Le borse europee chiudono in buon rialzo un’altra seduta caratterizzata da un’elevata volatilità per via dell’emergenza coronavirus. Dopo una serie di oscillazioni, alla fine le misure straordinarie varate dalla Bce unite alla buona performance di Wall Street hanno spinto i listini del Vecchio Continente in territorio positivo. A Milano il Ftse Mib segna un rialzo del 2,29% a 15.466 punti. Bene anche Londra (+1,83%), Francoforte (+2,44%) e Parigi (+2,64%).

Il nuovo Quantitative easing pandemico da 750 miliardi annunciato dalla Bce ha fatto precipitare anche lo spread fra il nostro Btp e il Bund tedesco. Il differenziale, che mercoledì aveva chiuso a 267 punti base, dopo essere andato anche oltre 320, va in picchiata nei primi scambi fino a 180 punti base. Poi però la forbice tra Btp e Bund torna ad allargarsi ma chiude comunque in calo a 197 punti base, con il rendimento del decennale italiano di nuovo sotto il 2%, all’1,79%.

Tra i migliori titoli di giornata spicca Poste Italiane (+8,54% a 6,914 euro). Equita ha portato il rating sul titolo Poste da hold a buy con target price confermato a 10,7 euro. Rimbalzo cospicuo per STM (+8,05%) che ieri era stato il peggior titolo di tutto il Ftse Mib. Miglior performer di tutti oggi è stata Campari con +10%. Tra le banche ottimo spunto per Unicredit (+5,28%), mentre Intesa e Banco BPM hanno limitato i rialzi a poco più di +1%. Recupero di quota 10 euro per Atlantia (+3,87%), tra i titoli più penalizzati dall’emergenza Covid-19. Gli ultimi dati di traffico da inizio anno alla settimana che è terminata il 15 marzo, vedono il traffico di Autostrade per l’Italia (Aspi) sceso del 8,3%.

Borse, soffre il comparto auto – La mossa della Bce ha inciso sull’apertura delle Borse europee, tutte in positivo, ma i listini sono rimasti nervosi per la forte volatilità degli scambi delle ultime settimane. Prima della chiusura in rialzo, tutte le piazze europee sono finite a lungo in rosso. Le Borse sono appesantite dall’andamento negativo del comparto delle auto. Il settore soffre la chiusura di numerosi impianti per contenere il contagio da coronavirus e i dati delle vendite. A Piazza Affari ancora una giornata da incubo per FCA (-5,13% a 5,8 euro). Insieme all’annuncio dello stop alla produzione fino a fine marzo in Nord America, FCA ha anticipato che procederà a una revisione della guidance a seguito del radicale cambio di scenario di mercato. L’area del Nord America ha un peso preponderante nel business del gruppo e un calo dei volumi in quell’area andrebbe a intaccare fortemente i conti 2020. In rosso Volkswagen, Peugeot, Porsche, Daimler. Anche la Ford ha sospeso il dividendo per preservare cash e ritirato le guidance per la perfomance economica nel 2020.

Fitch: “-2% Pil Italia nel 2020” – L’agenzia Fitch prevede una contrazione del Pil italiano del 2% quest’anno. L’economia spagnola è invece attesa calare di quasi l’1%. Nel ‘Global Economic Outlook‘ trimestrale, Fitch afferma: “Il livello del pil mondiale sta calando. Siamo in territorio di una recessione globale“. Previsioni anche meno pessimistiche di quelle di Goldman Sachs, secondo cui “il Pil dell’Italia calerà del 3,4%”. Fitch ha spiegato che “abbiamo quasi dimezzato le nostre previsioni di crescita globali per il 2020 a +1,3% dal +2,5%. La revisione si traduce nel fatto che il pil globale sarà inferiore di 850 miliardi di dollari rispetto alle previsioni precedenti”.
“Lo shock sull’economia cinese è stato molto severo. Il pil probabilmente calerà del 5% nella prima metà dell’anno e un pil cinese in calo è virtualmente senza precedenti e, almeno nel breve termine, questi numeri appaiono ben peggiori degli ipotetici scenari di ‘hard landing‘”, spiega Fitch.

Crolla l’indice della fiducia tedesco – A causa del Coronavirus, l’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese in Germania è crollato a 87,7 punti a marzo, rispetto ai 96 di febbraio. Lo ha annunciato lo stesso istituto economico di Monaco. Si tratta dell’arretramento peggiore mai registrato dal 1991 e del livello minimo raggiunto dal 2008. “Nel caso qualcuno non lo avesse ancora realizzato, tutte le economie europee stanno attraversando un cambiamento senza precedenti in un solo mese, dalle speranze di un rimbalzo al completo arresto“, scrive Carsten Brzeski, chief economist, eurozone and global head of macro di Ing, dopo la pubblicazione dell’indice tedesco.

Le reazioni alla mossa della Bce – La Commissione Europea “sostiene pienamente la Bce nel prendere tutte le decisioni di politica monetaria che ritiene appropriate per mitigare le conseguenze della Covid-19″. Lo dice la portavoce della Commissione Marta Wieczorek, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Le decisioni annunciate la notte scorsa dalla Bce “fanno parte della risposta collettiva” alla pandemia e “le sosteniamo pienamente”. Sulla stessa linea anche il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno: “Accolgo con favore la decisione importante annunciata dalla Bce. I Paesi stanno prendendo decisioni difficili e noi stiamo esplorando le strade per rafforzare la risposta comune europea”, ha scritto su Twitter.

Usa, Fed apre linee swap con 9 banche centrali – La Federal Reserve di Jerome Powell è ricorsa a un altro strumento adottato nel 2008, lanciando il New Money Market Mutual Liquidity Fund, il cui obiettivo sarà quello di erogare prestiti alle istituzioni finanziarie affinché acquistino asset dal mercato monetario. La Fed ha anche aperto ‘swap lines‘ con altre nove banche centrali: le linee, che forniscono liquidità in dollari a termini più favorevoli fuori dagli Usa, sono temporanee e sono state aperte con le banche centrali di Australia, Brasile, Danimarca, Corea del Sud, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Singapore e Svezia. Il membro votante Fed, Harker, ha dichiarato che l’Istituto sta valutando se espandere ulteriormente il suo intervento, con acquisti ad esempio di municipal debt e riutilizzo delle Term auction facilty, un programma temporaneo per aumentare la liquidità nei credit market.

Le Borse Asiatiche – Continuano a calare, invece, le Borse asiatiche. A Oriente i mercati continuano l’andamento negativo nonostante gli interventi delle banche centrali. Affonda Seul che cede l’8,4%. In rosso Tokyo (-1,04%), dopo un avvio di seduta in terreno positivo, Shanghai (-1%), Shenzhen (+0,2%), Hong Kong (-1,9%) e Mumbai (-3,8%). Sul mercato valutario lo yen tratta a 108,66 sul dollaro e 118,76 sull’euro. Sul fronte macroeconomico attesi una serie di dati dagli Stati Uniti. In particolare le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, la bilancia delle partite correnti del quarto trimestre e l’indice Philadelphia Fed (manifatturiero).

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