In Aula il nuovo governo chiede la fiducia, in piazza l’opposizione sovranista tra fischi, cori e saluti romani contro l’alleanza M5s-Pd. “Elezioni subito!”, “Bibbiano, noi non dimentichiamo!”, “Voce al popolo sovrano, ridateci l’Italia!”, scandiscono i presenti in piazza a Montecitorio alla manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia per protestare contro il governo a cui ha aderito anche la Lega. Mentre la Camera si appresta a votare la fiducia al Conte Bis, in centinaia sono accorsi sotto l’obelisco di fronte al Parlamento per esprimere dissenso. Bandiere italiane in mano, cappellini tricolore, palloncini, cartelli che dicono “No al governo della poltrona” e “Ladri di sovranità“.

“Non vi nascondete dietro la Costituzione, che all’articolo 1 recita che la sovranità appartiene al popolo. Il mandato popolare è una cosa sacra”, ha esordito dal palco Giorgia Meloni, leader di Fdi. “Mi piacerebbe sapere in quale paese esotico s’è nascosto Di Battista per non dover rendere conto di quando insultava Speranza, ora suo ministro della Salute. Queste persone non hanno il problema della vergogna”.

“Il massimo obiettivo di questo teatrino al governo è il presidente della Repubblica, al quale vogliono mettere un campione mondiale di svendita dell’Italia, Romano Prodi: questo è quello che hanno in mente. Ma non ci arriveranno”, ha proseguito Meloni. “Continuate a battervi con noi, ci saremo, nei palazzi e nelle piazze, finché questo scempio non avrà fine. Un grande bentornato al mio amico Matteo Salvini”, ha concluso la leader di Fdi in riferimento all’esperienza di governo avuta dalla Lega con il M5s.

“Un saluto ai poltronari chiusi nel palazzo, continuiamo a chiedere onore e dignità”, ha detto da parte sua il leader della Lega Matteo Salvini salutando i manifestanti. Il segretario del Carroccio, dopo un breve intervento dal palco, si è allontanato abbracciato dalla folla. “In Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Puglia, Liguria, Veneto, l’obiettivo è uno: vincere democraticamente. Con Giorgia lavoreremo per allargare – ha proseguito Salvini, dopo il “bentornato” rivoltogli da Meloni – non è il momento in cui dire tu no, tu no…c’è ancora qualcuno che dice che se c’è uno non ci può essere un altro. Bisogna allargare, non si può dire di no a nessuno”. Quindi il leader leghista lancia ai suoi elettori una sfida importante: “Appuntamento in piazza a Roma sabato 19 ottobre tutti insieme, senza bandiere di partito con milioni di italiani. Vediamo di prendere piazza San Giovanni, lancio questa scommessa”. Poi l’avvertimento al governo: “Se i signori là dentro proveranno a cambiare quota 100 e tornare alla legge Fornero, non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e ferragosto”.

In piazza anche Giovanni Toti, governatore della Liguria: “Alcuni dicono che non dovremmo essere qui, ma io penso che questo sia oggi il posto migliore dove essere, in piazza – ha detto dal palco l’ex esponente di Forza Italia – Questo governo è nato con gli intrighi di palazzo, allora il modo migliore è stare fuori, dove gli italiani possono esprimere il dissenso che avrebbero dovuto esprimere alle urne”.

Dei manifestanti molti fanno il saluto romano e tra i presenti ci sono anche esponenti dell’estrema destra come il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e diversi membri di Casapound. “Ecco chi sono quelli che protestano – commenta Alessia Morani, deputata del Pd – Complimenti davvero a Salvini e Meloni per avere portato fuori dal tempio della democrazia questi neofascisti”.

Fratelli d’Italia ha protestato perché diversi accessi alla piazza sarebbero rimasti chiusi: “C’era gente anche a piazza del Pantheon – ha fatto sapere Giorgia Meloni – e io sono andata a salutare molte persone che non erano riuscite ad arrivare da nessuna parte perché erano stati chiusi i passaggi in almeno altri cinque punti”.

Così prima del discorso di Conte Fdi aveva chiesto a Roberto Fico di permettere l’accesso ai militanti e ai cittadini su piazza Montecitorio. “Presidente – ha detto il presidente del gruppo Francesco Lollobrigida – le chiedo di intervenire perché le forze dell’ordine hanno chiuso tutte le vie d’accesso. Migliaia di persone sono bloccate e si sono già registrati episodi di tensione. Le persone qui fuori sono armate solo di tricolore e vogliono solo difendere il loro diritto di votare”. Fico, nel dare la parola a Conte, si è limitato a replicare: “Lei lo sa bene che quello che sta chiedendo non è una competenza del presidente della Camera”.

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