Gli ultimi “avvistamenti” di Riki Marcuzzo, secondo classificato ad “Amici” nel 2017 e artista che ha venduto più dischi proprio in quell’anno, risalgono a qualche mese fa durante la promozione sudamericana, sull’onda del successo del duetto con la popolarissima band CNCO in “Dolor de Cabeza”. Poi il manager Francesco Facchinetti aveva rassicurato i fan italiani con un messaggio sui social: “Italia, preparatevi perché il ragazzo dalle 320mila copie vendute, in 12 mesi, sta tornando”. In effetti sono state aperte già da diversi mesi le prevendite del tour che prenderà il via il 22 febbraio 2020. Insomma sembrava già tutto pronto per l’avvio della macchina promozionale per il mercato italiano con nuovo singolo e album.
Ma all’improvviso due giorni fa sui social di Riki sono scomparse tutte le foto, tranne un nuovo scatto in sala di incisione con la didascalia: “Finalmente sono tornato!”. Subito si è creato il panico con i fan che si chiedevano come fosse ringiovanito Riki o semplicemente chi fosse quel ragazzo che aveva preso il posto del beniamino: “Ma tu chi ca**** sei?” è uno dei tanti commenti che si leggono sul primo post del presunto Ricky. In effetti il “sosia” del cantante si è appropriato della sua vita, in compagnia della fidanzata, del manager di Facchinetti, addirittura è andato al Gran Premio di Formula Uno a Monza per festeggiare la Ferrari e poi al concerto dell’amico Emis Killa.
Dunque chi è il “sosia” di Riki? In molti hanno identificato quel volto in Samuel Garofalo, giovanissimo attore romano che ha già girato un film nel 2012 “Anni felici” di Lucchetti, mentre in tv ha raggiunto la notorietà con “Scool Hacks” lo scorso anno in onda su Disney Channel Italia. Samuel frequenta l’ultimo anno di Liceo Linguistico ed è un grande sportivo. Tra l’altro sarà un caso ma i profili social dell’attore sono introvabili, cancellati totalmente quando fino a poco tempo fa erano attivi.
Un’operazione riuscita e spiazzante che in realtà si ispira, neanche troppo velatamente, alla leggenda metropolitana che rincorre l’ex Beatle Paul McCartney dal 1969. Pare infatti che il vero bassista di una delle band più celebri del mondo, sia morto in un incidente stradale nel 1966. A quel punto i membri del gruppo e il manager avrebbero deciso di tacere la tragedia e sostituire il collega con un sosia, seppellendo in silenzio il cadavere del vero Paul. Nel 1969 un comunicato della band prima e una lunga intervista McCartney dopo sulla rivista americana “Life” avevano smentito categoricamente le circostanze, ma la leggenda è rimasta in piedi nel corso degli anni.
Insomma “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” affermava lo scienziato Lavoisier nel ‘700. Ed è questo il caso del sosia di Riki che ha similitudini con la leggenda di McCartney. La ciliegina sulla torta potrebbe essere l’annuncio a breve del titolo del singolo del giovane cantante: “Identità”. Ma è solo una suggestione oppure potrebbe essere un consiglio.
