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Cronaca - 20 Settembre 2019
Cucchi, la requisitoria del pm Musarò: “Primo processo kafkiano, fu scientifico depistaggio”
La Playlist Cronaca
- 14:58 - Calcio: Fiorentina, 'Bove sveglio, vigile ed orientato, proseguono approfondimenti'
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - "ACF Fiorentina comunica che Edoardo Bove, dopo aver passato una notte tranquilla, è stato risvegliato ed estubato questa mattina. Attualmente è sveglio, vigile ed orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza Viola, il mister e i compagni che sono accorsi a trovarlo non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica avvenuta ieri". Lo scrive il club sul suo sito ufficiale. "Da Careggi i medici che hanno in cura il calciatore confermano che proseguono gli approfondimenti diagnostici".
"La Fiorentina ringrazia l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, tutti i medici ed il personale per il lavoro svolto con grande umanità e professionalità. I ringraziamenti vanno anche a tutto il Popolo Viola e l'intero mondo del calcio che, in questo momento così delicato, hanno dimostrato grande vicinanza e attenzione con i loro messaggi ed il loro sostegno che hanno dato grande conforto sia al Club che ad Edoardo ed alla sua famiglia", conclude il club viola.
- 14:55 - Governo: Scotto, 'inquietante Santanchè ancora al suo posto'
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - “Dopo l’ennesima inchiesta di Report, mi domando come una ministra - che contratta il dimezzamento dello stipendio dei propri dipendenti a parità di ore lavorate - possa essere ritenuta attenta alle condizioni dei lavoratori italiani, soprattutto in un settore delicato come quello del turismo. Tant’è che anche in questa legge di bilancio non ha esitato a spingere per la liberalizzazione del lavoro notturno in quel settore, scaricando i costi sulla fiscalità generale. Chi ha l’onore di giurare sulla Costituzione dovrebbe sempre avere come bussola la funzione sociale dell’impresa. Daniela Santanchè non perde occasione per confermare la sua totale insensibilità nei confronti di chi vive del proprio lavoro, come dimostrano oltretutto le inchieste che la riguardano dove avrebbe usufruito della cassa Covid continuando a far lavorare i dipendenti di Visibilia. Il suo rifiuto di farsi da parte davanti a situazioni sempre più gravi e’ inquietante”. Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
- 14:48 - Stellantis: Calenda, 'Tavares non ne ha azzeccata una'
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - "Tavares non ne ha azzeccata una, il prossimo anno noi avremo una situazione dell’ automotive molto molto complicata. Mi terrorizza l’idea che sia John Elkann a guidare per sei mesi questo gruppo, non mi piacciono i risultati che hanno conseguito come azionisti”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il leader di Azione Carlo Calenda, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. “Se ci fosse stato Lapo al posto di John Elkann ci sarebbe stata molta più attenzione all’Italia”.
- 14:44 - Steca (Cug): "Apertura sportello accelerata da gravi fatti coinvolto studentess"
Milano, 02 dic. - (Adnkronos) - “L'idea e la volontà di aprire lo sportello antiviolenza nel nostro campus è nata da lontano, ispirata anche da realtà già esistenti sul territorio di Milano. Successivamente, c’è stata un’accelerazione dovuta a fatti molto negativi che hanno colpito delle giovani studentesse negli ultimi anni, facendo realizzare ancora più profondamente quanto il fenomeno della violenza coinvolga anche le giovanissime. Pertanto, ci è sembrato importante offrire anche all’interno del nostro campus, luogo dove le nostre studentesse e i nostri studenti passano gran parte della giornata, un servizio finalizzato ad accogliere, a diffondere maggiore conoscenza sulle realtà e le risorse presenti sul territorio e a fornire un supporto immediato dove necessario”.
