Samsung ha presentato ufficialmente The Wall, uno schermo modulare, configurabile e personalizzabile da inserire in ambienti di prestigio e nelle aziende. Le misure del display variano da 146 pollici con risoluzione 4K a oltre 219 pollici con risoluzione 6K. Per chi vuole esagerare, ci sono anche i 292 pollici in risoluzione 8K. La varietà di misure permette allo schermo di adattarsi a differenti condizioni di spazio e di necessità.

Con questo prodotto l’azienda sud coreana intende cavalcare le tendenze nel mercato dei display, che richiedono con sempre maggiore insistenza prodotti più grandi, ad alta risoluzione e intelligenti. Le tecnologie alla base dei pannelli sono quella MicroLED e Quantum HDR. La seconda è funzionale alla luminosità, che raggiunge valori di picco di 2.000 candele al metro quadro, con frequenze di aggiornamento fino a 120 Hz.

Il processore Quantum Flex sovrintende invece all’Intelligenza Artificiale e permette di eseguire in maniera intelligente un upscaling che converte le immagini in ingresso in bassa definizione in quelle visualizzate, a 4K, 6K o 8K.

Il design è funzionale a valorizzare il più possibile le immagini, interferendo il meno possibile con la struttura. Ecco quindi uno spessore ridotto (meno di 30 mm) e design Infinity privo di cornici. Inoltre, The Wall non è progettato per essere spento. Quando non è in uso si può attivare la funzione Ambient mode, che permette allo schermo di fondersi con l’ambiente circostante, adattandosi al colore o al motivo della parete. In alternativa si possono impostare diverse tipologie di contenuti per farlo diventare un elemento di arredo. Il produttore garantisce una durata di circa 100.000 ore per i diodi a emissione automatica.

Nella versione dedicata al business, The Wall mette a disposizione la piattaforma di gestione dei contenuti Samsung MagicInfo per che consentire agli utenti di pianificare e distribuire contenuti su un singolo display o una rete di display. La piattaforma consente anche la visibilità completa sulle prestazioni di visualizzazione, per rilevare errori in tempo reale e risolverli.

Articolo Precedente

iPhone 11, la nostra prova premia le foto e le prestazioni, lo schermo poteva essere migliore

next
Articolo Successivo

Dynabook Tecra A40-E, il notebook ultraportatile che promette 13,5 ore di autonomia

next