Mio padre voterà Bonaccini e non me? A mio padre auguro ogni bene, se vuole entrare in politica. Io non gli parlo da quando avevo 5 anni“. Così, ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, Lucia Borgonzoni, candidata della Lega per la presidenza della Regione Emilia Romagna, commenta l’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano da suo padre Giambattista, che ha annunciato il suo voto a Bonaccini in occasione delle elezioni regionali che si terranno il 26 gennaio 2020.

L’ex sottosegretaria per i Beni Culturali scherza poi sul Papeete (“Ci vado, anche perché si trova in Emilia Romagna”) e sul confronto elettorale prossimo puntualizza: “C’è una narrazione dell’Emilia Romagna che non corrisponde alla realtà. Hanno chiuso tantissime imprese e la Regione non ha messo in campo le strategie per fermare questa emorragia. Quello che funziona, funziona nonostante il Pd. Permane la suggestione che tutto funzioni alla perfezione come in passato, quando in realtà oggi funziona tutto meno bene – chiosa – C’è una grande voglia di cambiamento che prescinde da tutto, anche da come si è amministrato, perché dopo 50 anni questa voglia di cambiamento ci sta tutto. Bonaccini vuole raccontare che se arriva la Lega chissà cosa succede. Noi portiamo le esperienze di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia. Abbiamo dimostrato di saper governare e bisogna prendere esempio dai primi”.

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