Non disturbate i cervi in amore. Troppi turisti, con l’arrivo dell’autunno, raggiungono Pian del Cansiglio, ai confini tra le province di Treviso e Belluno, per assistere al fenomeno del bramito, rituale di corteggiamento che prelude all’accoppiamento. E così Veneto Agricoltura, che gestisce la foresta demaniale regionale del Cansiglio (famosa perché la Repubblica Serenissima vi si approvvigionava di alberi maestri per le navi), ha deciso di correre ai ripari. Ha preparato cartelli informativi che sono stati affissi in punti strategici e frequentati dai visitatori che salgono sulla montagna per ascoltare il famoso bramito.

Si tratta di regole precise di comportamento: “Attenzione! Non disturbare gli animali, non avvicinarsi a piedi, evitare rumori, non parlare ad alta voce”. Ma siccome gli appostamenti avvengono spesso di notte, ecco altre due raccomandazioni: “Non utilizzare luci e fari, non creare postazioni fisse o bivacchi per l’osservazione della fauna”. Una sintetica spiegazione è contenuta nello stesso cartello: “Il bramito del cervo è un fenomeno meraviglioso da osservare e ascoltare, ma è soprattutto una fase biologica molto delicata e importante per la vita e la riproduzione di questi animali”. Ma può avere conseguenze negative. “La presenza umana, quando è invadente, è fonte di stress che può vanificare lunghe ore di rituali fondamentali per la sopravvivenza stessa della specie”.

Lo spettacolo del bramito è unico e si ripete con l’autunno, l’epoca dell’accoppiamento dei cervi. Inizia a metà settembre e si conclude con i primi freddi. Veneto Agricoltura ha postato sul proprio sito una lunga spiegazione. “Questo è per gli appassionati della natura e degli animali un momento di grande fascino da vivere sul posto. Fatto è che richiama branchi numerosi di cervi, ma anche tantissimi – gli esperti dicono troppi – visitatori che voglio assistere a questo straordinario fenomeno”. Non sempre la presenza dell’uomo, soprattutto se indiscreta, si concilia con i cicli della natura animale. Anche perché, senza il silenzio e la tranquillità più assoluta, gli animali si possono innervosire e incontrare difficoltà nell’accoppiamento. I pannelli sono stati affissi nelle aree picnic, nei parcheggi e nell’area di sosta dei camper.

Che i cervi siano sotto stress lo dimostra anche quanto è accaduto qualche giorno fa in pieno centro a Cortina, dove un animale ha trovato rifugio in un negozio di abbigliamento. Era ovviamente impaurito e per parecchie ore ha tenuto in scacco il centro della Perla delle Dolomiti intrappolato tra i vestiti.

Il Cansiglio non è l’unico luogo dove si può assistere al bramito dei cervi, ma è sicuramente uno dei più comodi da raggiungere, visto che il casello autostradale di Vittorio Veneto è a una ventina di minuti di distanza. Il Trentino pubblicizza vere e proprie escursioni – con pernottamenti in malga, all’interno dei parchi nazionali – e ricorda l’aggettivazione che il naturalista trentino Guido Castelli, all’inizio del Novecento, usava per definire il bramito: “Quando il cervo è innamorato grida, mugghia, tuona, sibila”. I cervi di solito sono solitari, ma l’amore li trasforma: il collo si ingrossa e le corde vocali diventano più spesse per far sentire il richiamo dell’amore per chilometri e chilometri. Chi ha il verso più potente allontana i rivali e attira le femmine.

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