Sono le parole di Patrizia Steca, presidente Cug - Comitato Unico di Garanzia di Milano-Bicocca, a margine dell’evento ‘Gli strappi della violenza: riflessioni e azioni’ dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che rientra tra gli appuntamenti promossi dall’Ateneo in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Durante l’incontro la rettrice ha anche consegnato i premi in memoria di Sofia Castelli, la studentessa brutalmente assassinata dall’ex fidanzato lo scorso anno. Da oggi presso l’ateneo è attivo uno sportello antiviolenza a cui possono rivolgersi tutte le persone della comunità accademica e, in concomitanza, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione che mira a raggiungere chiunque possa avere bisogno di aiuto: “Abbiamo deciso di dedicare questo sportello aperto all’interno del campus a tutta la popolazione dell’Ateneo: non è aperto solo alle studentesse, ma anche a tutte le lavoratrici di Milano-Bicocca, dalle ricercatrici alle docenti, ma anche tutte le donne che lavorano come personale tecnico amministrativo - spiega - Inoltre, ci sarà la disponibilità di accogliere anche eventuali donne che vivono nel quartiere e che vengono a conoscenza dello sportello”.
“L'apertura dello sportello non è stato un processo né semplice né immediato, ma abbiamo deciso di appoggiarci sin dal principio a due realtà molto importanti: Cadmi e Svs, due centri storici della realtà milanese, al cui interno è presente personale con lunga esperienza e formazione su questi temi - conclude Steca - Pertanto, invece di improvvisare, dedicando nostro personale, abbiamo deciso, in un'ottica di rete e di lavoro in comune, di coinvolgere personale che già lavorano in questi due centri. Lo sportello partirà questa settimana e siamo molto felici di esserci riusciti nei tempi prefissati, con l’inizio del nuovo anno accademico. Sarà aperto due volte a settimana e offrirà un servizio di reperibilità telefonica per garantire la continuità del servizio, dando così la possibilità di essere vicini alle donne che si rivolgeranno allo sportello anche in modo continuativo e non solo in presenza all'interno del campus”.
- 14:44 - Iannantuoni (Unimib): "Inaugurato sportello per tutta la comunità"
Milano, 02 dic. - (Adnkronos) - “Oggi è una giornata speciale perché apriamo uno sportello antiviolenza in Ateneo, aperto a tutta la nostra comunità: studentesse, studenti, personale tecnico amministrativo, docenti, ma aperto anche alla popolazione. Chiunque voglia, infatti, è libero di venire qui a parlare di quello che gli sta accadendo”. A dirlo la rettrice dell’università Milano - Bicocca, Giovanna Iannantuoni, in occasione dell’evento ‘Gli strappi della violenza: riflessioni e azioni’, che rientra tra gli appuntamenti promossi dall’Ateneo in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Durante l’incontro la rettrice ha anche consegnato i premi in memoria di Sofia Castelli, la studentessa brutalmente assassinata dall’ex fidanzato lo scorso anno.
“Voglio sottolineare perché è importante aprire un centro antiviolenza all'interno delle università, da ricordare anche quando parliamo del significato del termine patriarcato e se viviamo o meno in una società discriminante rispetto ai desideri e alle ambizioni di una donna: in Italia, ogni tre giorni, una donna muore per mano spesso di un conoscente, di un familiare, di una persona a lei vicina - spiega la rettrice - Il femminicidio è la punta di un iceberg molto grande, che comprende tutte le forme di discriminazione subita dalle donne, come quella economica e psicologica. Un altro dato, che commento sempre con molto allarme, mostra come in Italia una sola donna su due lavora, il che significa che una donna su due non lavora e il 40% delle donne non ha un conto corrente autonomo”.
La rettrice sottolinea, poi, come sia importante partire proprio da questi dati allarmanti “per far comprendere al meglio ai propri studenti quanto sia importante per un uomo avere cura e amare la propria compagna, che significa renderla libera. Le ragazze e le donne per prime devono essere consapevoli che la propria libertà di scelta è fondamentale per essere felici e sicure di poter costruire il proprio futuro in autonomia e libertà. Questo è il motivo per cui uno sportello antiviolenza deve essere presente nelle università”. All’interno dell’università, infatti, conclude la rettrice Iannantuoni: “ci occupiamo di ricerca ed è importante occuparsi di questi temi proprio partendo dalla ricerca, ma anche di formazione delle ragazze e dei ragazzi. Quindi, sono molto orgogliosa che anche il mio ateneo abbia questo centro antiviolenza e invito tutti a riflettere su questi temi e a impedire che drammi come quello di Giulia Cecchetti o della nostra povera Sophia Castelli possano ritornare ad essere compiuti”, le sue parole.
