Si è suicidato Clauvino de Silva, il narcoboss brasiliano che sabato 3 agosto aveva tentato di fuggire dal carcere di massima sicurezza di Gericinò, a Rio de Janeiro tentando di farsi passare per sua figlia 19enne. Stando a quello che riporta la segreteria dell’amministrazione penitenziaria (Seap) di Rio de Janeiro, citata dai media locali, si sarebbe impiccato con le lenzuola, nella cella in cui stava scontando una condanna a 73 anni per traffico di droga. Sulla sua morte è stata aperta un’inchiesta.

Il 42enne boss del narcotraffico, soprannominato “Shorty” e legato al Comando Rosso, la più grande organizzazione criminale di Rio de Janeiro, era comparso nelle cronache di tutto il mondo per il suo originale tentativo di fuga. Grazie alla sua corporatura minuta, una parrucca e una maschera di silicone, aveva tentato di travestirsi da adolescente, sperando di essere scambiato per sua figlia Ana Gabriele che era andata a trovarlo e riuscire a evadere dal carcere. A tradirlo è stato il suo atteggiamento nervoso che aveva insospettito le guardie del penitenziario.

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