Mercati europei positivi e tassi di interesse sui titoli di Stato in caduta libera dopo che la Bce ha confermato l’intenzione di continuare a rilanciare con nuove politiche espansive per contrastare la frenata delle grandi economie dell’Eurozona, a partire dalla Germania. Olli Rehn, governatore della banca centrale finlandese e membro del consiglio dei governatori, citato dal Wall Street Journal ha spiegato che l’Eurotower intende varare a settembre un pacchetto di stimoli “oltre le attese degli investitori“. Parlando nei suoi uffici a Helsinki, Rehn ha affermato che il rallentamento dell’economia globale costringerà la Bce a mettere in campo acquisti di obbligazioni “sostanziali e sufficienti” – dunque un nuovo quantitative easing, come preannunciato a fine luglio – e tagli del tasso di interesse di base.

“È importante presentare un pacchetto politico significativo e di grande impatto a settembre”, ha sottolineato Rehn. Due giorni fa, Eurostat ha attestato che nel secondo trimestre il Pil è salito solo dello 0,2% sia nell’Eurozona che nella Ue a 28. Nel trimestre precedente era cresciuto di 0,4%. Inoltre la produzione industriale a giugno è scesa dell’1,6% nella zona euro e dell’1,5% nella Ue. Un nuovo intervento di stimolo monetario sembra una strada obbligata visto che la Germania, che avrebbe spazio di manovra per una politica fiscale espansiva, non sembra per ora intenzionata a cambiare linea rispetto al dogma dello “zero nero”, cioè il deficit zero.

Le parole di Rehn hanno spinto i mercati del Vecchio Continente, che avevano chiuso male la seduta di mercoledì, e portato ai nuovi minimi storici il tasso del Bund decennale (a -0,7%). Lo spread resta di conseguenza sopra i 200 punti anche se il rendimento del Btp di pari è sceso a sua volta in area 1,4%, ai minimi dal 2016. Il rally dei Btp fa bene anche alle banche e in questo quadro Piazza Affari ha chiuso in positivo a +1,51 per cento.

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