Come si dice sardine in inglese? Trovarlo non è molto difficile grazie ai vocabolari, anche online. Ecco speriamo che nelle prossime ore ci sia un boom di ricerche. Perché non vorrei ritrovarmi, come si ritrova la sinistra inglese ad osservare il curioso comportamento degli elettori. Se li chiami basket of miserables come per la Clinton o gli dai del cervello da lucertole, come Laurie Penny sul New Statesman dopo il referendum, è abbastanza difficile che ti votino.
Se dopo tre anni di campagna continua a negare il risultato di un voto popolare, con tante imponenti manifestazioni di remainers per le strade di Londra, con il continuo strombazzare in favore di un secondo referendum perché la gente non aveva capito bene cosa stava votando nel primo, se ti ritrovi con l’acidità di stomaco di Paul Mason – “è la vittoria dei vecchi sui giovani, dei razzisti sulla gente di colore, dell’isolazionismo sul pianeta” – invece di chiederti come sei riuscito a forgiare una così vasta coalizione a te contraria, ecco che tocca ricorrere all’aforisma wildiano sul meglio sembrare stupidi tacendo che dimostrare di esserlo parlando.
Come, in nome di dio, si può pretendere di rappresentare il popolo se lo si disprezza, e se se ne disprezzano le decisioni? Non era bastato l’esempio greco, l’eclissi di Tsipras? Era così difficile dire “bene, il popolo vuole la Brexit: diamogliela e governiamola da sinistra”?
Tra l’altro questa era la posizione originaria di Corbyn; ma tanta è stata la resistenza dei laburisti filoeuropei – basta leggere la collezione del Guardian – che alla fine per il Labour non esisteva che una posizione lose-lose. O perdevi i voti dei tuoi remainers o dei tuoi leavers, senza aver la minima possibilità di intercettare un voto “moderato” dei remainers conservatori che ben sanno che i loro interessi di classe sono assicurati da un Johnson che sia dentro, fuori o a mezz’aria.
Ma non è questo il punto. Il popolo può non avere ragione, può avere perfino torto. Puoi opporti. Puoi spiegare le tue ragioni. Puoi tranquillamente perdere. Non lo puoi disprezzare. Se non riesci a capire che noi e voi si sommano in un noi più grande allora il risultato sarà noi e loro. E loro sono normalmente la maggioranza. Per questo mi trattengo dall’entusiasmo per l’ennesimo movimento che parta dal preconcetto che noi siamo quelli ben educati. La vita non è ben educata, specie quella di chi ha meno. È quasi sempre una commedia scritta da un idiota piena di strepito e rabbia. Ma checché ne dica Macbeth, significa molto. Ah, si dice sardines, oppure pilchards.
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