L’emergenza legata al Coronavirus fa avvicinare gli italiani al governo e al presidente del consiglio. Sia l’esecutivo che Giuseppe Conte, infatti, hanno il sostegno di 7 italiani su 10. Lo rileva il sondaggio realizzato da Demos per Repubblica, che segnala come si tratti di un grado di consenso mai rilevato dall’istituto di Ilvo Diamanti negli ultimi 10 anni. In passato il governo Conte 1, quello sostenuto da Lega e M5s, si era spinto fino al 62% nel settembre del 2018, mentre in precedenza l’esecutivo di Matteo Renzi aveva toccato il 69% nel giugno del 2014, dopo il successo alle elezioni europee, prima di calare sensibilmente in seguito. Il governo di Paolo Gentiloni, invece, aveva avvicinato quota 50%.

I due Mattei in calo – Oggi sia il premier che il suo governo hanno un indice di gradimento pari al 71% degli intervistati. Una crescita enorme sia per l’esecutivo – nella precedente rilevazione era al 44% – che per lo stesso Conte, capace di riscuotere il sostegno del 52% dei cittadini nel mese di febbraio. E questo nonostante i due principali partiti maggioranza siano rimasti più o meno sulle stesse cifre del mese scorso: il Pd raggiunge il 21%, il M5s il 14,6%. Perdono qualche consenso i due partiti che nelle scorse settimane avevano cercato di porre fine al governo Conte 2 e varare un esecutivo d’unità nazionale: la Lega di Matteo Salvini è al 28.8% (era al 29,2%), Italia Viva di Matteo Renzi è al 3,3% (era al 3,9), sempre dietro alla Sinistra (3,5%). A destra continuano a cambiare i rapporti di forza: da luglio il Carroccio è sceso dal 35.3% al 28.8%. Al contrario Fratelli d’Italia passa dal 6,2% al 13.5%, con Forza Italia in calo al 5,9%.

Bene Speranza e Di Maio, Zaia supera Salvini – Per quanto riguarda i singoli leader, dietro a Conte, c’è Giorgia Meloni (passata dal 46% al 52) e poi due sorprese: i governatori leghisti di Veneto e Lombardia, le Regioni più colpite dal virus. Luca Zaia, non rilevato fino al mese scorso a livello nazionale, oggi riscuote il consenso del 48% degli intervistati e batte il suo leader Salvini, fermo al 46 (in crescita di due punti). Il capo del Carroccio è tallonato dall’altro leghista Attilio Fontana, altra new entry in classifica col 42%. Vanno bene anche i ministri del governo Conte: da segnalare il balzo di Roberto Speranza, il ministro della Sanità passato da un gradimento di 26 punti a febbraio, a quota 40 di marzo. A sorprendere in questo periodo di emergenza è anche il passo in avanti di Luigi Di Maio, che guadagna 11 punti in più rispetto a 30 giorni fa: il ministro degli Esteri è passato da 31 a 42 punti, scavalcando il segretario del Pd, Nicola Zingaretti a 40. Scende Emma Bonino (da 44 a 39), mentre il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini si ferma a 36. Sia il leader di Areadem, che Silvio Berlusconi (34%, ha recuperato 6 punti) e pure Carlo Calenda (25%, più cinque punti) staccano Renzi, inchiodato al 25%.

Bocciata Bruxelles – Quasi tutto il Paese (il 94%), poi, valuta positivamente le misure adottate dal governo per combattere il contagio. Molto positivo anche il giudizio sulla condotta tenuta dall’esecutivo (84%) in questi giorni d’emergenza, ma vengono promossi a pieni voti anche il sistema sanitario (94%), la Protezione civile (88%), le Regioni (77%), i giornalisti (64%). Gli italiani non valutano male neanche l’opposizione di centrodestra (per il 51% si sta comportando bene), mentre va male all’Unione europea: solo il 35% degli intervistati valuta positivamente Bruxelles. Per l’80% degli intervistati, tra l’altro, l’Italia si sta combattendo molto meglio il virus rispetto agli altri Paesi europei. Praticamente tutti – il 95% – dichiarano di essere preoccupati per la malattia. Un mese fa erano la metà.

La quarantena migliora i rapporti in famiglia – Anche secondo il sondaggio Emg Acqua presentato ad Agorà, su Raitre, è Conte il leader che riscuote maggiore fiducia tra gli intervistati. Percentuali più ridotte, però, rispetto alla rilevazione di Demos: il premier è il 35%. Seguono Meloni e Salvini al 34%, Zingaretti al 23%,Di Maio al 19%, Mattia Santori e Berlusconi al 18%. Poi Renzi al 15% e Calenda al 14%, Giovanni Toti al 13%, Vito Crimi al 12%. Alla domanda relativa all’emergenza Coronavirus: “Gli italiani stanno rispettando a sufficienza l’invito di governo e autorità sanitarie a restare a casa?” ha risposto ‘NO’ il 57% degli intervistati, ‘Sì’ il 37%. Il 45% crede che una volta passata l’emergenza coronavirus “la sua vita sarà cambiata per sempre“. Durante la quarantena, infine, il 57% degli italiani pensa che i rapporti in famiglia siano migliorati, il 10% pensa che siano peggiorati. Il 33% preferisce non rispondere: più di uno su tre.

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