Ha accoltellato tre persone per strada, ferendone una gravemente, poi è stato ucciso dalla polizia intorno alle 14 (ora locale, le 15 in Italia). Quello che è avvenuto domenica 2 febbraio nell’affollata Streatham High Road, a sud di Londra, è un attentato di matrice “terroristica”, ha dichiarato Scotland Yard poco dopo l’attacco, su cui avanza l’ipotesi della pista islamista.

L’attentatore, riferisce la Bbc sulla base di quanto raccolto presso Scotland Yard, al momento dell’attacco era “sotto sorveglianza attiva” della polizia. Non è chiaro se abbia improvvisato l’aggressione quando ha capito che stava per essere fermato o se gli agenti siano entrati in azione dopo il repentino accoltellamento da parte dell’uomo di due avventori all’interno di una farmacia e di almeno una terza persona fuori, fra cui una donna.

Su Twitter circolano decine di video postati da testimoni che hanno assistito all’attacco, in cui si vedono persone a terra, assistite da altri passanti, e la polizia che apre il fuoco contro l’autore. Indossava qualcosa di simile a un gilet-bomba che si è poi rivelato privo di esplosivo. Lo stesso era capitato a fine 2019, quando l’ex detenuto jihadista Usman Khan – con indosso un giubbotto esplosivo poi rivelatosi finto – aveva compiuto un attacco nell’area di London Bridge uccidendo due giovani.

Anche Khan, come l’aggressore di domenica 2 febbraio, era stato poi freddato dal fuoco della polizia. Alcuni testimoni riferiscono inoltre che l’uomo avesse un machete e “scatole metalliche sul petto”, facendo appunto pensare a un ordigno. Gli agenti hanno isolato l’area a Streatham e chiuso il traffico in entrambi i sensi di marcia. Nella zona sono arrivati mezzi della polizia e ambulanze.

I testimoni – Parlano di urla e scene di panico. Daniel Gough ha raccontato di aver visto “gente che correva e urlava in preda al panico” e di aver poi sentito almeno “tre colpi” sparati da agenti armati contro l’aggressore. Unanime la sensazione di un intervento quasi immediato delle prime pattuglie di polizia e dell’arrivo poi di rinforzi in massa.

Gulled Bulhan, 19enne studente nella zona di Streatham, ha detto di aver assistito all’attacco di fronte a un farmacia della catena Boots. “Ho visto un uomo con un machete e dei contenitori tenuti insieme da un gilet che aveva addosso, poi ho visto una persona, forse un poliziotto in borghese, che lo inseguiva e quindi ho sentito gli spari, credo tre”, ha detto.

Altri testimoni riferiscono di passanti barricatesi in una libreria della catena WH Smith. L’ambasciata Usa, via Twitter, ha intanto raccomandato di evitare per ora Streatham.

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha ringraziato la polizia via Twitter per la tempestività dell’intervento e sottolineato come le indagini puntino alla pista del terrorismo. Johnson ha assicurato che i suoi “pensieri” sono con le vittime, le loro famiglie e la cittadinanza.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha ringraziato a sua volta la polizia e i servizi di soccorso, mentre ha puntato l’indice contro i terroristi che “cercano di dividerci” e di cambiare “il nostro modo di vivere”. “Non ci riusciranno mai”, ha detto Khan.

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Londra, l’assalitore a terra colpito dalla polizia e gli agenti in azione con la pistola in mano

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