Marco Travaglio nel suo intervento durante la puntata di Accordi&Disaccordi, il talk politico condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi, in onda su Nove tutti i venerdì alle 22.45, prende posizione contro la sentenza della Corte costituzionale che, il 23 ottobre, ha dichiarato “incostituzionale” l’ergastolo ostativo. “Questa è la chiave che idealmente apre il carcere per gli ergastolani, sia mafiosi che terroristi“, dice Sommi. “Vedo che ti scappa da ridere nel dire: ‘L’ergastolo non deve essere definitivo’. E allora che cazzo di ergastolo è? – si chiede il direttore de Il Fatto Quotidiano – Visto che l’ergastolo è fine pena mai, da noi è fine pena forse, vediamo, trattiamo”. Il conduttore mostra una foto di Totò Riina: “Qualcuno avrebbe avuto il coraggio da vivo di dire ‘no’ a un permesso per lui?”. Travaglio ammette: “Se io fossi un giudice, a uno così, darei il permesso tutti i giorni perché avrei paura“. E spiega: “Se prima negavano il permesso era perché la legge lo vietava, non era ‘colpa’ del giudice agli occhi del mafioso. Adesso, invece, è tutto sulle spalle del giudice, che potrà essere comprato, minacciato oppure punito se rifiuta il permesso quindi bisogna prepararsi a una campagna di richieste di permessi e a una campagna di intimidazioni nei confronti dei giudici”, conclude amareggiato il giornalista.

“Accordi&Disaccordi” è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia ed è disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9. Segui @aedtalkshow su Facebook, Twitter e Instagram.

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