- 14:24 - Sostenibilità, The Good Farmer Award: i vincitori della prima edizione
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l’haircare Davines e per lo skincare Comfort zone, certificata B Corp dal 2016, in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, centro studi sulla green economy in Italia, ha premiato oggi al Davines Group Village di Parma i vincitori della prima edizione del 'The Good Farmer Award', iniziativa dedicata a giovani agricoltori under 35 che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa.
Il Gruppo Davines attraverso il premio vuole contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola che sostenga la transizione ecologica e ha deciso di farlo supportando giovani agricoltori con l’assegnazione di due premi del valore di 10mila euro ciascuno che serviranno ai due vincitori per l’acquisto di materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. I due vincitori della prima edizione del 'The Good Farmer Award' -Marta Galimberti (Cascina Bagaggera) e Filippo Laguzzi (Ram Radici a Moncalieri) - sono stati selezionati dalla Commissione giudicatrice del Premio, composta da sei membri fra professori universitari ed esperti in tema di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, tra i quali il presidente di giuria Edo Ronchi.
Marta Galimberti, classe ’92, guida l’azienda agricola biologica Cascina Bagaggera, situata nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, nella Brianza Lecchese, nata nel 1995, grazie ai genitori di Marta. Dal 2017 lavora per rendere la Cascina un’azienda economicamente sostenibile. Oggi Cascina Bagaggera possiede 25 ettari, un agriturismo con B&B e uno spaccio dei prodotti aziendali. Bagaggera adotta diverse pratiche ispirate ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa, tra cui il ricorso a fertilizzanti organici, la movimentazione minima del suolo e l’utilizzo attento delle risorse idriche, raccolte in cisterne. Cascina Bagaggera si distingue anche come fattoria sociale per progetti di orientamento e formazione al lavoro di giovani con disabilità, ambiti in cui opera in collaborazione con l’Associazione Corimbo Onlus. Marta crede fortemente nel valore dell’educazione per le generazioni future ed è per questo che nel 2020 nasce il primo progetto di fattoria didattica, l’agrinido, e successivamente nel 2022 viene inaugurato un centro estivo per offrire ai bambini un’estate a stretto contatto con la natura.
Filippo Laguzzi, classe ’91, è uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram Radici a Moncalieri ed è il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award'. Ram, situata alle porte di Torino, nasce nel 2017 per l’interesse di Filippo nella produzione della birra. Oggi è un’azienda agricola guidata da sette soci e si estende su una superficie di 20 ettari, coltivando i campi secondo i principi dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’economia circolare. Oltre a operare nella produzione agricola, Ram Radici a Moncalieri è un agriturismo, una fattoria sociale e didattica e dal 2018 è anche accreditata come centro di istruzione certificato che offre iniziative per tutte le età, con l’obiettivo di fare sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e sul consumo consapevole per sviluppare una vera coscienza ecologica.
Da più di 20 anni, il Gruppo Davines ha integrato la sostenibilità e l’impegno per l’ambiente nel proprio modello di business intraprendendo un percorso di crescita rigenerativa. Nello spirito della conservazione della biodiversità e della ricerca di nuovi ingredienti di origine naturale per la formulazione dei suoi prodotti, il Gruppo Davines fonda nel 2021 in partnership con il Rodale Institute l’European Regenerative Organic Center (Eroc), il primo centro di formazione e ricerca in Italia e in Europa nel campo dell’agricoltura biologica rigenerativa, che occupa un sito di 17 ettari adiacente al Davines Group Village, a Parma. Nel 2024 Eroc ha ottenuto la certificazione Roc - Regenerative Organic Certified, una certificazione per alimenti, fibre tessili e ingredienti per la cura della persona, rilasciata solo se si dimostra il rispetto di requisiti che includono la salute del suolo, il benessere degli animali e l'equità sociale.
