Una “pagina nera, particolarmente grave” che spinge l’Italia a essere “consapevole dell’esigenza di affermare continuamente l’esigenza di combattere l’antisemitismo e di trasmettere ai giovani la consapevolezza”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Tel Aviv per incontrare il presidente di Israele Reuven Rivlin per il 75esimo della liberazione di Auschwitz, torna a parlare di quella che già in passato ha definito la “macchia infamante” per l’Italia: le leggi razziali volute dal fascismo e dal suo capo, Benito Mussolini. Il suo primo atto politico del 2018, a 80 anni dall’emanazione di quelle leggi, fu la nomina a senatrice a vita di Liliana Segre, sopravvissuta al campo di Auschwitz e da trent’anni testimone della Shoah. A poche ore dal Forum internazionale sull’antisemitismo e la Shoah a Yad Vashem, a Gerusalemme, il capo dello Stato sottolinea che “la cerimonia di oggi sarà un richiamo a tutto il mondo perché non si abbassi mai la guardia, l’attenzione e la vigilanza contro l’antisemitismo e contro la violenza e contro il fascismo”. “La presenza così ampia di capi di Stato e di governo che si raccolgono per lo stesso motivo è del tutto inconsueta ed è importante che avvenga a Gerusalemme“, ha aggiunto.

Per tutta la presidenza i principi repubblicani dell’antifascismo e della lotta alle discriminazioni è stato un punto focale per Mattarella, prima ancora del giuramento, quando come prima azione del settennato – subito dopo l’elezione – andò a visitare le Fosse Ardeatine. Ogni volta che Mattarella parla del fascismo è senza appello: è “inaccettabile”, ha sottolineato due anni fa, l’idea secondo cui “il fascismo ebbe dei meriti“, i provvedimenti “disumani” come le leggi razziali “non furono deviazioni o episodi rispetto al modo di pensare del fascismo, ma una sua diretta e inevitabile conseguenza“.

Da qui anche la nomina a senatrice a vita per la Segre. La sua testimonianza dice Mattarella parlando con Rivlin “è stata per l’Italia un patrimonio prezioso“. Da parte sua Rivlin ha detto che lo Stato d’Israele ha “apprezzato la decisione della sopravvissuta alla Shoah Liliana Segre di stabilire un comitato parlamentare per combattere l’antisemitismo e l’odio”.

L’Italia, assicura Mattarella, è impegnata “contro l’odio, il male, la stupidità sotterranei che talvolta affiorano”. Il presidente ha ricordato che in ogni sede internazionale il nostro Paese si esprime contro l’antisemitismo, che nelle scuole di ogni ordine e grado si studia la Shoah e ha raccontato dei viaggi della memoria che ogni anno gli studenti compiono ad Auschwitz. “Tra qualche giorno – ha aggiunto – si celebrerà la Giornata della Memoria e come ogni anno in Italia vi è un concorso tra tutte le scuole per i migliori elaborati, le migliori ricerche e i migliori filmati, i migliori dipinti sulla Shoah, per la memoria della Shoah e come il mio predecessore, anche io ogni anno conferisco i premi ai migliori”.

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