L’allarme è stato lanciato dalla Fao e già a novembre le Nazioni Unite avevano avvertito: l’infestazione “senza precedenti” può estendersi anche in Etiopia e in Kenya. E ora l’emergenza è diventata realtà: sciami di milioni di locuste stanno invadendo il Corno d’Africa, divorando cibo e raccolti. Un’emergenza simile non si vedeva in Etiopia e Somalia da 25 anni, addirittura da 70 in Kenya. A rischio anche Sud Sudan e Uganda. I numeri sono già altissimi, ma l’agenzia Onu, che ha lanciato un appello per l’invio di aiuti internazionali, stima che il prossimo giugno il numero di locuste possa crescere esponenzialmente di 500 volte. “La situazione è estremamente allarmante – ha spiegato la Fao in un comunicato – e rappresenta una minaccia senza precedenti per la sicurezza alimentare e il sostentamento nel Corno d’Africa. Inoltre, enormi quantità di locuste continuano a svilupparsi lungo entrambe le sponde del Mar Rosso, in Oman e nell’Iran meridionale”.
A creare le condizioni ideali per la moltiplicazione degli insetti sono state le forti piogge alla fine del 2019. E oltre all’Africa orientale, si sono riprodotte anche in India, Iran e Pakistan. Una situazione che potrebbe dare vita a sciami importanti in primavera. Le locuste sono insetti che possono percorrere fino a 150 chilometri (93 miglia) in un giorno e ognuno di loro può mangiare il proprio peso ogni giorno nel cibo. In Etiopia, nella regione centrosettentrionale Amhara, alcuni agricoltori hanno perso il 100% delle loro colture. Sempre in Etiopia il mese scorso uno sciame ha mandato fuori rotta un aereo passeggeri: gli insetti si sono schiantati contro i motori, il parabrezza e il muso, costringendo l’aereo ad atterrare ad Addis Abeba.
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