“Tre anni fa abbiamo creato Eroc e quest’anno un premio dedicato ai giovani farmer che adottano pratiche rispettose del suolo, della biodiversità e delle comunità. Abbiamo ricevuto tante candidature, con progetti importanti e di valore. Crediamo che le storie dei due vincitori, Marta e Filippo, oltre ad essere innovative e coraggiose possano essere di grande ispirazione anche per i loro coetanei e per sostenere la transizione ecologica delle filiere agricole e alimentari. Noi in Davines Group vogliamo contribuire a propagare e sviluppare le pratiche agricole agroecologiche come quelle di Cascina Bagaggera e Ram Radici a Moncalieri. Un obiettivo che con Eroc stiamo portando avanti e che quest’anno ci ha permesso di sostenere ben 17 aziende agricole nel processo per ottenere la certificazione Roc”, ha commentato Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines.
“L’agricoltura italiana è attesa da una sfida non semplice. Gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, nel 2023 alluvioni e prolungati periodi di siccità hanno determinato danni rilevanti per le maggiori produzioni nazionali, la perdita di fertilità dei suoli, l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime impongono una accelerazione nel percorso di transizione ecologica del settore. Bisogna ridurre l’utilizzo di modelli agricoli intensivi, che determinano perdita di biodiversità, consumo eccessivo di risorse ed elevate emissioni di gas serra, e aumentare il ricorso alle pratiche e ai principi dell’agroecologia. È il modo giusto per migliorare gli agroecosistemi, produrre cibo sano e di qualità e garantire la resilienza delle aziende agricole. Siamo contenti che il Gruppo Davines promuova responsabilmente questo nuovo modello di sviluppo e sostenga la crescita di una nuova generazioni di agricoltori. È un modello da seguire anche per le altre imprese”, ha sottolineato Edo Ronchi, presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
- 14:23 - Sostenibilità, The Good Farmer Award: i vincitori della prima edizione
Roma, 2 dic. (Adnkronos) - Il Gruppo Davines, azienda attiva nel settore della cosmetica professionale con i marchi per l’haircare Davines e per lo skincare Comfort zone, certificata B Corp dal 2016, in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, centro studi sulla green economy in Italia, ha premiato oggi al Davines Group Village di Parma i vincitori della prima edizione del 'The Good Farmer Award', iniziativa dedicata a giovani agricoltori under 35 che abbiano già avviato progetti ispirati ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa.
Il Gruppo Davines attraverso il premio vuole contribuire alla diffusione di una nuova cultura di produzione agricola che sostenga la transizione ecologica e ha deciso di farlo supportando giovani agricoltori con l’assegnazione di due premi del valore di 10mila euro ciascuno che serviranno ai due vincitori per l’acquisto di materiale e per interventi finalizzati a migliorare e sviluppare le pratiche agroecologiche già avviate. I due vincitori della prima edizione del 'The Good Farmer Award' -Marta Galimberti (Cascina Bagaggera) e Filippo Laguzzi (Ram Radici a Moncalieri) - sono stati selezionati dalla Commissione giudicatrice del Premio, composta da sei membri fra professori universitari ed esperti in tema di agricoltura, agroecologia e sostenibilità, tra i quali il presidente di giuria Edo Ronchi.
Marta Galimberti, classe ’92, guida l’azienda agricola biologica Cascina Bagaggera, situata nel cuore del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, nella Brianza Lecchese, nata nel 1995, grazie ai genitori di Marta. Dal 2017 lavora per rendere la Cascina un’azienda economicamente sostenibile. Oggi Cascina Bagaggera possiede 25 ettari, un agriturismo con B&B e uno spaccio dei prodotti aziendali. Bagaggera adotta diverse pratiche ispirate ai principi fondamentali dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa, tra cui il ricorso a fertilizzanti organici, la movimentazione minima del suolo e l’utilizzo attento delle risorse idriche, raccolte in cisterne. Cascina Bagaggera si distingue anche come fattoria sociale per progetti di orientamento e formazione al lavoro di giovani con disabilità, ambiti in cui opera in collaborazione con l’Associazione Corimbo Onlus. Marta crede fortemente nel valore dell’educazione per le generazioni future ed è per questo che nel 2020 nasce il primo progetto di fattoria didattica, l’agrinido, e successivamente nel 2022 viene inaugurato un centro estivo per offrire ai bambini un’estate a stretto contatto con la natura.
