iPhone 11 è il terzo smartphone in prova tra quelli presentati da Apple a inizio settembre, dopo iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max. è il successore naturale dell’iPhone XR dello scorso anno, con cui condivide display e dimensioni. Le novità riguardano il processore A13 Bionic, una seconda fotocamera posteriore, nuove funzioni software (come i video in slow-motion attraverso la selfie cam) e varianti cromatiche che ammiccano al pubblico più giovane. Rispetto al modello precedente, il prezzo di partenza è sceso a 839 euro.

La versione più equilibrata da acquistare è quella da 128 Gigabyte di memoria, posizionata a 889 euro. I 64 Gigabyte della versione base sono, a nostro avviso, troppo pochi, soprattutto considerando la possibilità di registrare video in 4K. Rispetto ai top di gamma che abbiamo già provato, iPhone 11 non dispone dello schermo OLED e del terzo sensore fotografico posteriore. Nonostante questo, l’esperienza utente con iPhone 11 rimane di alto livello.

Il prezzo non è esagerato, se si considerano anche il “trade-in” e il pagamento a rate direttamente con Apple. Chi ha un vecchio iPhone e vuole acquistare uno smartphone nuovo può rendere l’usato a Apple, che applicherà uno sconto in base modello, capacità e condizioni. La differenza si può essere rateizzata, con un tasso dello zero percento. Da notare che si può accedere alla rateizzazione anche senza rendere un vecchio iPhone.

Design e display

iPhone 11 integra uno schermo IPS LCD da 6,1 pollici con risoluzione di 828 x 1.792 pixel. Quest’ultimo è un valore al di sotto del Full-HD, divenuto ormai lo standard minimo in ambito smartphone. Lo schermo comunque riproduce colori che non fanno rimpiangere gli OLED, anche per quanto riguarda l’intensità dei neri. La luminosità è molto buona e, in aggiunta al convincente trattamento oleofobico (che nasconde le ditate), garantisce una notevole visibilità all’aperto. I contrasti non sono assoluti come quelli mostrati da iPhone 11 Pro e Pro Max, ma la differenza non è drammatica.

Ci sono anche dei punti a sfavore. Ad esempio, non si può fruire di film e video in Full-HD, che è quasi paradossale al giorno d’oggi. C’è comunque una densità di 326 pixel per pollice, che è sufficiente per godersi un video senza rinunciare alla qualità visiva. Detto questo, considerata la fascia di prezzo era lecito attendersi una maggiore risoluzione.

La presenza di un pannello IPS LCD ha inoltre condizionato il design, perché non è possibile (in sede di realizzazione) curvare lo schermo sui bordi. Il risultato è la presenza di cornici accentuate attorno al pannello, per ottenere comunque un effetto simmetrico. Per questo motivo l’aspetto nel complesso è un po’ retrò, anche se i bordi in alluminio aiutano notevolmente nella presa e conferiscono una buona ergonomia.

Il rivestimento posteriore è in vetro e iPhone 11 beneficia della certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere. I colori disponibili sono nero, bianco, verde, giallo, rosso e viola. La novità estetica più importante riguarda il modulo fotografico posteriore, disposto come sorta di quadrato.

Sulla parte frontale resta, di grandi dimensioni, il notch, ossia la fascia nera nella parte alta dello schermo. Nasconde la fotocamera anteriore da 12 Megapixel e tutti i sensori del Face ID, il sistema di scansione 3D del volto. Beneficia di migliorie tali da non far rimpiangere il Touch ID per l’immediatezza d’uso.

Comparto fotografico

Sul pannello retrostante ci sono un sensore principale da 12 Megapixel con stabilizzazione ottica dell’immagine e uno secondario sempre da 12 Megapixel, con ottica grandangolare. Nonostante la mancanza di un teleobiettivo, siamo di fronte a un comparto fotografico di primo livello, migliore rispetto a quello di iPhone XR.

Le fotografie mostrano un buon bilanciamento dei colori e delle luci. In notturna subentra la nuova modalità notte, che aumenta automaticamente il tempo di esposizione. Le immagini acquisiscono così una gamma cromatica più naturale rispetto, ad esempio, a quella di Huawei. Di contro però, la tecnologia dell’azienda cinese riesce a tirare fuori luce anche dalle situazioni più critiche.

Buona la modalità ritratto (che adesso è possibile utilizzare non solo sui volti), anche se risulta meno naturale rispetto alla gamma Pro. Di alto livello i video fino alla risoluzione 4K a 60 fotogrammi al secondo, che beneficiano di una stabilizzazione superiore anche a quella degli smartphone Google Pixel. Peccato che, con il sensore grandangolare, ci si debba fermare necessariamente al 4K a 30 fotogrammi al secondo.

Poco da eccepire sulla fotocamera anteriore da 12 Megapixel: realizza autoscatti di buona qualità, grazie alla modalità ritratto aiutata dai sensori del Face ID. I risultati sono apprezzabili anche in notturna. Sempre tramite questo sensore si possono girare video in slow-motion.

Prestazioni e autonomia

Il processore A13 Bionic consente ad iPhone 11 di offrire prestazioni da vero top di gamma. L’unica criticità è un leggero surriscaldamento della scocca posteriore nella parte centrale, in determinate condizioni di stress. La situazione è migliorata con la versione 13.1.2 del sistema operativo iOS, e non è escluso che possa essere ulteriormente mitigata con successivi aggiornamenti software.

La riproduzione audio è di alto livello, con un volume elevato e una qualità sopra la media, lo stesso per l’esperienza in chiamata. La connettività include Bluetooth 5.0, Wi-Fi dual-band e NFC. Come sempre manca la presa jack per le cuffie. L’altro grande assente è il 5G.

Passiamo all’autonomia. Con il nostro utilizzo tipico (misto tra LTE e Wi-Fi, due account mail attivi, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre due ore di telefonate), abbiamo coperto 22 ore. Interessante la presenza della ricarica rapida a 18W e di quella wireless, anche se il caricabatterie incluso in confezione dà accesso solo alla ricarica standard a 5W.

Anche quest’anno, inoltre, l’alimentazione è affidata alla porta Lightning, nonostante Apple abbia ormai sdoganato la porta USB-C sui MacBook e sugli iPad Pro.

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