Da ministro dello Sport a direttore generale di una delle squadre più importanti del calcio italiano: l’As Roma. Secondo quanto pubblicato dall’AdnKronos, è il ruolo che la società di James Pallotta ha proposto nei mesi scorsi a Luca Lotti, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Renzi premier nonché ex titolare dello sport durante il governo di Paolo Gentiloni. L’offerta a Lotti venne fatta nei giorni in cui l’AS Roma, a gennaio di quest’anno, era intenta nel mettere a punto un riassetto organizzativo, con Mauro Baldissoni nel ruolo di vice presidente esecutivo e Guido Fienga nuovo amministratore delegato. E il direttore generale, nei piani della società giallorossa, doveva essere proprio Lotti. Che all’agenzia di stampa romana ha preferito “non commentare queste indiscrezioni“. Non ha confermato, ma non ha neanche smentito. In questi giorni l’ex sottosegretario è al centro delle polemiche per la vicenda Palamara-Csm, con i consiglieri dell’autogoverno della magistatura che lo incontravano in un hotel di Roma per parlare e cercare di organizzare l’elezione dei procuratori negli uffici più importanti d’Italia, primo fra tutti Roma, dove lo stesso Lotti è imputato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Consip. La società di James Pallotta, da parte sua, non ha commentato direttamente la notizia, ma ha sottolineato l’attenzione con la quale, in questi anni di proprietà americana, sono stati gestiti i rapporti con il mondo della politica, improntati unicamente al rispetto dei ruoli istituzionali.

Che Lotti abbia un rapporto diretto con il mondo del calcio (al netto della sua passione per il Milan), poi, è un fatto consolidato nelle carte delle varie inchieste. Nelle ultime settimane, infatti, sono state pubblicate intercettazioni in cui lo stesso esponente del Pd ha riferito all’ex presidente dell’Anm Luca Palamara di un inedito ruolo dell’ex premier Matteo Renzi quale mediatore di un’ipotetica vendita della Roma al Qatar. Non solo. Sempre intercettato, Lotti ha raccontato di un suo ruolo relativo ai diritti tv della Premier League e va sottolineato che già in passato il suo nome era già stato accostato a quello del club di Pallotta. Da ministro dello Sport, del resto, spese parole importanti a favore della costruzione dello stadio di Tor di Valle. E ancora: le cronache del novembre del 2017 attribuiscono all’allora ministro dello Sport un ruolo decisivo nell’impegnare il governo guidato da Paolo Gentiloni, con Graziano Del Rio ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad inserire in Finanziaria il contributo necessario alla costruzione del Ponte di Traiano, fondamentale per la viabilità dell’area nella quale dovrebbe sorgere il nuovo impianto.

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