Il 21 giugno a Yulin, in Cina, inizia il Festival della carne di cane. In occasione del manifestazione, che si svolge ogni anno per dieci giorni a partire dal solstizio d’estate, vengono uccisi migliaia di cani. Il consumo di carne di cane in Cina è una tradizione ultracentenaria, ma la manifestazione è nata solo nel 2010 dall’iniziativa di alcuni venditori che, appoggiati dalle autorità locali, hanno deciso di creare un evento annuale in grado di attirare turisti e promuovere il consumo di carne canina. Secondo il report di World Dog Alliance sono 30 milioni i cani uccisi e mangiati ogni anno, di cui oltre 10 milioni solo in Cina. Il 70 per cento sono animali domestici sottratti alle famiglie.

Sono tantissime le campagne e petizioni da tutto il mondo che chiedono, come ogni anno, la chiusura del festival. In Italia una delle campagne è “Anch’io me lo mangio…di baci!“, dell’associazione nazionale per la tutela degli animali ‘Fondo Amici di Paco‘. Diana Lanciotti, fondatrice dell’associazione, ha affermato che quella di Yulin è “una vera e propria mattanza che non si può giustificare appellandosi alla tradizione”. “Questo festival – continua Lanciotti – deve essere soppresso. Gli stessi cinesi lo disapprovano in gran maggioranza. La loro coscienza animalista è in forte aumento, soprattutto nei giovani. Da un sondaggio risulta che quasi il 70% dei Cinesi dichiara di non aver mai mangiato carne di cane, il 64% è favorevole alla chiusura del festival di Yulin e il 62% pensa che l’evento danneggi l’immagine della città. Purtroppo, e nessuno ne parla, tanti turisti stranieri vanno a Yulin proprio per sperimentare l’assaggio di carne di cane. Dobbiamo fare pressioni per accelerare una soluzione che prima o poi arriverà, ed è già nell’aria”.

In Italia non c’è il divieto di macellare, commercializzare e consumare carni di cane e gatto, anche perché non ci sono prove del consumo di questo tipo di carne. L’11 giugno però, proprio in occasione del festival di Yulin, la parlamentare Michela Vittoria Brambilla ha presentato una proposta di legge finalizzata a combattere l’usanza e a sostenere a livello internazionale la World Dog Alliance, onlus che si batte contro il consumo di carne di cane in Asia. Secondo la parlamentare “appare necessario introdurre il divieto esplicito di consumarle, assistito da opportune sanzioni penali, per riconoscere compiutamente il ruolo che questi animali d’affezione hanno assunto nella nostra società e per contribuire ad affermare tale principio a livello internazionale”.

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