Almeno tre palestinesi sono stati uccisi da militari israeliani lungo la barriera che divide la Striscia di Gaza da Israele. Un quarto, invece, è rimasto gravemente ferito. A renderlo noto il ministero della salute di Gaza. Secondo fonti locali tre appartenevano al campo profughi di Jabalya e della Jihad islamica. Come ha riferito il portavoce dell’esercito di Israele, il gruppo di “uomini armati sospetti” è stato avvistato vicino al confine, per questo un carro armato e un elicottero hanno sparato.

L’omicidio è avvenuto poche ore dopo gli attacchi palestinesi contro lo stato ebraico, ricominciati dopo alcune settimane di relativa calma. Tre razzi, infatti, sono stati lanciati nella serata di sabato da Gaza verso i territori israeliani. L’attacco non è stato rivendicato anche se Israele ha accusato Hamas che, però, ha negato, dando la colpa a singoli individui. A raccontarlo il portavoce militare israeliano che ha spiegato che due dei missili sono stati intercettati dal sistema militare di difesa Iron Dome, mentre un terzo non avrebbe provocato danni. Secondo i media schegge di metallo, o di uno dei razzi intercettati dall’Iron Dome o del terzo non intercettato, sono cadute nel cortile di una casa di Sderot, città al confine, danneggiandola. Sempre secondo la stessa fonte sono state 6 le persone arrivate al pronto soccorso: due ferite in modo lieve mentre correvano nei rifugi e altre 4 per attacchi di panico

Si è trattato del secondo lancio consecutivo dopo il primo avvenuto nella serata di venerdì. All’attacco l’aviazione israeliana ha risposto colpendo due postazioni sotterranee di Hamas.

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