Pixel 4 sarà il prossimo smartphone di Google, successore dell’attuale Pixel 3, e se vi piace stupire chi vi circonda con tecnologie che sembrano arrivare dal futuro, non potete perderlo. Google infatti ha ufficializzato alcune delle caratteristiche di questo prodotto, fra cui l’integrazione del sensore Soli per gestire lo smartphone con gesti a distanza senza toccarlo, e la presenza di un sistema avanzato per il riconoscimento del volto.

Il sensore servirà per il controllo gestuale del sistema e per attivare il riconoscimento facciale. Fin qui sembra che non ci sarà molto di rivoluzionario, invece immaginate questa scena: vi avvicinate al dispositivo, Soli attiva da solo i sensori, che grazie ad appositi algoritmi di Intelligenza Artificiale vi riconoscono e sbloccano immediatamente lo smartphone.

Google promette che questa caratteristica funzionerà “in quasi tutti gli orientamenti, anche a dispositivo capovolto”. A parte questa chicca, i sensori saranno utili anche per gestire la riproduzione musicale, le sveglie e silenziare le telefonate in ingresso, senza toccare lo smartphone: basterà un gesto della mano.

Abbiamo visto qualcosa di simile sull’LG G8s ThinQ, dove tuttavia la funzionalità non va ancora a braccetto con l’innovazione. Si auspica che tutto sul Pixel 4 funzioni alla perfezione, per la gioia degli utenti e il progresso tecnologico.

È proprio grazie alle caratteristiche accennate sopra che Google Pixel 4 si candida come uno degli smartphone più interessanti della seconda metà del 2019, confermando tutte le anticipazioni che erano state spifferate dal sito specializzato XDA-Developers.

 

I sensori del Google Pixel 4

 

Chi è attento alla propria privacy può annotare che i dati sul volto resteranno sempre e solo immagazzinati all’interno del dispositivo. Google ha infatti promesso che “le immagini utilizzate per lo sblocco facciale non vengono mai salvate o condivise con altri servizi Google. Per proteggere la tua privacy e sicurezza, i tuoi dati personali vengono archiviati in modo sicuro nel chip di sicurezza Titan M di Pixel. Allo stesso modo, i dati del sensore Soli vengono anche elaborati sul telefono e non vengono mai salvati o condivisi con altri servizi Google”.

Articolo Precedente

Ecco il notebook più piccolo al mondo, un “ThinkPad” che sta fra due dita

next
Articolo Successivo

Vulcani sotto controllo costante via satellite grazie all’Intelligenza Artificiale

next