Confessò in tv l’omicidio. L’ex sindaco di Teheran, Mohammad Ali Najafi, condannato a morte per l’uccisione della seconda moglie Mitra Ostad, però è stato perdonato dalla famiglia della vittima e pertanto, in base alla legge islamica in vigore in Iran, non verrà giustiziato. Lo ha annunciato su Instagram il fratello della vittima, Masud Ostad. La notizia è stata confermata dall’avvocato della famiglia.

Secondo l’agenzia Fars, Najafi dovrà ora scontare solo tre anni. Najafi era stato arrestato il 28 maggio scorso dopo aver confessato, in una surreale dichiarazione in televisione rilasciata con la massima calma, di avere ucciso Mitra Ostad, un’attrice da lui sposata come seconda moglie usufruendo della legge che permette la poligamia. Il 30 luglio era stato condannato a morte dopo che la famiglia della vittima aveva chiesto l’applicazione della legge del Taglione (Qesas). Ora, secondo il fratello, la famiglia ha invece concesso il perdono, che permette al condannato di avere salva la vita in base a questa stessa legge. Normalmente ciò avviene dietro al pagamento di un risarcimento, il cosiddetto ‘prezzo del sangue’ (Dieh). Ma in questo caso il fratello ha detto che i familiari non hanno chiesto alcun compenso in denaro. Najafi, 67 anni, laureato in matematica al Massachusetts Institute of Technology, è vicino alle posizioni del presidente Hassan Rohani. In passato è stato anche ministro dell’Istruzione e vice presidente.

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