Un caldo come in Europa non si vedeva da un decennio. Nell’ultima settimana di giugno si prospettano picchi fino a 40 gradi anche in Italia, in particolare al Centro-Nord. L’apice dovrebbe arrivare tra il 27 e il 29 giugno, con temperature tra i 37 e i 40 gradi a Milano, TorinoBologna, Roma, Frosinone, Rieti e Sassari. A lanciare l’allarme sono i meteorologi di 3Bmeteo e Meteo expert. L’ondata di caldo arriva proprio nel momento in cui i sindacati dei medici segnalano la carenza di personale. Nei pronto soccorso mancheranno circa “duemila medici, ed anche i servizi del 118 sono al collasso”, denuncia il presidente Sis Mario Balzanelli.

“Da lunedì 24 giugno e fino ai primi giorni di luglio l’Europa occidentale, il Mediterraneo e gran parte dell’Italia si ritroveranno di fronte ad una poderosa ondata di caldo, la quale dovrebbe raggiungere l’apice tra giovedì 27 e sabato 29 giugno”, afferma il meteorologo di 3Bmeteo Andrea Vuolo. Il caldo, ad opera dell’anticiclone subtropicale, interesserà soprattutto Spagna, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Nord Italia, Sardegna e regioni centrali tirreniche. Ma se al Nord si profilano temperature da record, al Sud il caldo sarà decisamente più sopportabile, e le temperatura non dovrebbero superare i 35 gradi”. 

Da metà settimana, i meteorologi prevedono disagi anche per l’afa: “Da mercoledì 26 giugno, complice la scarsa ventilazione e la presenza di valori medio-alti di umidità, si accrescerà notevolmente la sensazione di afa, specie in Pianura Padana e nelle aree interne del centro”. spiega Vuolo. Ed anche nelle ore notturne, continua, “le temperature potrebbero risultare piuttosto elevate nelle grandi aree urbane, non inferiori ai 24-27 gradi. Siamo di fronte ad una delle più intense ondate di caldo dell’ultimo decennio, probabilmente anche di portata storica per alcune zone europee”.

I 9 consigli del ministero della Salute
Il ministero della Salute ha stilato una lista di consigli per prevenire i problemi di salute legati al caldo:

Non uscire nelle ore più calde. Durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata: tra le 11.00 e le 18.00.

Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro. La misura più semplice è schermare le finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va impiegata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27 gradi con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Sono da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici. Accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale.

Bere molti liquidi. Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi.

Evitare bevande alcoliche, moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina e fare pasti leggeri, poiché la digestione  aumenta la produzione di calore nel corpo.

Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini.

Stare attenti quando si sale in auto. Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.

Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.

Offrire assistenza a persone a maggiore rischio, come anziani che vivono da soli e bambini. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controllare la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino.

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