Filippo Laguzzi, classe ’91, è uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram Radici a Moncalieri ed è il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award'. Ram, situata alle porte di Torino, nasce nel 2017 per l’interesse di Filippo nella produzione della birra. Oggi è un’azienda agricola guidata da sette soci e si estende su una superficie di 20 ettari, coltivando i campi secondo i principi dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’economia circolare. Oltre a operare nella produzione agricola, Ram Radici a Moncalieri è un agriturismo, una fattoria sociale e didattica e dal 2018 è anche accreditata come centro di istruzione certificato che offre iniziative per tutte le età, con l’obiettivo di fare sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e sul consumo consapevole per sviluppare una vera coscienza ecologica.
Da più di 20 anni, il Gruppo Davines ha integrato la sostenibilità e l’impegno per l’ambiente nel proprio modello di business intraprendendo un percorso di crescita rigenerativa. Nello spirito della conservazione della biodiversità e della ricerca di nuovi ingredienti di origine naturale per la formulazione dei suoi prodotti, il Gruppo Davines fonda nel 2021 in partnership con il Rodale Institute l’European Regenerative Organic Center (Eroc), il primo centro di formazione e ricerca in Italia e in Europa nel campo dell’agricoltura biologica rigenerativa, che occupa un sito di 17 ettari adiacente al Davines Group Village, a Parma. Nel 2024 Eroc ha ottenuto la certificazione Roc - Regenerative Organic Certified, una certificazione per alimenti, fibre tessili e ingredienti per la cura della persona, rilasciata solo se si dimostra il rispetto di requisiti che includono la salute del suolo, il benessere degli animali e l'equità sociale.
“Tre anni fa abbiamo creato Eroc e quest’anno un premio dedicato ai giovani farmer che adottano pratiche rispettose del suolo, della biodiversità e delle comunità. Abbiamo ricevuto tante candidature, con progetti importanti e di valore. Crediamo che le storie dei due vincitori, Marta e Filippo, oltre ad essere innovative e coraggiose possano essere di grande ispirazione anche per i loro coetanei e per sostenere la transizione ecologica delle filiere agricole e alimentari. Noi in Davines Group vogliamo contribuire a propagare e sviluppare le pratiche agricole agroecologiche come quelle di Cascina Bagaggera e Ram Radici a Moncalieri. Un obiettivo che con Eroc stiamo portando avanti e che quest’anno ci ha permesso di sostenere ben 17 aziende agricole nel processo per ottenere la certificazione Roc”, ha commentato Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines.
“L’agricoltura italiana è attesa da una sfida non semplice. Gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, nel 2023 alluvioni e prolungati periodi di siccità hanno determinato danni rilevanti per le maggiori produzioni nazionali, la perdita di fertilità dei suoli, l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime impongono una accelerazione nel percorso di transizione ecologica del settore. Bisogna ridurre l’utilizzo di modelli agricoli intensivi, che determinano perdita di biodiversità, consumo eccessivo di risorse ed elevate emissioni di gas serra, e aumentare il ricorso alle pratiche e ai principi dell’agroecologia. È il modo giusto per migliorare gli agroecosistemi, produrre cibo sano e di qualità e garantire la resilienza delle aziende agricole. Siamo contenti che il Gruppo Davines promuova responsabilmente questo nuovo modello di sviluppo e sostenga la crescita di una nuova generazioni di agricoltori. È un modello da seguire anche per le altre imprese”, ha sottolineato Edo Ronchi, presidente di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile