinato a contenere il rischio epidemiologico del COVID 19. Ne dà notizia il presidente della Giunta Anm Basilicata, Alberto Iannuzzi.

16 – Morto collaboratore esterno del Parlamento Ue: era italiano
Prima vittima al Parlamento Europeo per Covid-19. Si tratta di un collaboratore esterno, che lavorava presso la Dg Itec, vale a dire la direzione per l’innovazione e il supporto tecnologico. La notizia è arrivata con una mail ai dipendenti del Parlamento europeo, in cui si informa che il team in cui la vittima lavorava è stata contattata ed è supportata a livello sanitario e psicologico.

15.45 – Patuanelli ha video-convocato i sindacati
Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha video-convocato per domani alle 11 i segretari generali di Cgil Cisl e Uil. Al centro dell’incontro la richiesta dei sindacati dì una modifica in senso restrittivo dell’elenco delle aziende ritenute strategiche, dunque aperte, e inserite nell’ultimo Dpcm varato ieri dal governo.

15.40 – I sindacati chiedono convocazione urgente
I leader di Cgil Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, hanno chiesto oggi ai ministri dell’Economica e dello Sviluppo economico, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, di poter essere urgentemente convocati sul Dpcm con cui ieri il Governo ha sospeso una serie di attività industriali e commerciali fino al 3 aprile 2020 per contenere ulteriormente l’emergenza coronavirus. Obiettivo, a quanto si apprende: quello “di rivedere l’elenco allegato al provvedimento, un elenco molto consistente di attività industriali e commerciali aggiuntive, per gran parte delle quali riteniamo non sussistere la caratteristica di indispensabilità o essenzialità”, spiegano.

15.35 – Al via ricerca per app traccia spostamenti
Un appello al mondo dell’impresa e della ricerca per trovare app che consentano di seguire in “teleassistenza” pazienti affetti da patologie legate a Covid-19 e per individuare “tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l’alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone”. A lanciare la call è il ministero dell’Innovazione, insieme a quello della Salute, all’Iss e all’Oms, con il supporto di un comitato scientifico multidisciplinare. L’obiettivo è selezionare, nei prossimi tre giorni, “le migliori” offerte.

15.05 – Conte vedrà alle 19 le opposizioni
Alle 19 di questa sera il premier Giuseppe Conte vedrà i leader di opposizione. Non è ancora chiaro se ci sarà una riunione a Palazzo Chigi o se l’appuntamento si terrà in conference call.

14.45 – Omicidio nella zona rossa di Fondi. C’è un primo fermato
Aggredito e ucciso nella zona rossa di Fondi. La vittima è un agricoltore di 69 anni. I sospetti si sarebbero concentrati su un uomo che, dai primi accertamenti, sembra avesse lavorato per la vittima in precedenza. La posizione del fermato è ora al vaglio degli inquirenti. Da un primo esame esterno del cadavere l’agricoltore sarebbe stato picchiato violentemente fino a causarne la morte. Sull’omicidio indagano i carabinieri di Latina.

14.30 – E’ morta Lucia Bosè

14.20 – Due milione le persone controllate, 96mila i denunciati
Ieri le forze di polizia hanno controllato 157.621 persone e 10.326 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 53.776, denunciati 158 esercenti e sospesa l’attività di 7 esercizi commerciali. Salgono così a 2.016.318 – informa il Viminale – le persone controllate dall’11 al 22 marzo, 92.367 quelle denunciate per inosservanza degli ordini dell’autorità, 2.155 le denunce per false dichiarazioni; 973.799 gli esercizi commerciali controllati e 2.277 i titolari denunciati.

14.15 – Per il Veneto obiettivo 20mila tamponi al giorno
Il Veneto punta ad arrivare in un paio di settimane a effettuare 20 mila tamponi al giorno attraverso la “sorveglianza attiva”, progetto coordinato dall’Università di Padova assieme a Regione e Croce Rossa, per “stanare” e isolare le persone contagiate da Coronavirus e asintomatiche e così diminuire progressivamente i ricoveri.

14.10 – Fed amplia programmi per iniezione liquidità
La Federal Reserve annuncia nuovi programmi per garantire liquidità ai mercati e l’ampliamento dei prestiti per includere alcuni tipi di debito societario e municipale. La banca centrale si è impegnata a continuare ad acquistare asset “negli importi necessari” per garantire il buon funzionamento dei mercati. La Fed questa settimana la banca acquisterà nuove tranche di titoli del Tesoro e titoli garantiti da ipoteca.

14 – Sileri: “E’ malattia subdola, non si muore solo in terapia intensiva”
“Questa è una malattia subdola, che parte con dei sintomi, come la febbre, la tosse, ma poi arriva l’insufficienza respiratoria. Purtroppo non muoiono solamente coloro che stanno in terapia intensiva, ma muoiono anche, e dai numeri soprattutto, coloro che non riescono a raggiungere una terapia intensiva. E’ una malattia subdola, troppo veloce. Così è anche importante un utilizzo maggiore dei tamponi, da fare a tutti i contatti dei positivi e ai soggetti a rischio. Poi occorre dare i dispositivi di protezione a chi è in quarantena e vive con altre persone”. Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Sky Tg24’.

13.50 – Telefonata tra Salvini e Mattarella
Telefonata “cordiale e cortese” questa mattina tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario della Lega Matteo Salvini dopo la richiesta del centrodestra di essere ricevuti dal capo dello Stato. Ne dà notizia la Lega. “Ringrazio il Presidente per la disponibilità – dice Salvini – e per l’impegno a favorire un’interlocuzione tra il governo e l’opposizione per creare quel clima giusto di una vera collaborazione per il bene del paese e uscire insieme dall’emergenza. Ho informato del colloquio Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi”.

13.35 – Fontana: “Ho chiesto al Viminale se prevale ordinanza regionale o il decreto del governo”
“Ho inviato una nota formale al ministro dell’Interno Lamorgese, con la quale ho avuto anche una telefonata prima dell’invio, con la quale chiedo che il ministero esprima il suo parere se si debba applicare l’ordinanza della Regione o il Dpcm”, dove c’è un conflitto, perché quella della Regione prevede limitazioni maggiori. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia. “Il nostro ufficio legale e i giuristi che abbiamo consultato – ha aggiunto – ci dicono che deve prevalere la nostra ordinanza, ma abbiamo chiesto al ministro perché in questo momento non si deve creare alcun conflitto”.

13.25 – Piemonte, 17 pazienti guariti. 15 i decessi
Sono 17 le guarigioni da coronavirus in Piemonte. Con quella del governatore Cirio, l’Unità di crisi regionale ha comunicato anche quelle di una donna di 54 anni, di Torino, e di un bambino del Novarese.
Tra i 17 guariti, quattro sono dell’Astigiano, due del Cuneese, tre del Novarese, sei del Torinese, uno del Vercellese e un residente fuori regione. Sono invece 15 i decessi di persone positive. Sale così a 315 il numero complessivo delle vittime, il maggior numero in provincia di Alessandria (89) e nell’area metropolitana di Torino (76).

13.15 – Ipotesi voli per trasferire i passeggeri della Costa Luminosa
Ipotesi voli charter per il trasferimento di passeggeri extraeuropei e equipaggio da Costa Luminosa, la nave a bordo della quale si sono registrati casi di coronavirus e da tre giorni in porto a Savona. Attualmente i passeggeri a bordo sono 337: 48 sono scesi stamani. Oggi pomeriggio gli ultimi 6 italiani lasceranno la Liguria con i traghetti da Genova per tornare in Sicilia e in Sardegna. E lo faranno altri 92 olandesi. I restanti 191 passeggeri verranno trasferiti in autobus in strutture alberghiere a Roma e a Pisa, in quarantena, in attesa di poter rientrare nei loro Paesi con voli dedicati. Per quanto riguarda gli 836 membri dell’equipaggio, una parte saranno rimandati a casa con voli charter in attesa di autorizzazione e nel frattempo andranno in alberghi a Roma e a Pisa. A bordo rimarrà un centinaio di marittimi per la gestione della nave, sotto monitoraggio sanitario. Al termine delle operazioni, la nave verrà sanificata e riormeggiata su altra banchina.

12.45 – Di Maio: “Dagli Usa arrivata attrezzatura medica”
“Dagli Stati Uniti, che ringrazio, è arrivato un sistema mobile di stabilizzazione dei pazienti e attrezzatura medica”. Lo ha annunciato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aggiornando sugli aiuti arrivati in Italia dall’estero per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il titolare della Farnesina ha confermato che dalla Repubblica sono già partite le 110mila mascherine che arriveranno a Roma entro domani, “mentre la Fondazione Eli Lilly ha annunciato che donerà agli ospedali italiani un milione di euro di insulina da loro prodotta. Come potete vedere non siamo soli, continuiamo a combattere. E ne usciremo insieme”.

12.25 – Ue valuta impatto delle misure italiane sul contagio da coronavirus
Il team di risposta europeo al coronavirus ha esaminato “l’impatto positivo del distanziamento sociale e altre misure in alcuni Paesi come Austria, Italia, e Germania”. Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, sul suo profilo Twitter. La task force, spiega ancora Von der Leyen, oggi “si è concentrata sulla preparazione dei vari incontri che si terranno in teleconferenza questa settimana: Salute; Affari interni; Economia; Consiglio europeo; Industria”.

12 – E’ morto Alberto Arbasino
È morto lo scrittore Alberto Arbasino. Ne dà notizia Repubblica sul proprio sito. Aveva compiuto 90 anni lo scorso gennaio. Tra i protagonisti del Gruppo 63, era collaboratore storico del gruppo l’Espresso.

11.45 – La ministra Bellanova: “Non è certo il momento per programmare uno sciopero”
“Capisco che sul sindacato arrivano pressioni, sono giorni e notti di grande fatica e avverto l’appello dei lavoratori del diritto ad avere paura ma chiedo ai “sindacati massima accortezza non è certo il momento per programmare uno sciopero”. E’ l’appello che la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova rivolge ai sindacati intervenendo ‘Coffe Break’ su La 7. “E’ il momento di svolgere la nostra funzione con grande rigore” ha aggiunto.

11.40 – Fiom: “Scioperi nel Torinese”
Sono in sciopero i lavoratori degli stabilimenti Avio Aero di Rivalta e di Borgaretto con una adesione di oltre il 90%. Lo rende noto la Fiom si Torino. In questi giorni l’attività in azienda degli stabilimenti torinesi di Leonardo è quasi completamente sospesa per effetto di precedenti accordi sindacali. L’intero comparto dell’aerospazio è stato infatti autorizzato dal Decreto a proseguire le attività – per ragioni puramente economiche – nonostante le imprese di quel comparto svolgano attività molto diversificate e in larga parte non essenziali. Questa mattina hanno scioperato anche i lavoratori della Alessio Tubie della Officine Vica, con adesioni altissime – sottolinea la Fiom – per protestare contro le decisioni aziendali di proseguire normalmente l’attività su produzioni che non sono essenziali. La Alcar e la Brugnago hanno deciso di sospendere le attività dopo la dichiarazione di sciopero della rsu.

11.35 – Cnn: “L’Italia ha chiesto aiuto al capo del Pentagono”
L’Italia avrebbe chiesto aiuto al segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, nel mezzo dell’emergenza coronavirus. Lo sostiene la Cnn, che cita un funzionario della Difesa Usa, secondo il quale il ministero della Difesa italiano avrebbe lanciato un appello diretto a Esper per la fornitura di materiale medico sanitario come mascherine e respiratori. Stando alla Cnn, il Governo italiano avrebbe anche chiesto l’assistenza dei militari Usa di stanza nel nostro Paese per ospedali da campo e personale medico, in modo da affiancare le forze italiane già impegnate a far fronte all’emergenza.

11.30 – Sciopero dei lavoratori del settore Aerospazio
Sono diverse le aziende nel settore aerospazio dove sono scattati oggi gli scioperi contro il decreto del Governo che avrebbe esteso le attività indispensabili rispetto a quanto concordato con il sindacato. Secondo quanto riporta la Fiom, hanno incrociato le braccia al momento i lavoratori di Leonardo, Ge Avio, Fata Logistic System, Lgs, Vitrociset, MBDA, DEMA, CAM e DAR.

11.10 – Metalmeccanici della Lombardia sciopereranno mercoledì 25 marzo
I lavoratori delle aziende metalmeccaniche della Lombardia sciopereranno mercoledì 25 marzo per 8 ore. Lo fa sapere il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli. La decisione, spiega, “è stata presa perché si consideri la Lombardia una regione dove sono necessarie misure più restrittive sulle attività da lasciare aperte”.

11 – Conte: “Oggi distribuiamo 4 milioni di mascherine”
“Nei giorni scorsi sono stati acquistati più di 6.500 respiratori e dalla prossima settimana arriveranno 120 milioni di mascherine, grazie all’incessante lavoro fatto all’estero. Solo in questa giornata (lunedì, ndr) distribuiremo 4 milioni di mascherine e 125 ventilatori. Decine di imprese italiane stanno riconvertendo le loro produzioni per rispondere all’emergenza, anche con il supporto dello Stato e delle risorse economiche inserite nel decreto Cura Italia. Il Paese sta rispondendo con tutta la sua forza. Ce la faremo”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista a La Stampa.

10.45 – Centinaia di auto in rientro dal Nord in Sicilia attraverso lo stretto di Messina
“In coincidenza con l’annuncio del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ieri sera si è registrato un consistente quanto pericoloso afflusso di auto all’imbarcadero di Villa San Giovanni sui traghetti privati per Messina”. A denunciarlo il segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro, che aggiunge: “Stiamo parlando di numeri importanti, centinaia di automobili in marcia verso la Sicilia che secondo i molteplici i decreti del governo centrale e le ordinanze del presidente della Regione, dovrebbe essere abbondantemente blindata”.

10.35 – Papa rinvia il viaggio apostolico a Malta
“A causa della situazione mondiale in corso e in accordo con le autorità e la Chiesa locale, l’annunciato viaggio apostolico a Malta di Papa Francesco è stato rinviato a data da definirsi”. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. La visita a Malta era in agenda per il 31 maggio ed era il primo viaggio internazionale del Papa annunciato per il 2020.

10.30 – Fiom: “Impossibile sconfiggere il virus senza stop a filiere”
“E’ impossibile pensare di sconfiggere il virus se non si chiudono le attività produttive non essenziali”. E la leader della Fiom, Francesca Re David, a metterlo in evidenza intervenendo a Omnibus su La7.

10.20 – Mattarella scrive a detenuti che hanno fatto raccolta fondi per l’ospedale di Mestre
“Il vostro gesto di grande generosità e vicinanza per il servizio ospedaliero veneto manifesta il senso di grande solidarietà che avete maturato in questo drammatico momento per l’umanità. Dimostra, inoltre, che, pur nella vostra condizione di privazione della libertà, avete trovato la sensibilità e la forza per aiutare chi soffre negli ospedali e chi si prodiga generosamente per la loro guarigione”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera pubblicata su ‘Il Gazzettino, dopo l’appello rivoltogli dalle detenute e dai detenuti degli istituti di Venezia, Padova e Vicenza, nel quale, tra l’altro, annunciano di aver organizzato una raccolta fondi per il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Mestre e di svolgere la loro attività a favore del Cup (Centro unico prenotazioni).

10.10 – Uno stabilimento Fca produrrà mascherine
Fca riconvertirà uno stabilimento del gruppo per produrre mascherine facciali. Lo dice l’amministratore delegato Mike Manley in una lettera ai dipendenti, resa nota dalla Uilm. “L’obiettivo – spiega – è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari”. Fca non ha al momento precisato di quale stabilimento del gruppo si tratti.

10.05 – Dall’inizio dell’epidemia in Italia contagiati 4mila e 824 sanitari
In Italia, secondo i dati Iss, dall’inizio dell’epidemia sono 4.824 i professionisti sanitari contagiati dal coronavirus, pari al 9% del totale delle persone contagiate, una percentuale più che doppia rispetto a quella cinese dello studio pubblicato su JAMA (3,8%). La fondazione Gimbe, teme che il dato sia ampiamente sottostimato. Chiede che i test vengano estesi a tutti i professionisti e operatori sanitari e che vengano forniti strumenti di protezione a chi è impegnato in prima linea contro l’emergenza.

9.50 – Morto a Cremona l’infettivologo Leonardo Marchi
Un’altra vittima tra i medici per l’epidemia da Covid-19. E’ deceduto, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), il dottor Leonardo Marchi, medico infettivologo e direttore sanitario della Casa di Cura San Camillo a Cremona. In totale, i decessi certificati di medici in attività a causa dell’epidemia da nuovo coronavirus arriverebbero così a 21.

9.40 – Confindustria: “Con questo decreto perderemo 100 miliardi al mese”
“Con questo decreto si pone una questione che dall’emergenza economica ci fa entrare nell’economia di guerra”, avverte il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dopo lo stop a tutte le attività economiche non essenziali. “Il 70% del tessuto produttivo italiano chiuderà”, “Se il Pil è di 1800 miliardi all’anno vuol dire che produciamo 150 miliardi al mese, se chiudiamo il 70% delle attività vuol dire che perdiamo 100 miliardi ogni 30 giorni”, sottolinea, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, secondo quanto riporta una nota dell’emittente.

9.30 – Apre nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano costruito grazie alle donazioni di Ferragni e Fedez
Entreranno questa mattina i primi pazienti nel nuovo reparto di terapia intensiva costruito dall’ospedale San Raffaele di Milano grazie alle donazioni raccolte con la campagna lanciata da Chiara Ferragni e Fedez. Ad essere ricoverati, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, saranno tre malati ricoverati in postazioni di terapia intensiva allestite nel pronto soccorso dell’ospedale. Questi primi tre ingressi serviranno quindi ad ‘alleggerirè un pò il carico dell’ospedale. Complessivamente il nuovo reparto, una tensostruttura, è dotato di 14 posti letto di terapia intensiva ed è stato realizzato in 10 giorni. Non si sa ancora quando e da quale ospedale arriveranno invece gli altri malati. In mattinata dovrebbe passare per una breve visita alla nuova struttura l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. Nel frattempo, da qualche giorno è iniziata la costruzione di un’altra tensostruttura, adiacente a quella che oggi entra in funzione, che sarà adibita sempre a reparto di terapia intensiva.

9.20 – Milano, listino in rosso per Piazza Affari
Listino completamente in rosso per Piazza Affari (-2% a 15.420 punti). A parte Diasorin (+4,48%), sull’onda lunga del nuovo test sul coronavirus, prevale il segno meno tra le blue chip italiane, con una nuova giornata di passione per Fca (-5%), Exor (-6%) e Intesa Sanpaolo (-3,82%) e lo spread in rialzo sopra quota 200 punti. Congelata Unicredit per eccesso di ribasso.

8 – Verso i 340mila casi nel mondo
I casi di coronavirus nel mondo si avvicinano oggi a quota 340mila, mentre il numero dei decessi ha giù superato la soglia delle 14.700 unità. I guariti sfiorano quota 99.000. E quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. Per l’esattezza, i contagiati sono 339.259, il numero dei decessi ha raggiunto quota 14.706, mentre le persone guarite sono 98.834.

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